[1] Se il piano di ristrutturazione non è approvato da tutte le classi, secondo quanto risulta dalla relazione depositata ai sensi dell’articolo 110, il debitore, entro quindici giorni dalla data del deposito della relazione medesima, se ritiene di avere ottenuto l’approvazione di tutte le classi, può chiedere che il tribunale accerti l’esito della votazione e omologhi il piano di ristrutturazione.
[2] Decorso il termine di cui al comma 1 senza che il debitore abbia avanzato la richiesta ivi prevista o modificato la domanda ai sensi dell’articolo 64-quater, si applica l’articolo 111.
(1) Articolo inserito dall’art. 16, comma 1, D.Lgs. 17 giugno 2022, n. 83, che ha inserito il Capo I-bis, a decorrere dal 15 luglio 2022, ai sensi di quanto disposto dall’art. 51, comma 1, del medesimo D.Lgs. n. 83/2022.
A) Inquadramento funzionale:
A)Inquadramento funzionale:I. Natura giuridica
I.Natura giuridica1 L’art. 64-ter, inserito anch’esso nel Capo I-bis detta disposizioni in caso di mancata approvazione della proposta da parte di tutte le classi.
2 Con riferimento alla mancata approvazione da parte di tutte le classi il debitore può contestare l’esito del voto riportato nella relazione del commissario giudiziale e chiedere al tribunale la verifica sull’unanimità raggiunta e quindi l’omologazione del piano. Si tratta dell’ipotesi in cui l’imprenditore contesti che vi sia stato un errore nel computo dei voti e delle maggioranze ed è quindi convinto di avere ottenuto l’unanimità necessaria per l’omologazione del piano. Cfr. [F176].
3 La norma non disciplina la fase che si apre a seguito dell’istanza del debitore che contesti l’esito della relazione del commissario giudiziale. Non essendo ipotizzabile, né previsto dalla legge, uno specifico procedimento nel quale decidere, in contraddittorio tra le parti, le contestazioni sulle singole espressioni di voto o sulla sommatoria delle stesse, deve ritenersi che ogni questione dovrà essere risolta nel giudizio di omologazione che potrà dunque essere aperto anche senza l’approvazione di tutte le classi, su specifica istanza del debitore che chieda l’accertamento dell’esito della votazione e quindi l’omologa del piano di ristrutturazione. Giudizio di omologa che avrà quindi una fase prodromica di accertamento dell’esito della votazione.
4 Il comma 2 elenca i possibili esiti in caso di mancata richiesta di accertamento dell’avvenuta approvazione del piano e di omologazione.
5 In particolare, decorso il termine di quindici giorni dalla data del deposito della relazione ex art. 110 CCII sugli esiti del voto da parte del commissario giudiziale, ove il debitore non abbia comunque avanzato la richiesta di cui al primo comma o modificato la domanda ai sensi dell’art. 64-quater, si applica l’art. 111 CCII. Il giudice delegato, ai sensi dell’art. 111 CCII deve dunque riferire immediatamente al tribunale il mancato raggiungimento delle maggioranze richieste per l’approvazione ed il tribunale [vedi formula F333], decorso il termine di quindici giorni previsto dalla norma, in mancanza del deposito della “nuova” domanda, deve provvedere alla definizione della procedura ed eventualmente all’apertura della procedura di liquidazione giudiziale a norma dell’art. 49, c. 1, CCII.
6 Soluzione che appare conforme ai principi generali del Codice, non potendosi ritenere che la procedura rimanga in una sorta di limbo in attesa della decisione del debitore. Né d’altra parte può neppure ipotizzarsi che il debitore, ove abbia depositato direttamente una domanda completa di piano ed accordo possa richiedere un termine ai sensi dell’art. 44 CCII per integrare la domanda. Invero l’art. 64-quater CCII prevede che a seguito del deposito della nuova domanda si apre la fase di ammissione, dovendo il tribunale valutare i presupposti per l’emissione del decreto di cui al comma 2 dell’art. 47 CCII. Il che presuppone il deposito di una domanda completa di piano ed accordo.
B) Frmule
B)FrmuleTRIBUNALE CIVILE E PENALE DI ………
Sezione concorsuale
***
Piano di ristrutturazione RG ………
decreto n………. del ………
Giud. Deleg. dott……….
Ill.mo Tribunale,
il sottoscritto ……… legale rappresentante della società, rappresentato e difeso, come da procura a margine [del presente atto - del ricorso ex art. 64-bis CCII], elettivamente domiciliato presso il medesimo con studio in ………
PREMESSO
che a seguito delle operazioni di voto rappresentate nella relazione depositata dal commissario giudiziale ai sensi dell’art. 110 CCII, il piano di ristrutturazione non sarebbe stato approvato dall’unanimità delle classi perché non avrebbe riportato la maggioranza dei consensi nella classe………
che, pertanto, il Giudice delegato, considerata non raggiunta la maggioranza prescritta dall’art. 109 CCII nell’unanimità delle classi, si accinge a riferire al tribunale ai sensi dell’art. 111 CCII ai fini della dichiarazione di inammissibilità della proposta di piano di ristrutturazione;
che la relazione del commissario giudiziale appare censurabile in quanto il contestato mancato raggiungimento delle maggioranze deriva da una errata valutazione e precisamente:
- dal non corretto svolgimento delle operazioni di voto che ha impedito a tutti i creditori la rituale espressione del voto stesso in quanto ………
- [……… dall’errato inserimento tra i creditori votanti a sfavore di ……… per l’importo di euro ………, soggetto che in realtà non risulta creditore per tale somma, in quanto ………]
- [……… dalla mancata ammissione al voto del credito di ………, che con il proprio voto favorevole avrebbe consentito alla proposta di conseguire la maggioranza dei votanti/per somma dei crediti; l’esclusione, invero, non appare giustificata, in quanto ………]
- [da un errore di calcolo dei voti espressi in quanto ………]
- ………
Tutto ciò premesso,
Visto l’art. 64-ter CCII, lo scrivente chiede che il Tribunale voglia:
a) accertare che il mancato raggiungimento delle maggioranze nell’unanimità delle classi è esclusivamente frutto degli errori dedotti in premessa;
b) conseguentemente disporre la correzione della relazione depositata dal commissario giudiziale ai sensi dell’art. 110 CCII dedotta in premessa, dare atto del raggiungimento delle maggioranze nell’unanimità delle classi, fissando l’udienza di cui all’art. 48 CCII per l’omologa del piano di ristrutturazione.
Luogo, data ………
Firma ………