25.1. Procedura di consolidamento - 25.1.1. Operazioni di consolidamento - 25.1.2. Schemi di bilancio - 25.2. Area di consolidamento - 25.2.1. Tipologie di controllo - 25.2.2. Esclusioni dal consolidamento - 25.2.3. Principi contabili internazionali - 25.3. Omogeneità del sistema dei valori di gruppo - 25.3.1. Data di riferimento del bilancio consolidato - 25.3.2. Criteri di valutazione - 25.3.3. Moneta di conto - 25.4. Metodi di consolidamento - 25.4.1. Metodo integrale - 25.4.2. Metodo proporzionale - 25.5. Assestamento delle partecipazioni - 25.5.1. Normativa nazionale - 25.5.2. Principi contabili internazionali - 25.6. Partite infragruppo - 25.6.1. Normativa nazionale - 25.6.2. Principi contabili internazionali - 25.7. Valutazione delle altre partecipazioni - 25.8. Partecipazioni acquisite in più fasi - 25.9. Consolidamento delle partecipazioni indirette - 25.10. Consolidamento negli anni successivi al primo
25.1. Procedura di consolidamento
25.1.Procedura di consolidamentoLa redazione del bilancio consolidato necessita di operazioni specifiche teoricamente raggruppate nella procedura di consolidamento
che consiste nell’aggregazione “ragionata” dei bilanci d’esercizio delle imprese del gruppo. Tecnicamente, tale processo avviene:
-
sommando per riga i valori espressi dai bilanci individuali delle imprese che compongo il gruppo aziendale;
-
apportando le rettifiche necessarie per evitare la duplicazione di valori che emerge in presenza sia di partecipazioni possedute dalla capogruppo nel capitale delle controllate che di scambi avvenuti tra le unità appartenenti al medesimo gruppo.
25.1.1. Operazioni di consolidamento
25.1.1.Operazioni di consolidamentoLa dottrina economico aziendale raggruppa le operazioni che compongo la procedura di consolidamento in una fase preliminare ed in una tecnica.
Fase | Operazioni di consolidamento |
Fase preliminare | Definizione dell’area di consolidamento |
Omogeneizzazione del sistema dei valori di gruppo - Uniformità della data - Uniformità dei criteri di valutazione - Uniformità della moneta di conto |
|
Fase tecnica | Metodi di consolidamento |
Assestamento delle partecipazioni | |
Eliminazione delle operazioni infragruppo | |
Valutazione delle partecipazioni non consolidate |
Fase preliminare
Si compone di quelle operazioni di consolidamento che sono propedeutiche all’aggregazione dei bilanci d’esercizio. In tale ambito si definisce l’area di consolidamento con l’individuazione delle imprese controllate i cui bilanci d’esercizio sono oggetto di aggregazione nella “fase tecnica”.
Occorre, inoltre, rendere omogeneo il sistema dei valori di gruppo:
-
definendo la data di riferimento del bilancio consolidato e uniformare quelle dei bilanci d’esercizio oggetto di aggregazione;
-
omogeneizzando i criteri di valutazione utilizzati dalle unità incluse nell’area di consolidamento nella preparazione dei propri bilanci d’esercizio;
-
traducendo i bilanci di esercizio espressi in una valuta differente rispetto a quella di riferimento del bilancio consolidato.
Fase tecnica
In tale fase avviene l’aggregazione dei valori che emergono dai bilanci d’esercizio delle imprese incluse nell’area di consolidamento. In particolare, la fase tecnica si caratterizza per specifiche tecniche contabili finalizzate ad aggregare i bilanci d’esercizio delle imprese controllate e ad eliminare gli effetti dei trasferimenti (sia di natura commerciale che finanziaria) avvenuti nel corso dell’esercizio tra le imprese del gruppo. La “fase tecnica” si compone delle seguenti operazioni:
-
aggregazione per riga dei bilanci d’esercizio delle controllate con il bilancio della capogruppo applicando specifici metodi di consolidamento;
-
assestamento delle partecipazioni;
-
eliminazione dei valori reciproci e dei margini infragruppo non realizzati;
-
rilevazione contabile nel bilancio consolidato delle partecipazioni in imprese controllate ma non consolidate, delle partecipazioni in unità a controllo congiunto e delle partecipazioni di collegamento.
25.1.2. Schemi di bilancio
25.1.2.Schemi di bilancioLa composizione del bilancio consolidato non differisce da quella prevista per il bilancio d’esercizio. I gruppi che applicano la normativa nazionale, redigono un bilancio consolidato composto dallo Stato patrimoniale, dal Conto economico,
dal Rendiconto finanziario e dalla Nota integrativa (art. 29, c. 1, D.Lgs. n. 127/1991).
Le capogruppo che utilizzano i Principi contabili internazionali presentano un bilancio consolidato composto da Stato patrimoniale, Conto economico, Rendiconto finanziario, prospetto delle variazioni di patrimonio netto e dalla Nota integrativa (IAS 1, par. 10; IAS 7).
Si precisa che anche la normativa nazionale impone la presentazione del prospetto delle variazioni di patrimonio netto che, tuttavia, deve essere incluso nella Nota integrativa anziché tra gli schemi di bilancio come previsto dallo IAS 1.
Rispetto al bilancio d’esercizio, il consolidato necessita di un prospetto ulteriore ed espressivo delle ragioni che giustificano la differenza tra il patrimonio netto ed il reddito della capogruppo e quelli di gruppo di sua pertinenza.
Tale rappresentazione avviene nel prospetto di raccordo (OIC 17, par. 143 e comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006) (25.2.).
Indipendentemente dalla normativa di riferimento, il bilancio consolidato è accompagnato dalla relazione degli amministratori che trova disciplina nell’art. 2428 del Codice civile anche per le capogruppo che applicano i Principi contabili internazionali.
Nel gruppo si contrappongono i soci della capogruppo dalle minoranze. Questi ultimi sono i soci che non controllano le imprese incluse nell’area di consolidamento. Tale specificazione è importante poiché trova rappresentazione negli schemi del bilancio consolidato.
È obbligatorio esporre nel bilancio consolidato la quota di patrimonio netto e di reddito netto di gruppo di competenza dei soci della capogruppo separatamente rispetto a quella di pertinenza dei soci di minoranza (art. 32, D.Lgs. n. 127/1991; IAS 1, parr. 54 e 83; IFRS 10, par. 22).
Tale suddivisione è inoltre importante poiché le rettifiche di consolidamento apportate durante la fase tecnica possono influire in modo differente sui valori patrimoniali e reddituali di gruppo di pertinenza della capogruppo rispetto a quelli di pertinenza delle minoranze.
25.2. Area di consolidamento
25.2.Area di consolidamentoPer definire l’area di consolidamento occorre individuare le imprese del gruppo che partecipano alla redazione del bilancio consolidato. Questa operazione rappresenta il punto di partenza della procedura di consolidamento ed assume notevole criticità. La significatività del bilancio consolidato dipende in modo essenziale dalla corretta composizione dell’area di consolidamento.
L’esclusione di una o più imprese è infatti una scelta in grado di incidere in misura rilevante sulla capacità informativa del bilancio consolidato poiché quest’ultimo rischierebbe di rappresentare solo una parte delle combinazioni e delle coordinazioni economiche che effettivamente caratterizzano il gruppo.
Per le imprese che applicano la normativa nazionale, nella definizione dell’area di consolidamento assume rilievo la definizione di controllo prevista dal Legislatore. In tale ambito, l’individuazione delle imprese da consolidare avviene sulla base di requisiti giuridico-formali e non sull’esercizio del dominio della capogruppo sulle controllate.
Affinché la capogruppo possa controllare un’impresa e inserirla nell’area di consolidamento è necessario che la stessa abbia determinati requisiti (art. 26, D.Lgs. n. 127/1991 e art. 2359 c.c.). Ciò avviene quando la capogruppo:
-
possiede partecipazioni che rappresentano la maggioranza dei voti esercitabili nell’assemblea ordinaria (controllo di diritto);
-
possiede (direttamente o indirettamente attraverso imprese controllate, società fiduciarie e persone interposte) partecipazioni che permettono di disporre di voti sufficienti per esercitare un’influenza dominante nell’assemblea ordinaria (controllo di fatto);
-
ha sottoscritto un contratto o ha definito una clausola statutaria che permettono di esercitare un’influenza dominante, quando la legge applicabile consente tali contratti o clausole (contratto o clausole statutarie);
-
ha definito accordi con altri soci (sindacato di voto).
25.2.1. Tipologie di controllo
25.2.1.Tipologie di controlloIl controllo di diritto sussiste quando la capogruppo dispone, direttamente o indirettamente attraverso altre imprese controllate, di società fiduciarie e persone interposte (art. 26, c. 3, D.Lgs. n. 127/1991), di partecipazioni totali (100% dei diritti di voto) o di maggioranza assoluta (50% + 1 azione con diritto di voto).
Con il controllo di fatto si parla di partecipazioni di maggioranza relativa poiché, pur rappresentando una quota inferiore rispetto alla maggioranza assoluta dei diritti di voto, la capogruppo è comunque in grado (a causa del rilevante frazionamento delle partecipazioni e dell’assenteismo degli altri soci nelle assemblee) di esercitare un’influenza dominante sulla partecipata che si estrinseca nella capacità di “dominare” l’assemblea ordinaria, soprattutto con riferimento alla nomina dell’organo amministrativo.
La presenza di contratti o di clausole statutarie rientra nella fattispecie del “contratto di dominazione” mediante il quale un’impresa si sottopone all’influenza dominante di un’altra azienda. In Italia tale tipologia di contratto non è consentita, ma la relazione ministeriale al D.Lgs. n. 127/1991 specifica che l’inclusione nell’area di consolidamento è stata prevista per i casi in cui le controllate abbiano sede in Germania (o in altri Paesi che ammettono il contratto in oggetto) ed abbiano stipulato con la capogruppo italiana tale tipologia di contratto. In tale ambito rientra, inoltre, la fattispecie in cui la capogruppo ha il potere di esercitare un’influenza dominante a seguito di una clausola statutaria inserita nello statuto della controllata.
Anche in tale circostanza la fattispecie è stata prevista al fine di consolidare società con sede in Paesi che consentono tale tipologia di controllo.
Con il sindacato di voto più soci, che assieme formano la maggioranza assoluta o relativa nell’assemblea ordinaria, attribuiscono ad uno solo di essi (generalmente quello che detiene la maggioranza nell’ambito del sindacato di voto) il potere di decidere su come esercitare il diritto di voto nell’assemblea ordinaria della società partecipata.
È la presenza dell’influenza dominante (facoltà di determinare la volontà dell’assemblea ordinaria dei soci, in particolare con riferimento alla nomina dell’organo amministrativo) che attrae un’impresa nell’area di consolidamento e non l’effettivo esercizio della stessa.
Con riferimento alla definizione dell’area di consolidamento, occorre allegare alla Nota integrativa (art. 38, c. 2, D.Lgs. n. 127/1991) gli elenchi:
-
delle imprese consolidate con il metodo integrale;
-
delle imprese consolidate con il metodo proporzionale;
-
delle partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto;
-
delle altre partecipazioni in imprese controllate e collegate.
Per ogni elenco occorre specificare la denominazione, la sede e il capitale, le quote possedute (direttamente e/o indirettamente) dalla controllante e da ognuna delle controllate e, se diversa, la percentuale dei voti che complessivamente spettano nell’assemblea ordinaria (art. 39, c. 1, D.Lgs. n. 127/1991).
Se da un esercizio all’altro l’area di consolidamento varia in modo significativo (art. 39, c. 3, D.Lgs. n. 127/1991), nella Nota integrativa occorre inserire informazioni che consentono il confronto tra gli schemi di Stato patrimoniale e Conto economico degli esercizi considerati nel bilancio consolidato. In tale ambito, la normativa nazionale (OIC 17, par. 133) richiede di indicare separatamente la parte, indotta dall’evoluzione dell’area di consolidamento, delle variazioni più significative avvenute nel corso dell’esercizio per le voci dell’attivo e del passivo.
Le imprese controllate sono oggetto di consolidamento a prescindere dal luogo in cui sono costituite (art. 24, c. 3, Legge n. 238/2021).
25.2.2. Esclusioni dal consolidamento
25.2.2.Esclusioni dal consolidamentoLa capogruppo ha la facoltà di escludere dal consolidamento (art. 28, D.Lgs. n. 127/1991) le imprese controllate:
-
la cui inclusione sarebbe irrilevante ai fini di una chiara, veritiera e corretta rappresentazione della situazione patrimoniale e finanziaria e del risultato economico di gruppo;
-
che presentano gravi e durature restrizioni nell’esercizio dei diritti spettanti alla controllante;
-
che non sono in grado di fornire tempestivamente, se non a costi elevati, le informazioni necessarie per il consolidamento;
-
le cui azioni o quote sono possedute esclusivamente con l’obiettivo di una successiva alienazione.
L’irrilevanza per includere o meno le imprese controllate nell’area di consolidamento va valutata sulla base di parametri sia quantitativi (come ad esempio il totale dell’attivo, il patrimonio netto, il totale dei ricavi caratteristici, la posizione patrimoniale e finanziaria della controllata nel suo complesso, comprendendovi anche le garanzie e gli impegni) che qualitativi riguardanti la posizione assunta dalla controllata nel gruppo (OIC 17, par. 39).
La presenza di provvedimenti che vietano il rimpatrio dei capitali e dei dividendi, di procedimenti di nazionalizzazione o di espropriazione, di rischi di natura politica o come la presenza di procedure concorsuali in corso sono esempi di gravi e durature restrizioni per l’esercizio dei diritti della controllante.
Per poter escludere una controllata occorre che le restrizioni siano sia gravi che durature. Queste sono le situazioni, non solo potenziali, che impediscono l’effettivo esercizio dei diritti spettanti alla controllante, come ad esempio impedimenti all’esercizio del diritto di voto nell’assemblea ordinaria. La restrizione deve poi essere duratura, ossia destinata a perdurare nel tempo.
La necessità di depositare il bilancio consolidato entro la tempistica prevista dalla normativa impone alla capogruppo di reperire le necessarie informazioni sulle controllate. L’impossibilità di ottenere in modo tempestivo e/o senza spese sproporzionate tali informazioni rappresenta un limite alla possibilità di redigere il bilancio. Si può escludere la controllata quando:
-
a causa di eventi di natura straordinaria, come ad esempio un incendio che ha colpito la sede amministrativa, non si dispongono più delle informazioni contabili ed extracontabili necessarie per il consolidamento;
-
le imprese residenti all’estero sono nell’impossibilità di comunicare le necessarie informazioni per motivi di ordine politico o per eventi bellici.
In Italia questo caso viene principalmente utilizzato per escludere le imprese acquisite in momenti prossimi alla chiusura dell’esercizio in ragione dell’assenza del tempo sufficiente per ottenere le informazioni necessarie per il consolidamento. Si evidenzia, tuttavia, che la decisione di escludere la controllata, deve sempre essere guidata dall’effettiva difficoltà nell’ottenimento delle informazioni necessarie al consolidamento e non deve, invece, essere una scelta puramente discrezionale e volta al perseguimento di politiche di bilancio.
L’ultima ipotesi di esclusione riguarda le controllate le cui azioni o quote siano possedute esclusivamente allo scopo della successiva alienazione che come sottolineato dalla normativa deve essere un fine immediato del possesso della partecipazione e non uno scopo ultimo, per esempio successivo ad una lunga operazione di risanamento (relazione ministeriale al D.Lgs. n. 127/1991).
Non rientra in questa fattispecie, pertanto, la situazione in cui la capogruppo abbia intenzione di dismettere una partecipazione precedentemente consolidata. In tale circostanza, ai fini della rappresentazione chiara, veritiera e corretta, l’unità deve essere esclusa dal consolidamento solo a partire dal momento in cui avviene effettivamente l’alienazione.
25.2.3. Principi contabili internazionali
25.2.3.Principi contabili internazionaliNella definizione dell’area di consolidamento gli IAS/IFRS fanno prevalere la sostanza alla forma della relazione capogruppo-controllata.
Pertanto, un investitore controlla un’altra entità quando, per effetto del controllo, è esposto o ha diritto a rendimenti variabili e, nel contempo, ha la capacità di incidere su tali rendimenti, esercitando il proprio potere sulla controllata (IFRS 10, Appendice A e par. 6).
Un investitore ha il controllo su di un’altra entità, se e solo se ha contemporaneamente (IFRS 10, par. 7):
-
il potere sull’entità oggetto di investimento;
-
l’esposizione o i diritti a rendimenti variabili derivanti dal rapporto con l’entità oggetto di investimento;
-
la capacità di esercitare il proprio potere sull’entità oggetto di investimento per incidere sull’ammontare dei suoi rendimenti.
Un investitore ha il “potere” verso un’altra entità quando ha diritti in grado di consentirgli la gestione delle attività rilevanti cioè di quelle attività che più influenzano i rendimenti della controllata. Affinché sussista il controllo, infatti, per un investitore non è necessario controllare tutte le attività della partecipata, ma è sufficiente avere il potere di gestire quelle più rilevanti (IFRS 10, parr. 10-14).
Un investitore ha diritto a rendimenti variabili derivanti dal rapporto con l’entità controllata, quando tali rendimenti sono suscettibili di variare in relazione all’andamento economico-finanziario dell’entità oggetto di investimento (IFRS 10, parr. 15-16 e Appendice B, parr. B47-B50).
Affinché si prefiguri una relazione di controllo occorre inoltre la correlazione tra potere gestorio e rendimenti. In particolare, è necessario che chi esercita il diritto di assumere decisioni lo faccia in conto proprio e possa incidere sui rendimenti che derivano dal rapporto di controllo (IFRS 10, parr. 17-18).
Per investigare la contemporanea presenza di tali elementi, la normativa internazionale suggerisce di monitorare i seguenti fattori (IFRS 10, par. B3 Appendice B):
-
lo scopo della partecipata (funzionale per individuare le attività rilevanti della controllata);
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quali sono le attività rilevanti e come vengono assunte le decisioni in merito a tali attività;
-
se i diritti che spettano all’investitore gli conferiscono effettivamente la capacità di condurre le attività rilevanti;
-
se l’investitore ha la capacità di utilizzare il proprio potere sulla partecipata per incidere sull’ammontare dei propri rendimenti.
Il controllo sussiste solamente in presenza del potere di influenzare le attività significative della controllata e del diritto ad ottenerne rendimenti variabili, mentre la presenza di rapporti giuridici (come una partecipazione di maggioranza assoluta o relativa), nonostante rappresenti un sintomo importante dello stesso, non sarebbe vincolante (IFRS 10).
La disponibilità di partecipazioni di maggioranza assoluta, nonostante faccia presumere l’esistenza del controllo, non può essere considerato un indicatore assoluto della presenza dello stesso poiché, solo se accompagnata dal potere di gestione, rende necessaria l’inclusione della partecipata nell’area di consolidamento.
Nella Nota integrativa del bilancio consolidato (IFRS 12, parr. 7-9) occorre illustrare le assunzioni significative che la capogruppo ha adottato per stabilire se detiene o non detiene il controllo di un’altra entità. Occorre inoltre inserire le informazioni che consentono agli utilizzatori del bilancio consolidato (IFRS 12, parr. 10-19):
-
di comprendere la composizione del gruppo;
-
di comprendere l’interessenza delle partecipazioni di minoranza (in particolare, tra le varie informazioni richieste dal paragrafo 12 dell’IFRS 12, occorre specificare: la ragione sociale della controllata, la sua sede operativa principale, la quota di interessenza posseduta dalle minoranze e un riepilogo dei dati economico-finanziari di ogni controllata);
-
di valutare la natura e la misura delle restrizioni significative alla propria capacità di accedere alle attività, o di utilizzarle, e di estinguere le passività del gruppo (si fa riferimento: alle restrizioni che limitano la capacità della controllante di trasferire disponibilità liquide o altre attività ad altre entità del gruppo e alle garanzie o ad altre disposizioni che possono limitare i dividendi);
-
di valutare la natura e le variazioni dei rischi associati alle proprie interessenze in entità consolidate;
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di valutare la composizione delle variazioni nella sua interessenza partecipativa in una controllata, non risultanti in una perdita di controllo;
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di valutare le conseguenze derivanti dalla perdita del controllo di una controllata nel corso dell’esercizio.
La Consob impone agli emittenti con titoli negoziati sui mercati regolamentati, nonché a quelli con strumenti finanziari diffusi tra il pubblico in misura rilevante, di riportare l’elenco delle unità del gruppo e delle partecipazioni valutate secondo il metodo del patrimonio netto attraverso specifiche tabelle da includere nel bilancio consolidato e nella relazione semestrale che descrivono (comunicazione n. DEM/6064293):
-
la denominazione della partecipata;
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la sede ed il capitale;
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la quota posseduta (direttamente o indirettamente) dalla controllante e da ciascuna delle sue controllate;
-
la modalità con cui è avvenuto il consolidamento di ognuna di esse (integrale o proporzionale).
La normativa internazionale evidenzia l’obbligo di consolidare tutte le unità controllate mentre, solo la perdita sostanziale del controllo, comporta l’esclusione dall’area di consolidamento (IFRS 10, par. 20). I Principi contabili internazionali non ammettono infatti casi di esclusione facoltativa.
25.3. Omogeneità del sistema dei valori di gruppo
25.3.Omogeneità del sistema dei valori di gruppoLa redazione del bilancio consolidato necessita di omogeneizzare i sistemi dei valori delle imprese incluse nell’area di consolidamento.
Ricercare le condizioni di omogeneità del sistema dei valori di gruppo significa uniformare:
-
la data di riferimento del bilancio consolidato e dei consuntivi delle unità consolidate;
-
i criteri di valutazione utilizzati nella redazione dei bilanci d’esercizio;
-
la moneta di conto.
Si tratta di operazioni preliminari rispetto alla fase tecnica di aggregazione “ragionata”, ma ugualmente importanti per assicurare al bilancio consolidato la capacità di rappresentare in modo chiaro, veritiero ed attendibile le condizioni di economicità del gruppo.
La scelta della data di riferimento dei bilanci, ad esempio, può influenzare sia i criteri di valutazione impiegati per rilevare i diversi fatti di gestione che la scelta del tasso di cambio da utilizzare per tradurre i bilanci espressi in una moneta di conto diversa rispetto a quella con cui viene presentato il bilancio consolidato.
La ricerca delle condizioni di omogeneità deve quindi avvenire attraverso la simultanea soddisfazione degli aspetti indicati ed assume un’importanza tanto maggiore in presenza di rilevanti differenze nelle date di riferimento dei bilanci d’esercizio consolidati e nei criteri di valutazione impiegati per valutare le medesime poste di bilancio, nonché in presenza di consuntivi redatti in una moneta di conto diversa.
Le fonti giuridiche e professionali di riferimento in tema di omogeneità del sistema dei valori di gruppo sono differenti a seconda che i gruppi applichino la normativa nazionale (artt. 30, 34, 35 e 38, D.Lgs. n. 127/1991 e OIC 17, parr. da 40 a 47 e da 120 a 128) o che, per obbligo o per facoltà, utilizzano i Principi contabili internazionali (IFRS 10).
25.3.1. Data di riferimento del bilancio consolidato
25.3.1.Data di riferimento del bilancio consolidatoNormativa nazionale
La data di riferimento del consolidato, coincide con l’epoca di chiusura del bilancio d’esercizio della capogruppo sempre che, in deroga a quanto detto, non si opti per la coincidenza con la data di chiusura dell’esercizio della maggior parte delle altre imprese incluse nel consolidamento oppure di quelle più importanti (art. 30, D.Lgs. n. 127/1991).
Nel caso si faccia ricorso ad una delle deroghe descritte, il redattore del consolidato è tenuto a segnalarne e a motivarne l’uso nella Nota integrativa (art. 30, c. 1 e 2, D.Lgs. n. 127/1991).
In caso di mancata coincidenza tra la data del consolidato e quella di una o più imprese incluse nell’area di consolidamento, queste ultime devono essere incluse in base ad un bilancio annuale intermedio riferito alla data di redazione del consolidato (art. 30, c. 3, D.Lgs. n. 127/1991). Secondo l’impostazione che emerge dalla lettura del D.Lgs. n. 127/1991 non è possibile aggregare bilanci aventi date differenti.
Principi contabili internazionali
La data di riferimento per il bilancio consolidato è quella del bilancio d’esercizio della capogruppo.
Nel caso in cui non vi fosse uniformità tra le date dei bilanci delle singole imprese inserite nell’area di consolidamento, si impone alle imprese controllate di redigere un bilancio intermedio annuale solo se la differenza (tra le date dei bilanci di queste unità e la data del bilancio della capogruppo) è superiore a 3 mesi (IFRS 10, parr. B92 e B93).
Tuttavia, se una o più controllate chiudono il bilancio d’esercizio ad una data che non eccede i 3 mesi rispetto a quella dell’impresa capogruppo, si eseguono le rettifiche solo per le operazioni ed i fatti significativi accaduti in tale arco temporale (IFRS 10).
Con tale rettifica si riduce l’impatto negativo che deriva dall’eterogeneità delle date di riferimento dei bilanci d’esercizio inclusi nel consolidato. In questo caso, le note al bilancio consolidato devono indicare (IFRS 12, par. 12):
-
la data di chiusura dell’esercizio a cui si riferisce il bilancio di quella controllata;
-
il motivo dell’utilizzo di una data diversa.
Infine, la durata degli esercizi e le eventuali differenze nelle date di chiusura devono essere le stesse di esercizio in esercizio (IFRS 10).
25.3.2. Criteri di valutazione
25.3.2.Criteri di valutazioneL’omogeneità dei criteri di valutazione necessita di affrontare due problematiche.
La prima riguarda la scelta di quali criteri di valutazione adottare nella redazione del consolidato. La normativa in materia di consolidato impone l’utilizzo dei criteri di valutazione impiegati dalla capogruppo nella redazione del proprio bilancio d’esercizio (art. 35, D.Lgs. n. 127/1991) consentendo, comunque, di optare, dandone la motivazione nella Nota integrativa, per l’utilizzo di altri criteri a condizione che siano ammessi dal Codice civile (artt. 2423 e ss.).
Il ricorso a questa facoltà, deve essere limitato alla situazione in cui il criterio di valutazione, per il quale si è optato nel consolidato, sia utilizzato dalla maggior parte delle unità incluse nell’area di consolidamento oppure al caso in cui, il criterio difforme, è ritenuto più idoneo al fine della rappresentazione chiara, veritiera e corretta della situazione patrimoniale e finanziaria e del risultato economico del gruppo (OIC 17, par. 41).
Tale approccio contabile aiuta anche ad affrontare il caso in cui le controllate presentino elementi patrimoniali che non sussistono nel bilancio d’esercizio della capogruppo. In questo caso, il Principio contabile nazionale (OIC 17, par. 43) prevede l’utilizzo dei criteri di valutazione impiegati dalla maggior parte delle imprese controllate purché conformi alla normativa del Codice civile (artt. 2423 e ss. c.c.).
La seconda problematica riguarda l’uniformità dei criteri di valutazione da utilizzare nella redazione del bilancio consolidato che il Legislatore nazionale impone (art. 34, c. 1, D.Lgs. n. 127/1991). Per uniformità, si fa riferimento alla necessità che tutti gli elementi, inseriti in ogni singola voce dell’attivo e del passivo dello Stato patrimoniale consolidato, siano valutati con i medesimi criteri.
Tale principio richiede che tutte le imprese inserite nell’area di consolidamento adottino criteri di valutazione analoghi a quelli utilizzati dalla capogruppo per la redazione del consolidato.
È previsto l’utilizzo di criteri difformi solo se:
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la difformità consente una più chiara, veritiera e corretta rappresentazione della situazione patrimoniale e finanziaria e del risultato economico del gruppo;
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se la difformità è irrilevante (art. 34, c. 2, D.Lgs. n. 127/1991).
Le imprese che redigono il bilancio consolidato applicando i Principi contabili nazionali possono utilizzare criteri di valutazione differenti se questa difformità consente di raggiungere un risultato più informativo come, ad esempio, la coesistenza dei criteri FIFO e LIFO per la determinazione del costo delle rimanenze in relazione a reali differenti modalità di rigiro dei magazzini di due imprese controllate.
La scarsa importanza di un elemento patrimoniale giustifica l’irrilevanza della difformità dei criteri di valutazione. La prassi operativa, tuttavia, evidenzia la necessità di valutare l’irrilevanza non solo dal punto di vista quantitativo ma anche sotto l’aspetto qualitativo.
Se nella redazione del bilancio consolidato ci si avvale della deroga all’uniformità dei criteri di valutazione, la Nota integrativa deve indicare che si è fatto uso di criteri difformi e l’ammontare degli elementi con essi valutati.
Le società che applicano i Principi contabili internazionali sono obbligate ad utilizzare principi uniformi. Nel caso di utilizzo di criteri diversi nei bilanci d’esercizio delle imprese consolidate, la normativa prevede di apportare appropriate rettifiche al fine di eliminare tale difformità durante la procedura di consolidamento (IFRS 10, parr. 19 e B87). L’IFRS 10 lascia tuttavia libertà di scelta su quali criteri di valutazione utilizzare nella redazione del bilancio consolidato.
I Principi contabili internazionali impongono uniformità di comportamento senza possibilità di deroga (come invece avviene per le imprese che applicano la normativa nazionale), lasciando libero il redattore del bilancio su quali criteri utilizzare.
25.3.3. Moneta di conto
25.3.3.Moneta di contoL’esistenza di controllate che redigono il loro bilancio d’esercizio in una moneta di conto differente rispetto a quella utilizzata per il bilancio consolidato evidenzia la necessità di affrontare la terza problematica relativa all’omogeneità del sistema dei valori di gruppo. Si tratta di uniformare la moneta di conto delle imprese incluse nell’area di consolidamento “traducendo” i bilanci d’esercizio di quelle imprese che utilizzano una moneta diversa rispetto a quella impiegata nel bilancio consolidato.
La normativa nazionale non prevede una specifica procedura per omogeneizzare la moneta di conto, ma impone al redattore di specificare nella Nota integrativa i criteri ed i tassi applicati nella traduzione (art. 38, c. 1, D.Lgs. n. 127/1991).
Per le imprese che applicano la normativa nazionale la traduzione deve avvenire (OIC 17, parr. 120-128):
-
utilizzando il cambio a pronti alla data del bilancio per le attività e le passività;
-
utilizzando il cambio storico per le parti ideali di patrimonio netto;
-
utilizzando il cambio in essere alla data di ogni operazione per i componenti positivi e negativi di reddito (o in alternativa il cambio medio di periodo);
-
iscrivendo in una specifica riserva le differenze che emergono dal processo di traduzione.
Le imprese che utilizzano i Principi contabili internazionali per redigere il bilancio consolidato seguono l’impostazione prevista dallo IAS 21. Lo Stato patrimoniale ed il Conto economico redatti con valute differenti rispetto a quella di presentazione del bilancio consolidato devono essere convertiti utilizzando (IAS 21, par. 39):
-
per le attività e le passività, il tasso di cambio alla data di chiusura del bilancio d’esercizio da consolidare;
-
per i ricavi ed i costi, i tassi di cambio alle date delle operazioni da cui emergono tali componenti reddituali.
Per motivi pratici (IAS 21, par. 40) è possibile convertire i ricavi ed i costi utilizzando un cambio che approssima i cambi alla data delle operazioni (come, ad esempio, un cambio medio di periodo). Quando il tasso di cambio subisce fluttuazioni rilevanti, tale agevolazione non può essere utilizzata poiché il cambio medio pregiudicherebbe la significatività dei valori convertiti.
Le differenze di cambio che emergono dall’operazione di conversione devono essere rilevate in una componente separata di patrimonio netto specificando ed iscrivendo separatamente la quota di pertinenza delle minoranze rispetto a quella di pertinenza della capogruppo (IAS 21, parr. 39 e 41).
Occorre tradurre il capitale sociale e la riserva sovrapprezzo azioni al tasso di cambio che esisteva al momento della sottoscrizione delle azioni (cambio storico) e tradurre la riserve di utili al tasso di cambio utilizzato per tradurre l’utile nell’esercizio in cui si è formato (in virtù dello IAS 21).
25.4. Metodi di consolidamento
25.4.Metodi di consolidamentoI metodi di consolidamento sono tecniche di aggregazione dei valori compresi nei bilanci di esercizio delle imprese che fanno parte dell’area
di consolidamento. Tale operazione consiste nell’aggregare per singole voci dello Stato patrimoniale e del Conto economico i valori rappresentati nei bilanci d’esercizio delle imprese consolidate con quelli del bilancio della capogruppo.
Le modalità tecniche per aggregare i valori patrimoniali e quelli economici delle imprese consolidate sono riconducibili a due metodologie:
-
metodo integrale;
-
metodo proporzionale.
I due metodi si differenziano per la modalità con cui avviene l’aggregazione.
Con il metodo integrale l’aggregazione avviene per l’intero valore di ogni singola voce di Stato patrimoniale e di Conto economico; con questo metodo il bilancio consolidato si redige sommando per il loro intero ammontare i valori che emergono dai bilanci
d’esercizio della capogruppo e delle controllate.
Con il metodo proporzionale l’aggregazione avviene invece in proporzione al saggio d’interessenza; con questo metodo nella redazione del bilancio consolidato solo i valori della controllante sono considerati per intero mentre quelli delle
imprese controllate vengono consolidati in proporzione alla quota di patrimonio netto
posseduta dalla capogruppo.
Il saggio di interessenza di un’impresa in un’altra impresa è la quota, sempre unitaria o percentuale, del capitale della seconda posseduta direttamente o indirettamente dalla prima in quanto acquisita con investimento di mezzi propri.
Se la struttura del gruppo è complessa (figura seguente), il Metodo integrale e quello proporzionale possono essere applicati attraverso un consolidamento simultaneo ovvero graduale.

Con il consolidamento simultaneo, l’aggregazione dei valori e l’effettuazione delle rettifiche avvengono in un’unica fase. Il consolidamento graduale, invece, è realizzato per fasi successive in base al numero di livelli su cui è strutturato il gruppo aziendale.
In questo caso, riprendendo l’esempio della precedente figura, dapprima si consolidano E e D in C, K in W e X in Y. Successivamente si consolida in B il bilancio consolidato redatto da C e in Z quelli redatti da W e da Y. Infine, si consolidano in A i bilanci consolidati redatti da B e da Z.
25.4.1. Metodo integrale
25.4.1.Metodo integraleIl metodo integrale rappresenta la tecnica di consolidamento da utilizzare per redigere
il bilancio consolidato. Sia la normativa nazionale (art. 31, D.Lgs. n. 127/1991) che i Principi contabili internazionali (IFRS 10) impongono questo metodo come tecnica generale per la redazione del bilancio consolidato.
Con il metodo integrale, il bilancio consolidato viene redatto sommando, per ogni singola voce, i valori compresi nel bilancio d’esercizio della capogruppo con i valori rappresentati nei bilanci d’esercizio delle controllate, per gli importi complessivi.
L’elemento che qualifica tale tecnica di consolidamento e la differenzia rispetto al metodo proporzionale consiste nell’aggregazione dell’importo complessivo delle singole voci rappresentate nei bilanci d’esercizio delle imprese (sia capogruppo che controllate) incluse nell’area di consolidamento.
Nel caso in cui la capogruppo non possieda interamente il patrimonio netto delle controllate, l’utilizzo del metodo integrale comporta la determinazione delle quote del reddito d’esercizio e del patrimonio netto di gruppo di pertinenza dei soci di minoranza. Si tratta della quota di patrimonio netto e di reddito netto posseduta nelle controllate dai soci di minoranza.
Sul piano operativo, alla data di acquisto della partecipazione il patrimonio netto delle minoranze risulta dal prodotto tra la percentuale posseduta dai terzi e il patrimonio netto, a tale data, della società in cui sono presenti le minoranze.
In data 31/12/20xy Alfa Spa acquista una partecipazione totale nella Beta Spa al prezzo di euro 400.000. Alla data di acquisto, le due imprese presentano la seguente situazione patrimoniale e redigono il bilancio consolidato utilizzando il foglio di lavoro attraverso il metodo integrale.
Stato patrimoniale consolidato al 31/12/20xy (valori espressi in migliaia di euro) | ||||||
Alfa Spa |
Beta Spa |
Totale aggregato |
Rettifiche | SP consolidato |
||
Dare | Avere | |||||
Attivo | ||||||
Attività | 2.400 | 1.200 | 3.600 | 3.600 | ||
Partecipazioni | 400 | 0 | 400 | 400 (1) | 0 | |
Totale attivo | 2.800 | 1.200 | 4.000 | 400 | 3.600 | |
Passivo e patrimonio netto | ||||||
Patrimonio netto al 31/12/20xy |
2.000 | 400 | 2.400 | 400 (1) | 2.000 | |
Passività | 800 | 800 | 1.600 | 1.600 | ||
Totale passivo e patrimonio netto |
2.800 | 1.200 | 4.000 | 400 | 3.600 | |
Totale rettifiche | 400 | 400 |
1) Storno del patrimonio netto e della partecipazione
SP | A | Patrimonio netto al 31.12.20xy | 400.000 | |
SP | B.III.1.a | Partecipazioni | 400.000 |
Redigere il bilancio consolidato alla data di acquisto significa redigere solamente lo Stato patrimoniale consolidato.
Con il metodo integrale occorre aggregare per linea/per voce i bilanci d’esercizio
delle unità incluse nell’area di consolidamento. Il foglio di lavoro aiuta il redattore
nell’effettuare l’aggregazione e tutte le rettifiche richieste. Applicandosi il metodo
integrale l’aggregazione avviene per importi complessivi e determinando il “Totale
aggregato”. Successivamente occorre eliminare la partecipazione acquistata da Alfa
Spa ed il patrimonio netto di Beta Spa (25.5.). Con questa rettifica (effettuata attraverso la scrittura 1) si determina il patrimonio
netto effettivo del gruppo.
La correttezza della procedura adottata presuppone che il totale delle rettifiche di consolidamento “Dare” corrisponda al totale delle rettifiche di consolidamento “Avere”.
In data 01/01/20xy, Alfa Spa acquista una partecipazione dell’80% in Beta Spa al prezzo di euro 240.000. Alla data di acquisto, le due imprese presentano la seguente situazione patrimoniale e redigono il bilancio consolidato utilizzando il foglio di lavoro attraverso il metodo integrale. Si redige, inoltre, il bilancio consolidato al 31/12/20xy sulla base della situazione patrimoniale ed economica a tale data.
Stato patrimoniale consolidato al 01/01/20xy (valori espressi in migliaia di euro) | ||||||
Alfa Spa |
Beta Spa |
Totale aggregato |
Rettifiche | SP consolidato |
||
Dare | Avere | |||||
Attivo | ||||||
Attività | 2.000 | 1.200 | 3.200 | 3.200 | ||
Partecipazioni | 240 | 0 | 240 | 240 (1) | 0 | |
Totale attivo | 2.240 | 1.200 | 3.440 | 240 | 3.200 | |
Passivo e patrimonio netto | ||||||
Patrimonio netto allo 01/01/20xy | 2.000 | 300 | 2.300 | 300 (1) | 2.000 | |
Patrimonio netto di terzi | 60 (1) | 60 |
||||
Totale patrimonio netto di gruppo |
2.000 | 300 | 2.300 | 300 | 60 | 2.060 |
Passività | 240 | 900 | 1.140 | 1.140 | ||
Totale passivo e patrimonio netto |
2.240 | 1.200 | 3.440 | 300 | 60 | 3.200 |
Totale rettifiche | 300 | 300 |
1) Storno del patrimonio netto, della partecipazione e iscrizione delle minoranze
SP | A | Patrimonio netto allo 01.01.20xy | 300.000 | |
SP | B.III.1.a | Partecipazioni | 240.000 | |
SP | A | Patrimonio netto di terzi | 60.000 |
Bilancio consolidato al 31/12/20xy (valori in migliaia di euro) | ||||||
Stato patrimoniale |
Alfa Spa |
Beta Spa |
Totale aggregato |
Rettifiche | SP consolidato |
|
Dare | Avere | |||||
Attivo | ||||||
Attività | 2.200 | 1.240 | 3.440 | 3.440 | ||
Partecipazioni | 240 | 0 | 240 | 240 (1) | 0 | |
Totale attivo | 2.440 | 1.240 | 3.680 | 240 | 3.440 | |
Passivo e patrimonio netto | ||||||
Patrimonio netto allo 01/01/20xy | 2.000 | 300 | 2.300 | 300 (1) | 2.000 | |
Utile al 31/12/20xy | 180 | 40 | 220 | 8 (3) | 212 | |
Patrimonio netto di terzi | 60 (1) | 60 | ||||
Utile di terzi al 31/12/20xy |
8 (2) | 8 | ||||
Totale patrimonio netto di gruppo |
2.180 | 340 | 2.520 | 308 | 68 | 2.280 |
Passività | 260 | 900 | 1.160 | 1.160 | ||
Totale passivo e patrimonio netto |
2.440 | 1.240 | 3.680 | 308 | 68 | 3.440 |
Totale rettifiche | 308 | 308 |
Bilancio consolidato al 31/12/20xy (valori in migliaia di euro) | ||||||
Conto economico |
Alfa Spa |
Beta Spa |
Totale aggregato |
Rettifiche | CE consolidato |
|
Dare | Avere | |||||
Ricavi | 1.300 | 468 | 1.768 | 1.768 | ||
Costi per acquisti | 700 | 220 | 920 | 920 |
||
Costo del lavoro | 100 | 80 | 180 | 180 |
||
Ammortamento | 60 | 70 | 130 | 130 | ||
Risultato operativo | 440 | 98 | 538 | 538 | ||
Oneri finanziari | 80 | 18 | 98 | 98 | ||
Risultato ante imposte |
360 | 80 | 440 | 440 | ||
Imposte | 180 | 40 | 220 | 220 | ||
Reddito netto di gruppo 20xy |
180 | 40 | 220 | 220 | ||
Reddito netto di terzi 20xy | 8 (2) | 8 | ||||
Reddito netto capogruppo 20xy |
180 | 40 | 220 | 8 | 212 | |
Reddito netto capogruppo 20xy |
8 (3) |
1) Storno del patrimonio netto, della partecipazione e iscrizione delle minoranze
SP | A | Patrimonio netto allo 01.01.20xy | 300.000 | |
SP | B.III.1.a | Partecipazioni | 240.000 | |
SP | A | Patrimonio netto di terzi | 60.000 |
2) Imputazione del reddito di gruppo di pertinenza delle minoranze
CE | 21) | Reddito netto di terzi 20xy | 8.000 | |
SP | A | Utile di terzi al 31.12.20xy | 8.000 |
3) Chiusura del bilancio consolidato
SP | A | Utile al 31.12.20xy | 8.000 | |
CE | 21) | Reddito netto capogruppo 20xy | 8.000 |
Al 31 dicembre si redige il bilancio consolidato composto da Stato patrimoniale e Conto economico. Oltre all’eliminazione della partecipazione di Alfa Spa in Beta Spa e del patrimonio netto della controllata occorre determinare:
-
la quota del reddito di Beta Spa (scrittura 2) di pertinenza dei soci di minoranza (40.000 x 20% = 8.000);
-
la rettifica di chiusura (scrittura 3) che consente di riportare nello Stato patrimoniale la somma algebrica delle rettifiche effettuate nel Conto economico.
Per redigere il bilancio consolidato occorre dapprima rettificare il Conto economico aggregato, determinando l’importo da riportare a rettifica dello Stato patrimoniale (nell’esempio la scrittura 3) e successivamente apportare le rettifiche restanti allo Stato patrimoniale. A questo punto è possibile passare dai valori aggregati a quelli consolidati stornando ai primi le rettifiche apportate.
25.4.2. Metodo proporzionale
25.4.2.Metodo proporzionaleIl metodo proporzionale rappresenta un’eccezione rispetto al metodo integrale.
La normativa nazionale consente l’utilizzo del metodo proporzionale solo in presenza del controllo congiunto (joint venture) (art. 37, D.Lgs. n. 127/1991 e OIC 17, parr. 114-119).
Il controllo congiunto si verifica quando il controllo è condiviso (generalmente sulla base di un accordo contrattuale) da parte di diverse imprese.
Le condizioni per l’utilizzo del metodo proporzionale nella redazione del bilancio consolidato applicando la normativa nazionale sono:
-
esercizio congiunto del controllo;
-
percentuale di partecipazione non inferiore al 20%.
Con il metodo proporzionale, il bilancio consolidato viene redatto sommando i valori compresi nel bilancio d’esercizio della capogruppo (per gli importi complessivi) con i valori compresi nei bilanci d’esercizio delle controllate in proporzione al saggio di interessenza.
Anche in presenza di partecipazioni non totali, la redazione del bilancio consolidato con tale metodo comporta l’esclusione delle quote di reddito d’esercizio e di patrimonio netto di pertinenza dei soci di minoranza. Con questo metodo, il patrimonio netto di gruppo alla data di acquisto corrisponde a quello della controllante.
I Principi contabili internazionali disciplinano la rilevazione delle imprese controllate in modo congiunto nello IAS 28. La normativa internazionale ha subito nel tempo una significativa evoluzione integrando lo IAS 28 della disciplina che prima era contenuta nel superato IAS 31.
L’impostazione attualmente in vigore impone di iscrivere le partecipate a controllo congiunto applicando obbligatoriamente il metodo del patrimonio netto (IAS 28, par. 16) non consentendo più l’impiego del metodo proporzionale (6.4.).
In data 01/01/20xy, Alfa Spa acquista una partecipazione del 50% in Beta Spa al prezzo di euro 150.000. Tale partecipazione consente un controllo congiunto di Beta Spa. Attraverso l’utilizzo del foglio di lavoro si redige il bilancio consolidato al 31/12/20xy applicando il metodo proporzionale.
Bilancio consolidato al 31/12/20xy (valori in migliaia di euro) | ||||||
Stato patrimoniale |
Alfa Spa |
Beta Spa |
Totale aggregato |
Rettifiche | SP consolidato |
|
Dare | Avere | |||||
Attivo | ||||||
Attività | 2.940 | 1.610 | 4.550 | 805 (1) | 3.745 | |
Partecipazioni | 150 | 0 | 150 | 150 (1) | 0 | |
Totale attivo | 3.090 | 1.610 | 4.700 | 955 | 3.745 | |
Passivo e patrimonio netto | ||||||
Patrimonio netto allo 01/01/20xy | 1.900 | 300 | 2.200 | 300 (1) | 1.900 | |
Utile al 31/12/20xy | 100 | 70 | 170 | 35 (1) | 135 | |
Totale patrimonio netto di gruppo |
2.000 | 370 | 2.370 | 335 | 2.035 | |
Passività | 1.090 | 1.240 | 2.330 | 620 (1) | 1.720 | |
Totale passivo e patrimonio netto |
3.090 | 1.610 | 4.700 | 955 | 3.745 | |
Totale rettifiche | 955 | 955 |
Bilancio consolidato al 31/12/20xy (valori in migliaia di euro) | ||||||
Conto economico |
Alfa Spa |
Beta Spa |
Totale aggregato |
Rettifiche | CE consolidato |
|
Dare | Avere | |||||
Ricavi | 1.350 | 438 | 1.788 | 219 (2) | 1.569 | |
Costi per acquisti | 800 | 230 | 1030 | 115 (2) | 915 |
|
Costo del lavoro | 300 | 80 | 380 | 40 (2) | 340 | |
Ammortamento | 40 | 20 | 60 | 10 (2) | 50 | |
Risultato operativo | 210 | 108 | 318 | 54 | 264 | |
Oneri finanziari | 50 | 18 | 68 | 9 (2) | 59 | |
Risultato ante imposte |
160 | 90 | 250 | 45 | 205 | |
Imposte | 60 | 20 | 80 | 10 (2) | 70 | |
Reddito netto capogruppo 20xy |
100 | 70 | 170 | 35 | 135 | |
Reddito netto capogruppo 20xy |
35 (2) |
1) Storno della partecipazione, del patrimonio netto e applicazione metodo proporzionale
SP | D | Passività | 620.000 | |
SP | A | Patrimonio netto allo 01.01.20xy | 300.000 | |
SP | A | Utile al 31.12.20xy | 35.000 | |
SP | B.III.1.a | Partecipazioni | 150.000 | |
SP | B-C | Attività | 805.000 |
2) Applicazione del metodo proporzionale
CE | A | Ricavi | 219.000 | |
CE | B.6 | Costi per acquisti | 115.000 | |
CE | B.9 | Costo del lavoro | 40.000 | |
CE | B.10 | Ammortamenti | 10.000 | |
CE CE CE |
C.17 20) 21) |
Oneri finanziari Imposte Reddito netto capogruppo 20xy |
9.000 10.000 35.000 |
Con il metodo proporzionale occorre rilevare gli elementi patrimoniali ed economici della controllata in proporzione al saggio di interessenza. Dopo aver determinato il “Totale aggregato” occorre, pertanto, stornare la quota degli elementi patrimoniali ed economici per il 50% non posseduto da Alfa Spa. Successivamente si apportano le rettifiche rilevate anche applicando il metodo integrale che consentono di eliminare la partecipazione di Alfa Spa e il patrimonio netto di Beta Spa. Utilizzando il metodo proporzionale, il bilancio consolidato non evidenzia la quota di reddito e di patrimonio netto di pertinenza delle minoranze.
25.5. Assestamento delle partecipazioni
25.5.Assestamento delle partecipazioniL’assestamento delle partecipazioni consente di determinare il complesso delle risorse a titolo di capitale di rischio effettivamente investite nel gruppo. Questa operazione è complementare all’aggregazione dei valori poiché si realizza eliminando le partecipazioni possedute dalla capogruppo nelle controllate e la corrispondente frazione di patrimonio netto acquisita.
Tecnicamente questa operazione comporta:
-
l’eliminazione, dal bilancio d’esercizio della capogruppo, del valore delle partecipazioni nelle unità controllate incluse nell’area di consolidamento;
-
l’eliminazione, dal bilancio d’esercizio delle unità controllate incluse nell’area di consolidamento, del valore del patrimonio netto;
-
l’aggregazione per riga, attraverso il metodo di consolidamento adottato (integrale e/o proporzionale), dei valori che emergono, successivamente alle eliminazioni sopra indicate, dal bilancio d’esercizio della capogruppo e dai bilanci delle controllate;
-
l’iscrizione delle differenze di consolidamento che emergono dall’eliminazione dei valori indicati nei punti precedenti;
-
l’iscrizione della quota di patrimonio netto delle unità controllate di pertinenza delle minoranze.
Ogni qual volta non vi è corrispondenza tra il valore della partecipazione e la corrispondente frazione di patrimonio netto, da questa operazione emergono differenze chiamate di consolidamento che devono essere rilevate nel bilancio consolidato in modo differente a seconda del segno, della normativa di riferimento e delle cause economiche da cui emergono.
25.5.1. Normativa nazionale
25.5.1.Normativa nazionaleDifferenze di consolidamento secondo la Teoria della capogruppo
L’eliminazione delle partecipazioni e delle corrispondenti frazioni di patrimonio netto deve avvenire sulla base dei valori contabili riferiti alla data di acquisto o a quella in cui la controllata è inserita per la prima volta nel consolidamento (OIC 17, par. 52).
La differenza che emerge dall’assestamento delle partecipazioni deve essere imputata agli elementi dell’attivo e/o del passivo della controllata, mentre il valore residuo oppure l’intera differenza (nel caso in cui non avvenga alcuna imputazione agli elementi patrimoniali) deve essere trattata in modo differente in ragione del segno (art. 33, c. 2 e 3, D.Lgs. n. 127/1991).
Se emerge una differenza negativa (OIC 17, parr. 57-60) deve essere imputata:
-
ad una voce del patrimonio netto consolidato denominata “riserva di consolidamento”, qualora sia il risultato di un buon affare;
-
ad una voce del passivo denominata “fondo di consolidamento per rischi ed oneri futuri”, nel caso in cui sia dovuta ad una previsione di risultati economici sfavorevoli della partecipata (badwill);
-
sia a “riserva di consolidamento” che a “fondo di consolidamento per rischi ed oneri futuri” se l’entità complessiva dei risultati sfavorevoli attesi è minore della differenza negativa.
Il fondo di consolidamento per rischi ed oneri futuri deve essere utilizzato negli esercizi immediatamente successivi all’acquisizione del controllo per compensare le perdite che verranno conseguite. Tuttavia, se vengono meno le previsioni di perdite future, il fondo di consolidamento per rischi ed oneri futuri deve essere immediatamente accreditato al Conto economico consolidato. L’utilizzo del fondo deve essere iscritto nella voce A.5 “Altri ricavi e proventi” (OIC 17, par. 59).
La differenza positiva deve essere rilevata (OIC 17, parr. 54-56) nella voce dell’attivo denominata “avviamento” se espressiva del goodwill pagato in sede di acquisizione della partecipazione.
Tuttavia, se il maggior prezzo pagato è una conseguenza della maggiore forza contrattuale o abilità
negoziale del venditore (cattivo affare), ovvero non sia correlabile con l’andamento reddituale della partecipata, la differenza positiva deve essere iscritta a Conto economico come componente negativo di reddito nella voce B.14 “Oneri diversi di gestione”.
In merito al trattamento contabile dell’avviamento la normativa (art. 33, c. 3, del D.Lgs. n. 127/1991 che richiama l’art. 2426 c.c.) prevede che la differenza positiva iscritta come avviamento deve essere ammortizzata nel bilancio consolidato entro un periodo proporzionale alla sua vita utile o, se non determinabile, in 10 anni.
Le rivalutazioni degli elementi dell’attivo devono essere ammortizzate in ragione della vita utile del bene a cui vengono imputate.
Se ad esempio il maggior prezzo pagato trova giustificazione nella rivalutazione delle
immobilizzazioni materiali e nell’iscrizione di un brevetto, non rilevato tra le immateriali, occorrerà in sede di redazione del bilancio consolidato
ammortizzare il maggior valore attribuito ai cespiti e al brevetto. Ovviamente tali
maggiori costi non trovano rappresentazione nel bilancio d’esercizio della controllata.
Ciò comporta la necessità di rilevare nel consolidato anche la correlata fiscalità
differita.
Tecnicamente occorre iscrivere, alla data d’acquisto, il fondo imposte differite con riferimento al maggior valore attribuito ai cespiti soggetti ad ammortamento. Inoltre, ogni anno in cui si rileva il maggior ammortamento il redattore ne dovrà stornare le relative imposte differite.
Nella Nota integrativa occorre illustrare adeguatamente le voci che emergono dall’assestamento delle partecipazioni, i criteri impiegati per la loro determinazione e le variazioni significative rispetto al bilancio consolidato dell’esercizio precedente (art. 33, c. 4, D.Lgs. n. 127/1991).
L’aspetto che caratterizza tecnicamente la normativa nazionale e la differenzia dai Principi contabili internazionali riguarda l’impatto sulle minoranze del trattamento contabile delle differenze di consolidamento. Il D.Lgs. n. 127/1991 non specifica come affrontare la problematica che trova tuttavia un approfondimento nel paragrafo 99 dell’OIC 17 (OIC 17, parr. 96-102). Secondo questo approccio, il trattamento contabile delle differenze di consolidamento non deve influenzare gli interessi delle minoranze.
Il patrimonio netto di gruppo di pertinenza delle minoranze di una controllata è determinato dalla seguente formula:
(patrimonio netto contabile della controllata x percentuale posseduta dalle minoranze).
Secondo questo approccio, la distribuzione del valore della partecipazione sulle attività e sulle passività della partecipata ed il trattamento contabile dell’eventuale valore residuo non devono avere alcun effetto sulle quote di pertinenza dei soci di minoranza.
Questo comporta che, la riespressione a valori correnti degli elementi patrimoniali dell’impresa controllata deve avvenire solo per la quota di pertinenza della capogruppo.
Il Legislatore italiano consente di determinare la differenza di consolidamento con riferimento ai valori contabili in essere alla data di primo consolidamento. Tale aspetto, volto a semplificare la redazione del bilancio, pone la necessità di affrontare la problematica inerente il momento in cui calcolare tale valore differenziale.
Analizzare la differenza di consolidamento alla data di acquisto consente di indagare le ragioni per le quali il prezzo d’acquisto della partecipazione differisce dalla corrispondente frazione di patrimonio netto contabile della controllata.
Se invece si effettua il confronto ad una data successiva, la differenza che emerge dipende sia dalla differenza originaria (quella emersa alla data di acquisto) che dalle variazioni (non necessariamente interdipendenti) che la partecipazione ed il patrimonio netto hanno subito nel tempo (intervallo che va dalla data di acquisto a quella in cui avviene il primo consolidamento), con la conseguente maggiore difficoltà nell’interpretarne l’origine durante lo svolgimento della procedura di consolidamento.
Nell’affrontare tale problematica il redattore del bilancio deve attenersi a quanto stabilito dall’OIC che dispone di determinare la differenza di consolidamento confrontando il prezzo sostenuto per acquisire la partecipazione di controllo con la corrispondente frazione di patrimonio netto della controllata riespresso a valori correnti alla data di acquisto.
Solo se non vi sono sufficienti informazioni per determinare la differenza di consolidamento alla data di acquisto, si prevede di calcolare tale valore con riferimento alla data in cui l’impresa è inclusa per la prima volta (OIC 17, par. 52).
L’emersione di valori correnti differenti dai valori contabili per gli elementi patrimoniali,
fa sorgere la necessità di rilevare imposte differite/anticipate da iscrivere coerentemente
a quanto previsto dall’OIC 25 (16.2.3.).
Casi di studio
In data 15/05/20xy, Alfa Spa acquista una partecipazione del 60% nel capitale di Beta Spa ad un prezzo di euro 925.000. Con l’utilizzo del foglio di lavoro, si determina lo Stato patrimoniale consolidato alla data di acquisto adottando la disciplina nazionale e tenendo conto che il maggior prezzo pagato da Alfa Spa per acquisire il 60% del patrimonio di Beta Spa si giustifica con una rivalutazione di euro 489.000 delle immobilizzazioni materiali e, per la parte residuale, come avviamento. Si ipotizzi un carico fiscale medio pari al 27,9% espressivo della somma delle aliquote IRES (24%) e IRAP (3,9%).
Stato patrimoniale consolidato al 15/05/20xy (valori espressi in migliaia di euro) | ||||||
Alfa Spa |
Beta Spa |
Totale aggregato |
Rettifiche | SP consolidato |
||
Dare | Avere | |||||
Attivo | ||||||
Immobilizzazioni materiali |
1.000 | 1.200 | 2.200 | 293,40 (1) | 2.493,4 | |
Avviamento | 233,46 (1) | 233,46 |
||||
Partecipazioni | 925 | 0 | 925 | 925 (1) | 0 | |
Totale attivo | 1.925 | 1.200 | 3.125 | 526,86 | 925 | 2.726,86 |
Passivo e patrimonio netto | ||||||
Patrimonio netto al 15/05/20xy |
1.200 |
800 |
2.000 |
800 (1) |
1.200 |
|
Patrimonio netto di terzi |
320 (1) |
320 |
||||
Totale patrimonio netto di gruppo |
1.200 | 800 | 2.000 | 800 | 320 | 1.520 |
Passività | 725 | 400 | 1.125 | 1.125 | ||
Fondo imposte differite |
81,86 (1) | 81,86 | ||||
Totale passivo e patrimonio netto |
1.925 |
1.200 |
3.125 |
800 |
401,86 | 2.726,86 |
Totale rettifiche | 1.326,86 | 1.326,86 |
1) Assestamento delle partecipazioni
SP | A | Patrimonio netto allo 15.05.20xy | 800.000 | |
SP | B.II | Immobilizzazioni materiali | 293.400 | |
SP | B.I.5 | Avviamento | 233.459 | |
SP | B.III.1.a | Partecipazioni | 925.000 | |
SP | B.2 | Fondo imposte differite | 81.859 | |
SP | A | Patrimonio netto di terzi | 320.000 |
Alla data di acquisto, il maggior valore pagato da Alfa Spa trova giustificazione nel maggior valore corrente delle immobilizzazioni materiali di Beta Spa, pari ad euro 1.689.000 (1.200.000 + 489.00), e nell’avviamento determinato dalla seguente formula: (925.000 - {800.000 + [489.000 x (1 - 0,279)]} x 60% = 233.459). Le minoranze sono state determinate sulla base del valore contabile del patrimonio netto di Beta Spa: 800.000 x 40% = 320.000. Il bilancio consolidato viene redatto applicando la normativa nazionale; questo comporta l’iscrizione della rivalutazione dell’attivo in proporzione alla frazione di patrimonio netto acquisita da Alfa Spa: (489.000 x 60% = 293.400). Occorre poi iscrivere il relativo Fondo imposte differite pari al 27,9% della rivalutazione di pertinenza della capogruppo (293.400 x 27,9% = 81.859).
In data 11/03/20xy, Alfa Spa acquista una partecipazione del 70% nel capitale di Beta Spa ad un prezzo di euro 335.000. Con l’utilizzo del foglio di lavoro, si redige il bilancio consolidato tenendo conto che, il minor prezzo pagato rispetto al capitale acquisito, si giustifica:
-
1 HP - con una svalutazione delle immobilizzazioni materiali per euro 180.000 e con l’iscrizione di un fondo di consolidamento per rischi ed oneri futuri per il valore residuale;
-
2 HP - come un buon affare.
Prima ipotesi
Stato patrimoniale consolidato al 11/03/20xy (valori espressi in migliaia di euro) | ||||||
Alfa Spa |
Beta Spa |
Totale aggregato |
Rettifiche | SP consolidato |
||
Dare | Avere | |||||
Attivo | ||||||
Immobilizzazioni materiali |
2.200 | 1.900 | 4.100 | 126 (1) | 3.974 | |
Partecipazioni | 335 | 0 | 335 | 335 (1) | 0 | |
Totale attivo | 2.535 | 1.900 | 4.435 | 461 | 3.974 | |
Passivo e patrimonio netto | ||||||
Patrimonio netto al 11/03/20xy |
1.700 | 850 | 2.550 | 850 (1) | 1.700 | |
Patrimonio netto di terzi |
255 (1) | 255 | ||||
Totale patrimonio netto di gruppo |
1.700 | 850 | 2.550 | 850 | 255 | 1.955 |
Passività | 835 | 1.050 | 1.885 | 1.885 | ||
Fondo per rischi ed oneri futuri | 134 (1) | .134 | ||||
Totale passivo e patrimonio netto |
2.535 | 1.900 | 4.435 | 850 | 389 | 3.974 |
Totale rettifiche | 850 | 850 |
1) Assestamento delle partecipazioni
SP | A | Patrimonio netto al 11.03.20xy | 850.000 | |
SP | B.II | Immobilizzazioni materiali | 126.000 | |
SP | B.3 | Fondo di consolidamento per rischi ed oneri futuri | 134.000 | |
SP | B.III.1.a | Partecipazioni | 335.000 | |
SP | A | Patrimonio netto di terzi | 255.000 |
Seconda ipotesi
Stato patrimoniale consolidato al 11/03/20xy (valori espressi in migliaia di euro) | ||||||
Alfa Spa |
Beta Spa |
Totale aggregato |
Rettifiche | SP consolidato |
||
Dare | Avere | |||||
Attivo | ||||||
Altre attività | 2.200 | 1.900 | 4.100 | 4.100 | ||
Partecipazioni | 335 | 0 | 335 | 335 (1) | 0 | |
Totale attivo | 2.535 | 1.900 | 4.435 | 335 | 4.100 | |
Passivo e patrimonio netto | ||||||
Patrimonio netto al 11/03/20xy |
1.700 | 850 | 2.550 | 850 (1) | 1.700 | |
Riserva di consolidamento |
260 (1) | 260 |
||||
Patrimonio netto di terzi |
255 (1) | 255 | ||||
Totale patrimonio netto di gruppo |
1.700 | 850 | 2.550 | 850 | 515 | 2.215 |
Passività | 835 | 1.050 | 1.885 | 1.885 | ||
Totale passivo e patrimonio netto |
2.535 | 1.900 | 4.435 | 850 | 515 | 4.100 |
Totale rettifiche | 850 | 850 |
1) Assestamento delle partecipazioni
SP | A | Patrimonio netto al 11.03.20xy | 850.000 | |
SP | A.VI | Riserva di consolidamento | 260.000 | |
SP | B.III.1.a | Partecipazioni | 335.000 | |
SP | A | Patrimonio netto di terzi | 255.000 |
L’esemplificazione riporta due ipotesi diverse in merito alla causa economica che giustifica la differenza negativa. Nel primo caso questa trova giustificazione nell’andamento particolarmente sfavorevole della controllata; la differenza negativa che emerge dal calcolo seguente (335.000 - [850.000 - 180.000] x 70% = - 134.000) è iscritta nel fondo di consolidamento per rischi ed oneri futuri dopo aver svalutato le immobilizzazioni materiali (180.000 x 70% = 126.000).
Nella seconda ipotesi, invece, la differenza negativa trova giustificazione in un buon affare e pertanto va rilevata interamente (335.000 - (850.000 x 70%) = - 260.000) nella riserva di consolidamento.
25.5.2. Principi contabili internazionali
25.5.2.Principi contabili internazionaliDifferenze di consolidamento secondo la Teoria estesa e la Teoria dell’entità
I Principi contabili internazionali affrontano l’assestamento delle partecipazioni prevedendo due tecniche contabili che si differenziano per la modalità di determinazione del valore dell’avviamento ed il patrimonio netto di gruppo di pertinenza delle minoranze (IFRS 3).
Pertanto, secondo i Principi contabili internazionali l’assestamento delle partecipazioni si realizza applicando alternativamente uno dei due seguenti criteri di valutazione:
-
determinazione dell’avviamento complessivo (Full goodwill);
-
calcolo dell’avviamento di pertinenza della capogruppo solo se non sussistono sufficienti informazioni per applicare il criterio precedente (IFRS 3).
Applicando il primo criterio l’avviamento è determinato confrontando la sommatoria tra il prezzo pagato dalla capogruppo e il fair value della partecipazione di minoranza con il patrimonio netto della controllata riespresso al fair value alla data di acquisto (determinato come somma algebrica delle attività e delle passività identificabili e valutate al fair value a tale data).
Al fine dell’applicazione di tale metodologia, pertanto, il redattore del bilancio consolidato deve determinare il fair value della partecipazione di minoranza, sommarlo al prezzo sostenuto dalla capogruppo per acquisire il controllo e confrontare tale sommatoria con il patrimonio netto al fair value della partecipata determinato alla data di acquisto.
Si precisa che il valore della partecipazione di minoranza deve essere determinato o sulla base dei prezzi di un mercato attivo oppure, nel caso in cui tale mercato non sia disponibile, applicando altre appropriate tecniche di valutazione (IFRS 3, parr. B44-B45).
Con il criterio alternativo, invece, l’assestamento delle partecipazioni deve avvenire attraverso il confronto (sulla base dei valori esistenti alla data di acquisto) tra il prezzo sostenuto per acquisire la partecipazione e la corrispondente frazione di patrimonio netto della controllata riespresso al fair value.
L’eventuale eccedenza del costo di acquisto rispetto la corrispondente frazione del patrimonio netto della partecipata rappresenta l’avviamento acquisito dalla capogruppo da rilevare nello Stato patrimoniale consolidato.
Indipendentemente dal criterio adottato, l’avviamento che emerge non deve essere ammortizzato in relazione alla sua vita utile, ma sottoposto a verifica periodica mediante la procedura di impairment test prevista dallo IAS 36.
La verifica deve essere effettuata con cadenza annuale oppure più frequentemente se specifici eventi o modificate circostanze indicano la possibile perdita di valore.
La svalutazione emersa dalla procedura di impairment deve essere iscritta nel Conto economico consolidato; non è consentito il ripristino di valore al fine di evitare la rilevazione dell’avviamento generato internamente (OIC 36, parr. 124-125).
Se tuttavia emerge una differenza negativa, si:
-
riprocede all’identificazione ed alla valutazione delle attività e passività della controllata e si ridetermina il costo d’acquisto;
-
solo nel caso in cui la differenza negativa sussista ancora, la si imputa al Conto economico consolidato quale componente positivo di reddito, poiché può dipendere: da errori nella determinazione del costo dell’aggregazione o del fair value degli elementi patrimoniali acquisiti; dalla misurazione di alcune attività a un valore diverso dal loro fair value; da una transazione particolarmente favorevole (IFRS 3).
Le particolari modalità di determinazione della differenza di consolidamento portano alla definizione di un valore del patrimonio netto di pertinenza delle minoranze diverso rispetto a quanto avviene applicando la normativa nazionale.
Se si utilizza la seconda modalità per effettuare l’assestamento delle partecipazioni e pertanto si determina l’avviamento di pertinenza della capogruppo, le minoranze sono espresse al fair value. In particolare, il patrimonio netto di gruppo di pertinenza delle minoranze viene calcolato come frazione del patrimonio netto di gruppo espresso al fair value.
Il patrimonio netto di gruppo di pertinenza delle minoranze di una controllata è determinato applicando la seguente formula:
(patrimonio netto al fair value della controllata x percentuale posseduta dalle minoranze).
Il calcolo dell’avviamento complessivo sulla base della prima alternativa prevista dall’IFRS 3, comporta invece l’attribuzione dell’avviamento anche alle minoranze. In questo caso, il patrimonio netto di gruppo di pertinenza delle minoranze è pari al valore economico della partecipazione di minoranza.
Il patrimonio netto di gruppo di pertinenza delle minoranze di una controllata può essere determinato applicando la seguente formula:
(patrimonio netto al fair value della controllata x percentuale posseduta dalle minoranze) + avviamento di pertinenza delle minoranze.
Anche applicando i Principi contabili internazionali, la rilevazione di un fair value differente dal valore contabile degli elementi patrimoniali rende necessaria la rilevazione di imposte differite/anticipate da iscrivere in bilancio a norma dello IAS 12.
I Principi contabili internazionali richiedono informazioni più dettagliate sulle aggregazioni aziendali e sulla procedura di impairment test rispetto alla normativa nazionale. Nelle note occorre dettagliare l’acquisto del controllo delle imprese, al fine di fornire informazioni tali da consentire agli utilizzatori del bilancio di valutare la natura e gli effetti economico-finanziari delle operazioni realizzate sia nel corso dell’esercizio che dopo la data di riferimento del bilancio (IFRS 3, Appendice B e parr. B64-B67).
Casi di studio
In data 01/01/20xy, Alfa Spa acquista il 70% di Beta Spa al prezzo di euro 6.700.000.
Alla data di acquisto Beta Spa presenta i seguenti valori patrimoniali.
Valori in migliaia di euro | Beta Spa | ||
Fair value | Valore contabile | Vita utile | |
Brevetti | 1.100 | 750 | 5 anni |
Fabbricati | 3.100 | 2.900 | 20 anni |
Impianti | 4.000 | 3.700 | 10 anni |
Macchinari | 2.100 | 1.900 | 10 anni |
Capitale sociale all’1/1/20xy | 6.550 | 5.500 |
Con il foglio di lavoro si redige il bilancio consolidato (si ipotizzi un carico fiscale medio del 27,9%) al 31 dicembre 20xy, applicando i Principi contabili internazionali nelle due seguenti ipotesi:
-
1 HP - alla data di acquisto non è stato possibile stimare il fair value della partecipazione delle minoranze;
-
2 HP - alla data di acquisto è stato stimato il fair value della partecipazione delle minoranze in euro 2.800.000.
Prima ipotesi
Bilancio consolidato al 31/12/20xy (valori in migliaia di euro) | ||||||
Stato patrimoniale |
Alfa Spa |
Beta Spa |
Totale aggregato |
Rettifiche | SP consolidato |
|
Dare | Avere | |||||
Attivo | ||||||
Avviamento | 2.320,07 (1) | 2.320,07 | ||||
Brevetti | 1.200 | 750 | 1.950 | 350 (1) | 70 (2) | 2.230 |
Fabbricati | 3.000 | 2.900 | 5.900 | 200 (1) | 10 (3) | 6.090 |
Impianti | 3.500 | 3.700 | 7.200 | 300 (1) | 30 (3) | 7.470 |
Macchinari | 2.900 | 1.900 | 4.800 | 200 (1) | 20 (3) | 4.980 |
Partecipazioni | 6.700 | 0 | 6.700 | 6.700 (1) | 0 | |
Rimanenze | 850 | 400 | 1.250 | 1.250 | ||
Crediti commerciali | 1.100 | 600 | 1.700 | 1.700 | ||
Cassa e Banca | 1.000 | 100 | 1.100 | 1.100 | ||
Totale attivo | 20.250 | 10.350 | 30.600 | 3.370,07 | 6.830 | 27.140,07 |
Passivo e patrimonio netto | ||||||
Capitale sociale al 1/1/20xy |
12.900 | 5.500 | 18.400 | 5.500 (1) | 12.900 | |
Utile d’esercizio 20xy | 1.025 | 1.340 | 2.365 | 467,61 (6) | 1.897,39 | |
Capitale sociale di terzi all’1/1/20xy |
1.877,12 (1) | 1.877,12 | ||||
Utile d’esercizio di terzi 20xy |
28,12 (5) | 402 (4) | 373,88 | |||
Totale patrimonio netto di gruppo |
13.925 | 6.840 | 20.765 | 5.995,73 | 2.279,12 | 17.048,39 |
Debiti VS Banche | 4.200 | 2.160 | 6.360 | 6.360 |
||
Debiti VS fornitori | 1.250 | 800 | 2.050 | 2.050 | ||
Debiti tributari | 875 | 550 | 1.425 | 1.425 | ||
Fondo imposte differite |
16,74 (3) + 19,53 (2) | 292,95 (1) | 256,68 | |||
Totale passivo e patrimonio netto |
20.250 | 10.350 | 30.600 | 6.032 | 2.572,07 | 27.140,07 |
Totale rettifiche | 9.402,07 | 9.402,07 |
Bilancio consolidato al 31/12/20xy (valori in migliaia di euro) | ||||||
Conto economico |
Alfa Spa |
Beta Spa |
Totale aggregato |
Rettifiche | CE consolidato |
|
Dare | Avere | |||||
Ricavi da vendite | 14.670 | 10.540 | 25.210 | 25.210 | ||
Costi per acquisti | 7.150 | 5.020 | 12.170 | 12.170 | ||
Costo del lavoro | 3.670 | 2.300 | 5.970 | 5.970 | ||
Ammortamento immobilizzazioni immateriali |
150 | 100 | 250 | 70 (2) | 320 | |
Ammortamento immobilizzazioni materiali |
1.300 | 900 | 2.200 | 60 (3) | 2.260 | |
Risultato operativo | 2.400 | 2.220 | 4.620 | 130 | 4.490 | |
Oneri finanziari | 750 | 180 | 930 | 930 | ||
Risultato ante imposte |
1.650 | 2.040 | 3.690 | 130 | 3.560 | |
Imposte | 625 | 700 | 1.325 | 16,74 (3) + 19,53 (2) | 1.288,73 | |
Reddito netto di gruppo 20xy |
1.025 | 1.340 | 2.365 | 93,73 | 2.271,27 | |
Reddito netto di terzi 20xy | 402 (4) | 28,12 (5) | 373,88 | |||
Reddito netto capogruppo 20xy |
1.025 | 1.340 | 2.365 | 467,61 | 1.897,39 | |
Reddito netto capogruppo 20xy |
467,61 (6) |
1) Assestamento delle partecipazioni
SP | A | Capitale sociale allo 01.01.20xy | 5.500.000 | |
SP | B.II.1 | Fabbricati | 200.000 | |
SP | B.II.2 | Impianti | 300.000 | |
SP | B.II.2 | Macchinari | 200.000 | |
SP | B.I.3 | Brevetti | 350.000 | |
SP | B.I.5 | Avviamento | 2.320.065 | |
SP | B.2 | Fondo imposte differite | 292.950 | |
SP | B.III.1.a | Partecipazioni | 6.700.000 | |
SP | A | Capitale sociale di terzi al 01.01.20xy | 1.877.115 |
2) Iscrizione dell’ammortamento sul maggior valore delle immobilizzazioni immateriali
CE | B.10 | Ammortamento imm. immateriali | 70.000 | |
SP | B.2 | Fondo imposte differite | 19.530 | |
SP | B.I.3 | Brevetti | 70.000 | |
CE | 20) | Imposte | 19.530 |
3) Iscrizione dell’ammortamento sul maggior valore delle immobilizzazioni materiali
CE | B.10 | Ammortamento imm. immateriali | 60.000 | |
SP | B.2 | Fondo imposte differite | 16.740 | |
SP | B.II.1 | Fabbricati | 10.000 | |
SP | B.II.2 | Impianti | 30.000 | |
SP | B.II.2 | Macchinari | 20.000 | |
CE | 20) | Imposte | 16.740 |
4) Imputazione alle minoranze del reddito di gruppo di loro pertinenza
CE | 21) | Reddito di terzi 20xy | 402.000 | |
SP | A | Utile d’esercizio di terzi 20xy | 402.000 |
5) Imputazione alle minoranze degli ammortamenti sui valori emersi dall’assestamento delle partecipazioni
SP | A | Utile d’esercizio di terzi 20xy | 28.120 | |
CE | 21) | Reddito di terzi 20xy | 28.120 |
6) Chiusura del bilancio consolidato
SP | A | Utile d’esercizio 20xy | 467.610 | |
CE | 21) | Reddito netto della capogruppo 20xy | 467.610 |
Seconda ipotesi
Bilancio consolidato al 31/12/20xy (valori in migliaia di euro) | ||||||
Stato patrimoniale |
Alfa Spa |
Beta Spa |
Totale aggregato |
Rettifiche | SP consolidato |
|
Dare | Avere | |||||
Attivo | ||||||
Avviamento | 3.242,95 (1) | 3.242,95 | ||||
Brevetti | 1.200 | 750 | 1.950 | 350 (1) | 70 (2) | 2.230 |
Fabbricati | 3.000 | 2.900 | 5.900 | 200 (1) | 10 (3) | 6.090 |
Impianti | 3.500 | 3.700 | 7.200 | 300 (1) | 30 (3) | 7.470 |
Macchinari | 2.900 | 1.900 | 4.800 | 200 (1) | 20 (3) | 4.980 |
Partecipazioni | 6.700 | 0 | 6.700 | 6.700 (1) | 0 | |
Rimanenze | 850 | 400 | 1.250 | 1.250 | ||
Crediti commerciali | 1.100 | 600 | 1.700 | 1.700 | ||
Cassa e Banca | 1.000 | 100 | 1.100 | 1.100 | ||
Totale attivo | 20.250 | 10.350 | 30.600 | 4.292,95 | 6.830 | 28.062,95 |
Passivo e patrimonio netto | ||||||
Capitale sociale all’1/1/20xy |
12.900 | 5.500 | 18.400 | 5.500 (1) | 12.900 | |
Utile d’esercizio 20xy | 1.025 | 1.340 | 2.365 | 467,61 (6) | 1.897,39 | |
Capitale sociale di terzi all’1/1/20xy |
2.800 (1) | 2.800 | ||||
Utile d’esercizio di terzi 20xy |
28,12 (5) | 402 (4) | 373,88 | |||
Totale patrimonio netto di gruppo |
13.925 | 6.840 | 20.765 | 5.995,73 | 3.202 | 17.971,27 |
Debiti VS Banche | 4.200 | 2.160 | 6.360 | 6.360 | ||
Debiti VS fornitori | 1.250 | 800 | 2.050 | 2.050 | ||
Debiti tributari | 875 | 550 | 1.425 | 1.425 | ||
Fondo imposte differite |
16,74 (3) + 19,53 (2) | 292,95 (1) | 256,68 | |||
Totale passivo e patrimonio netto |
20.250 | 10.350 | 30.600 | 6.032 | 3.494,95 | 28.062,95 |
Totale rettifiche | 10.324,95 | 10.324,95 |
Bilancio consolidato al 31/12/20xy (valori in migliaia di euro) | ||||||
Conto economico |
Alfa Spa | Beta Spa | Totale aggregato |
Rettifiche | CE consolidato |
|
Dare | Avere | |||||
Ricavi da vendite | 14.670 | 10.540 | 25.210 | 25.210 | ||
Costi per acquisti | 7.150 | 5.020 | 12.170 | 12.170 | ||
Costo del lavoro | 3.670 | 2.300 | 5.970 | 5.970 |
||
Ammortamento immobilizzazioni immateriali |
150 | 100 | 250 | 70 (2) | 320 | |
Ammortamento immobilizzazioni materiali |
1.300 | 900 | 2.200 | 60 (3) | 2.260 | |
Risultato operativo | 2.400 | 2.220 | 4.620 | 130 | 4.490 | |
Oneri finanziari | 750 | 180 | 930 | 930 | ||
Risultato ante imposte |
1.650 | 2.040 | 3.690 | 130 | 3.560 | |
Imposte | 625 | 700 | 1.325 | 16,74 (3) + 19,53 (2) | 1.288,73 | |
Reddito netto di gruppo 20xy |
1.025 | 1.340 | 2.365 | 93,73 | 2.271,27 | |
Reddito netto di terzi 20xy | 402 (4) | 28,12 (5) | 373,88 | |||
Reddito netto capogruppo 20xy |
1.025 | 1.340 | 2.365 | 467,61 | 1.897,39 | |
Reddito netto capogruppo 20xy |
467,61 (6) |
1) Assestamento delle partecipazioni
SP | A | Capitale sociale allo 01.01.20xy | 5.500.000 | |
SP | B.II.1 | Fabbricati | 200.000 | |
SP | B.II.2 | Impianti | 300.000 | |
SP | B.II.2 | Macchinari | 200.000 | |
SP | B.I.3 | Brevetti | 350.000 | |
SP | B.I.5 | Avviamento | 3.242.950 | |
SP | B.2 | Fondo imposte differite | 292.950 | |
SP | B.III.1.a | Partecipazioni | 6.700.000 | |
SP | A | Capitale sociale di terzi allo 01.01.20xy | 2.800.000 |
2) Iscrizione dell’ammortamento sul maggior valore attribuito alle immobilizzazioni immateriali
CE | B.10 | Ammortamento imm. immateriali | 70.000 | |
SP | B.2 | Fondo imposte differite | 19.530 | |
SP | B.I.3 | Brevetti | 70.000 | |
CE | 20) | Imposte | 19.530 |
3) Iscrizione dell’ammortamento sul maggior valore attribuito alle immobilizzazioni materiali
CE | B.10 | Ammortamento imm. materiali | 60.000 | |
SP | B.2 | Fondo imposte differite | 16.740 | |
SP | B.II.1 | Fabbricati | 10.000 | |
SP | B.II.2 | Impianti | 30.000 | |
SP | B.II.2 | Macchinari | 20.000 | |
CE | 20) | Imposte | 16.740 |
4) Imputazione alle minoranze del reddito di gruppo di loro pertinenza
CE | 21) | Reddito di terzi 20xy | 402.000 | |
SP | A | Utile d’esercizio di terzi 20xy | 402.000 |
5) Imputazione alle minoranze degli ammortamenti sui valori emersi dall’assestamento delle partecipazioni
SP | A | Utile d’esercizio di terzi 20xy | 28.120 | |
CE | 21) | Reddito di terzi 20xy | 28.120 |
6) Chiusura del bilancio consolidato
SP | A | Utile d’esercizio 20xy | 467.610 | |
CE | 21) | Reddito netto della capogruppo 20xy | 467.610 |
Nell’esempio sono state sviluppate due ipotesi di applicazione dell’IFRS 3.
Nello svolgimento dell’operazione, prima ipotesi, non è stato possibile determinare il fair value della partecipazione di minoranza di Beta Spa con la conseguente sua valutazione in proporzione al fair value del patrimonio netto della controllata.
La determinazione della differenza di consolidamento avviene attraverso la seguente formula: 6.700.000 - 70% x [5.500.000 + 1.050.000 x (1 - 0.279)] = 2.320.065. Occorre poi determinare la fiscalità differita sulla rivalutazione delle immobilizzazioni (1.050.000 x 27,9% = 292.950) e il patrimonio netto di gruppo di pertinenza delle minoranze attraverso questa formula: 30% x [5.500.000 + 1.050.000 x (1 - 0.279)]. Rispetto alla normativa nazionale, le minoranze sono espresse a valori correnti; se si fosse applicato l’OIC 17 infatti, il patrimonio netto di gruppo di pertinenza delle minoranze sarebbe stato: (5.500.000 x 30%) = 1.650.000.
La redazione del bilancio consolidato al 31 dicembre comporta anche la presentazione del Conto economico consolidato in cui occorre considerare anche l’ammortamento calcolato sulla rivalutazione delle immobilizzazioni. Nell’esempio, vista la vita utile, emerge un maggiore ammortamento dei brevetti di euro 70.000 (350.000/5) e delle immobilizzazioni materiali di euro 60.000 (200.000/20; 300.000/10; 200.000/10) per cui occorre anche stornare la fiscalità differita (70.000 x 27,9% = 19.530; 60.000 x 27,9% = 16.740) rilevata in sede di assestamento delle partecipazioni.
Applicandosi l’IFRS 3, le minoranze sono espresse a valori correnti. Questo necessita di imputare quota parte dei maggiori ammortamenti anche a loro, al netto tuttavia dell’effetto fiscale differito attraverso la seguente formula: 30% x [70.000 x (1 - 0,279)] + 30% x [60.000 x (1 - 0,279)].
Infine, si determina la quota di pertinenza delle minoranze dell’utile di Beta Spa: (1.340.000 x 30%) = 402.000, e si iscrive a Stato patrimoniale il saldo rilevato a Conto economico delle rettifiche di consolidamento.
Nella seconda ipotesi si è invece prevista la stima del fair value della partecipazione di minoranza di Beta Spa. In tale caso, la determinazione della differenza di consolidamento avviene attraverso la seguente formula: (6.700.000 + 2.800.000) - [5.500.000 + 1.050.000 x (1 - 0,279)] = 3.242.950. Il valore emerso misura l’avviamento complessivo che si differenzia rispetto a quello determinato nel primo esempio (euro 2.320.070) poiché espressivo solo dell’avviamento pagato dalla capogruppo per acquisire il 70% di Beta Spa.
In data 01/01/20xy, Alfa Spa acquista il 90% di Beta Spa. L’acquisto è avvenuto ad un prezzo di euro 2.600.000 a causa del valore delle immobilizzazioni materiali (vita utile 10 anni) da svalutare per euro 100.000, nonché a causa della previsione negativa circa l’andamento futuro dell’attività di Beta Spa. La differenza emersa dopo la svalutazione viene imputata a Conto economico come plusvalenza poiché sussiste anche dopo la rideterminazione di tutti i valori patrimoniali di Beta Spa. Con l’utilizzo del foglio di lavoro, si redige il bilancio consolidato applicando i Principi contabili internazionali.
Bilancio consolidato al 31/12/20xy (valori in migliaia di euro) | ||||||
Stato patrimoniale |
Alfa Spa |
Beta Spa |
Totale aggregato |
Rettifiche | SP consolidato |
|
Dare | Avere | |||||
Attivo | ||||||
Immobilizzazioni immateriali |
3.500 | 3.700 | 7.200 | 7.200 | ||
Immobilizzazioni materiali |
2.900 | 1.900 | 4.800 | 10 (2) | 100 (1) | 4.710 |
Partecipazioni | 2.600 | 0 | 2.600 | 2.600 (1) | 0 | |
Rimanenze | 850 | 400 | 1.250 | 1.250 | ||
Crediti commerciali | 1.100 | 600 | 1.700 | 1.700 | ||
Cassa e Banca | 1.000 | 100 | 1.100 | 1.100 | ||
Totale attivo | 11.950 | 6.700 | 18.650 | 10 | 2.700 | 15.960 |
Passivo e patrimonio netto | ||||||
Capitale sociale all’1/1/20xy | 6.900 | 4.500 | 11.400 | 4.500 (1) | 6.900 | |
Utile d’esercizio 20xy | 1.025 | 40 | 1.065 | 1.365 (4) | 2.430 | |
Capitale sociale di terzi all’1/1/20xy |
440 (1) | 440 | ||||
Utile d’esercizio di terzi 20xy |
4 (3) +1 (2) | 5 | ||||
Totale patrimonio netto di gruppo |
7.925 | 4.540 | 12.465 | 4.500 | 1.810 | 9.775 |
Debiti VS Banche | 2.000 | 1.000 | 3.000 | 3.000 | ||
Debiti VS fornitori | 1.000 | 800 | 1.800 | 1.800 | ||
Debiti tributari | 1.025 | 360 | 1.385 | 1.385 | ||
Totale passivo e patrimonio netto |
11.950 | 6.700 | 18.650 | 4.500 | 1.810 | 15.960 |
Totale rettifiche | 4.510 | 4.510 |
Bilancio consolidato al 31/12/20xy (valori in migliaia di euro) | ||||||
Conto economico |
Alfa Spa |
Beta Spa |
Totale aggregato |
Rettifiche | CE consolidato |
|
Dare | Avere | |||||
Ricavi da vendite | 14.670 | 9.240 | 23.910 | 23.910 | ||
Plusvalenza | 1.360 (1) | 1.360 | ||||
Costi per acquisti | 7.150 | 5.020 | 12.170 | 12.170 | ||
Costo del lavoro | 3.670 | 2.300 | 5.970 | 5.970 |
||
Ammortamento immobilizzazioni immateriali |
150 | 100 | 250 | 250 | ||
Ammortamento immobilizzazioni materiali |
1.300 | 900 | 2.200 | 10 (2) | 2.190 | |
Risultato operativo | 2.400 | 920 | 3.320 | 1.370 | 4.690 | |
Oneri finanziari | 750 | 180 | 930 | 930 | ||
Risultato ante imposte |
1.650 | 740 | 2.390 | 1.370 | 3.760 | |
Imposte | 625 | 700 | 1.325 | 1.325 | ||
Reddito netto di gruppo 20xy |
1.025 | 40 | 1.065 | 1.370 | 2.435 | |
Reddito netto di terzi 20xy | 4 (3) +1 (2) | 5 | ||||
Reddito netto capogruppo 20xy |
1.025 | 40 | 1.065 | 1.365 | 2.430 | |
Reddito netto capogruppo 20xy |
1.365 (4) |
1) Assestamento delle partecipazioni
SP | A | Capitale sociale allo 01.01.20xy | 4.500.000 | |
CE | A.5 | Plusvalenza | 1.360.000 | |
SP | B.II | Immobilizzazioni materiali | 100.000 | |
SP | B.III.1.a | Partecipazioni | 2.600.000 | |
SP | A | Capitale sociale di terzi allo 01.01.20xy |
440.000 |
2) Ammortamento sul maggior valore delle immobilizzazioni materiali ed imputazione quota parte alle minoranze
SP | B.II | Immobilizzazioni materiali | 10.000 | |
SP | A | Reddito netto di terzi 20xy | 1.000 | |
SP | A | Utile d’esercizio di terzi 20xy | 1.000 | |
CE | B.10 | Ammortamento | 10.000 |
3) Imputazione alle minoranze del reddito netto di gruppo di loro pertinenza
CE | 21) | Reddito di terzi 20xy | 4.000 | |
SP | A | Utile d’esercizio di terzi 20xy | 4.000 |
4) Chiusura del bilancio consolidato
SP | A | Utile d’esercizio 20xy | 1.365.000 | |
CE | 21) | Reddito netto della capogruppo 20xy | 1.365.000 |
Dal confronto tra il prezzo pagato e il patrimonio netto al fair value di Beta Spa emerge una differenza negativa. Applicando l’IFRS 3 occorre rideterminare il valore degli elementi patrimoniali dell’impresa partecipata al fine di determinarne l’eventuale svalutazione. Da tale operazione viene confermata la svalutazione delle immobilizzazioni materiali per euro 100.00 ed il valore contabile di tutti gli altri asset. Tale operazione conferma la differenza negativa calcolata con la seguente formula: 2.600.000 - 90% x (4.500.000 - 100.000) = - 1.360.000. Non si considera l’effetto fiscale differito sulla svalutazione dell’attivo in quanto non deducibile a norma del D.P.R. n. 917/1986.
Con la prima scrittura si opera l’assestamento della partecipazione, iscrivendo la plusvalenza per la differenza negativa ed il patrimonio netto di gruppo di pertinenza delle minoranze per euro 440.000, calcolato tendo conto della svalutazione: 10% x (4.500.000 - 100.000).
Con la seconda scrittura si storna la quota di ammortamento calcolata sulla svalutazione operata sulle immobilizzazioni materiali (vita utile 10 anni): (100.000/10) = 10.000; si applica l’IFRS 3 con la conseguente imputazione dello storno dell’ammortamento anche pro-quota alle minoranze di Beta Spa: (10.000 x 10%) = 1.000. Anche il minor ammortamento non produce effetti fiscali poiché generato dalla suddetta svalutazione.
La terza scrittura imputa alle minoranze la quota di pertinenza del risultato di Beta Spa (40.000 x 10% = 4.000) e la quarta scrittura rileva il giroconto a Stato patrimoniale del saldo finale delle rettifiche operate nel Conto economico.
25.6. Partite infragruppo
25.6.Partite infragruppoLe operazioni infragruppo sono trasferimenti di beni strumentali, merci, servizi e risorse finanziarie che avvengono tra le imprese che compongono un gruppo. Tali operazioni costituiscono il mezzo attraverso il quale il soggetto economico indirizza e coordina le unità del gruppo.
I trasferimenti infragruppo sono operazioni del tutto assimilabili a quelle che si realizzano con soggetti giuridici esterni al gruppo, ma la loro natura ed entità assume primaria importanza quando occorre redigere il bilancio consolidato, poiché rappresentano operazioni di interna gestione se osservate nell’ottica di gruppo.
Le operazioni infragruppo trovano corretta rappresentazione nel bilancio d’esercizio delle imprese del gruppo interessate dallo scambio ma devono essere eliminate nella redazione del bilancio consolidato. Tale documento infatti rappresenta il bilancio di funzionamento dell’“azienda gruppo” e come tale deve sintetizzare tutte le operazioni compiute dal gruppo con soggetti giuridici ad esso esterni.
Occorre precisare che quando si parla di redditi infragruppo non realizzati si fa riferimento ai margini o alle perdite che sono emerse da operazioni infragruppo che non hanno ancora originato scambi con terze economie; ad esempio la cessione di merci tra imprese del gruppo attiva l’eliminazione dei redditi infragruppo se non ha dato luogo ad un successivo scambio con soggetti esterni al gruppo, poiché se ciò fosse avvenuto allora il reddito sarebbe realizzato sia per la singola impresa che per il gruppo.
25.6.1. Normativa nazionale
25.6.1.Normativa nazionaleLa normativa in tema di consolidamento impone di eliminare (art. 31, c. 2, D.Lgs. n. 127/1991):
-
i crediti ed i debiti reciproci esistenti tra le imprese incluse nell’area di consolidamento;
-
i proventi e gli oneri relativi ad operazioni effettuate fra le imprese medesime;
-
gli utili e le perdite che emergono dalle operazioni effettuate tra le consociate e relativi a valori compresi nel patrimonio, diversi dai lavori in corso su ordinazione di terzi.
Viene precisato inoltre che tali valori possono non essere elisi se i relativi importi sono irrilevanti e, in relazione ai margini infragruppo non realizzati (punto c), anche se originati da operazioni correnti per l’impresa, concluse a normali condizioni di mercato e qualora la loro eliminazione comporti costi sproporzionati.
Ogni qual volta il redattore del bilancio si avvale della facoltà di non elidere i valori che emergono dai trasferimenti infragruppo, nella Nota integrativa devono essere indicate le motivazioni della mancata eliminazione.
In merito ai valori reciproci (punti a e b) è prevista l’eliminazione complessiva anche in presenza di minoranze e l’irrilevanza deve essere misurata rispetto all’entità complessiva degli elementi della stessa natura (OIC 17, parr. 62-65).
Anche i margini infragruppo non realizzati devono essere eliminati integralmente indipendentemente dal fatto che siano conseguiti dalla capogruppo o da una controllata. In particolare, l’eliminazione dei redditi infragruppo non realizzati:
-
deve incidere solo sul patrimonio netto e sul reddito netto di gruppo di pertinenza della controllante, qualora siano conseguiti dalla capogruppo;
-
deve incidere sia sulle sintesi di pertinenza della capogruppo che su quelle delle minoranze della controllata, in proporzione alle rispettive quote di interessenza, se sono stati conseguiti da una controllata (OIC 17, parr. 66-79).
La gestione dei redditi infragruppo fa emergere la necessità di rilevare gli effetti fiscali differiti/anticipati relativi all’eliminazione (OIC 17, par. 69). La mancata eliminazione per irrilevanza deve essere valutata con riferimento alla sua incidenza sulla rappresentazione chiara, veritiera e corretta del bilancio (OIC 17, par. 64).
Gli utili relativi a lavori in corso appaltati da soggetti esterni al gruppo, emersi dall’applicazione del metodo della percentuale di completamento non devono essere eliminati poiché espressivi degli utili realizzati in proporzione allo stato di avanzamento dei lavori. Tale principio deve essere applicato sia nel caso in cui il lavoro sia appaltato ad una sola impresa del gruppo che a più consociate, nonché qualora sia subappaltato all’interno del gruppo.
Nel rispetto del principio di prudenza (art. 2423-bis c.c.), per effetto dell’eliminazione delle perdite infragruppo, il valore delle attività non può essere aumentato oltre il limite del valore netto di realizzo o del valore d’uso (OIC 17, par. 70). In presenza di perdite interne sarà necessario valutare se tale minor valore:
-
sia il risultato di politiche di gruppo rette dal soggetto economico, con la conseguente necessità di eliminare il margine interno poiché non realizzato e neppure presunto;
-
sia l’effettivo minor valore dell’oggetto dello scambio che, anche se quest’ultimo non fosse avvenuto, avrebbe comunque comportato, in sede di redazione del bilancio d’esercizio, una riduzione di valore del bene in applicazione del principio di prudenza. In sede di consolidamento, tale circostanza impone di non eliminare le perdite interne in quanto, tale elisione, si tradurrebbe in una sorta di rivalutazione non giustificata economicamente (ossia dell’iscrizione di una perdita latente);
-
sia il risultato dell’unione delle due situazioni precedentemente descritte, con la conseguente necessaria combinazione dei due trattamenti contabili sopra sintetizzati.
25.6.2. Principi contabili internazionali
25.6.2.Principi contabili internazionaliIn merito ai valori emersi dalle operazioni infragruppo, si impone l’integrale eliminazione senza prevedere deroghe (IFRS 10, par. B86). Tuttavia, il principio non specifica se ed in che modo l’eliminazione debba incidere sui valori delle minoranze.
Nonostante tale carenza, si ritiene che, coerentemente all’approccio seguito dall’IFRS 10 in relazione alla procedura di consolidamento, l’eliminazione debba incidere sia sui valori di pertinenza della capogruppo che su quelli delle minoranze.
Inoltre, non devono essere eliminate le perdite infragruppo se indicano una riduzione di valore, ma deve essere rilevata la fiscalità differita conseguente alle differenze temporanee che emergono dalle rettifiche inerenti i margini infragruppo non realizzati.
L’irrilevanza rappresenta un principio generale anche nell’ambito dei Principi contabili internazionali; si ritiene pertanto che le partite infragruppo irrilevanti possano non essere elise anche nei bilanci consolidati redatti applicando gli IAS/IFRS.
In data 01/01/20xy, Alfa Spa acquista il 70% del capitale netto di Beta Spa al prezzo di euro 250.000. Il maggior prezzo pagato per l’acquisto della partecipazione si giustifica a titolo di avviamento. L’utilizzo di appropriate tecniche di valutazione ha permesso, alla data di acquisizione, di stimare il valore della partecipazione di minoranza di Beta Spa in euro 90.000. Si ipotizzi che durante il periodo amministrativo Beta Spa abbia venduto merci ad Alfa Spa per euro 80.000, di cui euro 20.000 ancora da riscuotere, e che nel magazzino della controllante sono incorporati redditi infragruppo non realizzati per euro 30.000. Utilizzando il foglio di lavoro, si redige il bilancio consolidato al 31/12/20xy, adottando la disciplina internazionale e ipotizzando un carico fiscale con un’aliquota media del 27,9%.
Bilancio Consolidato al 31/12/20xy (valori in migliaia di euro) | ||||||
Stato patrimoniale |
Alfa Spa |
Beta Spa |
Totale aggregato |
Rettifiche | Bilancio consolidato |
|
Dare | Avere | |||||
Attivo | ||||||
Altre Immobilizzazioni |
410 | 400 | 810 | 810 | ||
Avviamento | 40 (1) | 40 | ||||
Partecipazioni | 250 | 0 | 250 | 250 (1) | 0 | |
Attività correnti | 240 | 230 | 470 | 8,37 (3) | 30 (3) + 20 (2) | 428,37 |
Totale attivo | 900 | 630 | 1.530 | 48,37 | 300 | 1.278,37 |
Passivo e patrimonio netto | ||||||
Capitale sociale all’1/1/20xy | 400 | 300 | 700 | 300 (1) | 400 | |
Utile d’esercizio 20xy | 80 | 15 | 95 | 19,64 (6) | 75,36 | |
Capitale sociale di terzi all’1/1/20xy |
90 | 90 | ||||
Utile d’esercizio di terzi 20xy |
6,49 (4) | 4,5 (5) | (1,99) | |||
Totale patrimonio netto gruppo |
480 | 315 | 795 | 326,13 | 94,5 | 563,37 |
Passività non correnti |
220 | 250 | 470 | 470 | ||
Passività correnti | 200 | 65 | 265 | 20 (2) | 245 | |
Totale passivo e patrimonio netto |
900 | 630 | 1.530 | 346,13 | 94,5 | 1.278,37 |
Totale rettifiche | 394,5 | 394,5 |
Bilancio Consolidato al 31/12/20xy (valori in migliaia di euro) | ||||||
Conto economico |
Alfa Spa |
Beta Spa |
Totale aggregato |
Rettifiche | Bilancio consolidato |
|
Dare | Avere | |||||
Ricavi da vendite a terzi | 700 | 917 | 1.617 | 1.617 | ||
Ricavi da vendite alla controllante | 0 | 80 | 80 | 80 (2) | 0 | |
Acquisti da terzi | 310 | 780 | 1.090 | 1.090 | ||
Acquisti dalla controllata |
80 | 0 | 80 | 80 (2) | 0 | |
Variazione rimanenze |
100 | 100 | 200 | 30 (3) | 230 | |
Ammortamento di immobilizzazioni materiali |
80 | 75 | 155 | 155 | ||
Risultato operativo | 130 | 42 | 172 | 30 | 142 | |
Oneri finanziari | 20 | 20 | 40 | 40 | ||
Risultato ante imposte | 110 | 22 | 132 | 30 | 102 |
|
Imposte | 30 | 7 | 37 | 8,37 (3) | 28,63 | |
Reddito netto di gruppo 20xy |
80 | 15 | 95 | 21,63 | 73,37 | |
Reddito netto di terzi 20xy | 4,5 (5) | 6,49 (4) | (1,99) | |||
Reddito netto capogruppo 20xy |
80 | 15 | 95 | 19,64 | 75,36 | |
Reddito netto capogruppo 20xy |
19,64 (6) |
1) Assestamento delle partecipazioni
SP | A | Capitale sociale allo 01.01.20xy | 300.000 | |
SP | B.I.5 | Avviamento | 40.000 | |
SP | B.III.1.a | Partecipazioni | 250.000 | |
SP | A | Capitale sociale di terzi allo 01.01.20xy | 90.000 |
2) Eliminazione delle poste reciproche
SP | D | Passività correnti | 20.000 | |
CE | A.1 | Ricavi da vendite alla controllante | 80.000 | |
CE | B.6 | Acquisti da controllate | 80.000 | |
SP | C.II | Attività correnti | 20.000 |
3) Eliminazione dei margini infragruppo
CE | B.11 | Variazione delle rimanenze | 30.000 | |
SP | C.II | Attività correnti | 8.370 | |
SP | C.II | Attività correnti | 30.000 | |
CE | 20) | Imposte | 8.370 |
4) Imputazione alle minoranze dell’utile di gruppo di loro pertinenza
CE | 21) | Reddito di terzi 20xy | 4.500 | |
SP | A | Utile d’esercizio di terzi 20xy | 4.500 |
5) Imputazione alle minoranze della rettifica del margine infragruppo
SP | A | Utile d’esercizio di terzi 20xy | 6.490 | |
CE | 21) | Reddito di terzi 20xy | 6.490 |
6) Chiusura del bilancio consolidato
SP | A | Utile d’esercizio 20xy | 19.640 | |
CE | 21) | Reddito netto della capogruppo 20xy | 19.640 |
Durante il periodo amministrativo, la controllata vende merci ad Alfa Spa realizzando un margine di euro 30.000 da stornare durante la procedura di consolidamento, imputando la quota di pertinenza alle minoranze. La rettifica fa inoltre emergere imposte anticipate in proporzione all’aliquota fiscale considerata, l’eliminazione dei margini infragruppo incide anche sulle minoranze di quest’ultima. Occorre inoltre rettificare le partite reciproche rappresentate da debiti, crediti, ricavi e costi infragruppo.
Nello specifico i valori a rettifica emergono dalle seguenti formule:
-
(30.000 x 27,9%) = 8.370 imposte anticipate sull’eliminazione dei margini infragruppo;
-
(30.000 x 30%) = 9.000 rettifica delle minoranze al lordo dell’effetto fiscale differito;
-
(9.000 x 27,9%) = 2.511 effetto fiscale differito sul margine di pertinenza delle minoranze;
-
(9.000 - 2.511) = 6.489 rettifica delle minoranze al netto dell’effetto fiscale differito.
Se fosse stata adottata la normativa nazionale si sarebbe dovuto rilevare solo l’avviamento di pertinenza della capogruppo e l’ammortamento dello stesso.
In data 01/01/20xy, Alfa Spa acquista l’80% (euro 325.000) del capitale netto di Beta Spa La differenza tra il prezzo pagato la quota di capitale netto acquisito è imputabile, in parte, alla rivalutazione dell’attivo immobilizzato (valore contabile 500.000, fair value 550.000; vita utile 10 anni) e per la parte residuale, ad avviamento (vita utile stimata 5 anni). Si ipotizzi inoltre che:
-
il magazzino di Beta Spa, valutato con il metodo del costo medio ponderato, è adeguato alla valutazione di gruppo (metodo FIFO) con una rivalutazione di euro 20.000;
-
durante il periodo amministrativo la Beta Spa ha venduto merci alla capogruppo per euro 100.000, di cui 50.000 ancora da riscuotere con redditi infragruppo non realizzati per euro 40.000;
-
Beta Spa ha venduto un impianto ad Alfa Spa al prezzo di euro 95.000 realizzando una plusvalenza di euro 35.000 (costo storico euro 100.000 meno fondo ammortamento euro 40.000). La controllata ammortizzava l’impianto al 10% mentre la controllante lo ammortizza al 15%.
Utilizzando il foglio di lavoro, si redige il bilancio consolidato al 31/12/20xy, adottando la disciplina nazionale ed ipotizzando un carico fiscale con un’aliquota media pari al 27,9%.
Bilancio consolidato al 31/12/20xy (valori in migliaia di euro) | ||||||
Stato patrimoniale |
Alfa Spa |
Beta Spa |
Totale aggregato |
Rettifiche | Bilancio consolidato |
|
Dare | Avere | |||||
Attivo | ||||||
Avviamento | 56,16 (1) | 11,23 (2) | 44,93 | |||
Altre Immobilizzazioni |
700 | 650 | 1.350 | 40 (1) + 4,25 (6) | 4 (2) + 35 (6) | 1.355,25 |
Partecipazioni | 325 | 0 | 325 | 325 (1) | 0 | |
Attività correnti | 450 | 290 | 740 | 20 (3) + 11,16 (5) + 9,77 (6) |
50 (4) + 40 (5) + 1,19 (6) |
689,74 |
Totale attivo | 1.475 | 940 | 2.415 | 141,34 | 466,42 | 2.089,92 |
Passivo e patrimonio netto | ||||||
Capitale sociale all’1/1/20xy |
550 | 300 | 850 | 300 (1) | 550 | |
Utile d’esercizio 20xy | 40 | 20 | 60 | 47,38 (8) | 12,62 | |
Capitale sociale di terzi all’1/1/20xy |
60 (1) | 60 | ||||
Utile d’esercizio di terzi 20xy |
5,77 (5) + 4,43 (6) | 2,88 (3) + 4 (7) | -3,32 | |||
Totale patrimonio netto di gruppo |
590 | 320 | 910 | 357,58 | 66,88 | 619,30 |
Debiti a medio/lungo termine | 700 | 400 | 1.100 | 1.100 | ||
Fondo per imposte differite | 1,12 (2) | 11,16 (1) + 5,58 (3) | 15,62 | |||
Passività correnti | 185 | 220 | 405 | 50 (4) | 355 | |
Totale passivo e patrimonio netto |
1.475 | 940 | 2.415 | 408,70 | 83,62 | 2.089,92 |
Totale rettifiche | 550,04 | 550,04 |
Bilancio consolidato al 31/12/20xy (valori in migliaia di euro) | ||||||
Conto economico |
Alfa Spa |
Beta Spa |
Totale aggregato |
Rettifiche | Bilancio consolidato |
|
Dare | Avere | |||||
Ricavi da vendite a terzi | 732 | 762 | 1.494 | 1.494 | ||
Ricavi da vendite alla controllante | 0 | 100 | 100 | 100 (4) | 0 | |
Plusvalenza | 0 | 35 | 35 | 35 (6) | 0 | |
Acquisti da terzi | 350 | 650 | 1.000 | 1.000 | ||
Acquisti dalla controllata |
100 | 0 | 100 | 100 (4) | 0 | |
Variazione rimanenze |
100 | 100 | 200 | 40 (5) | 20 (3) | 220 |
Ammortamento di immobilizzazioni |
100 | 100 | 200 | 11,23 (2) + 4 (2) | 4,25 (6) | 210,98 |
Risultato operativo | 82 | 47 | 129 | 65,98 | 63,02 | |
Oneri finanziari | 30 | 22 | 52 | 52 | ||
Risultato ante imposte |
52 | 25 | 77 | 65,98 | 11,02 | |
Imposte | 12 | 5 | 17 | 5,58 (3) + 1,19 (6) | 1,12 (2) + 11,16 (5) + 9,77 (6) | 1,72 |
Reddito netto di gruppo 20xy |
40 | 20 | 60 | 50,70 | 9,30 | |
Reddito netto di terzi 20xy | 2,88 (3) + 4 (7) | 5,77 (5) + 4,43 (6) | -3,32 | |||
Reddito netto capogruppo 20xy |
40 | 20 | 60 | 47,38 | 12,62 | |
Reddito netto capogruppo 20xy |
47,38 (8) |
1) Assestamento delle partecipazioni
SP | A | Capitale sociale allo 01.01.20xy | 300.000 | |
SP | B.I.5 | Avviamento | 56.160 | |
SP | B.II | Altre immobilizzazioni | 40.000 | |
SP | B.III.1.a | Partecipazioni | 325.000 | |
SP | B.2 | Fondo imposte differite | 11.160 | |
SP | A | Capitale sociale di terzi allo 01.01.20xy | 60.000 |
2) Ammortamento su immobilizzazioni e avviamento da assestamento partecipazioni
CE | B.10 | Ammortamento immobilizzazioni | 15.230 | |
SP | B.2 | Fondo imposte differite | 1.120 | |
SP | B.II | Altre immobilizzazioni | 11.230 | |
SP | B.I.5 | Avviamento | 4.000 | |
CE | 20) | Imposte | 1.120 |
3) Per omogeneizzare il criterio di valutazione del magazzino ed imputazione del relativo effetto alle minoranze
SP | C.I | Attività correnti | 20.000 | |
CE | 21) | Reddito netto di terzi 20xy | 2.880 | |
CE | 20) | Imposte | 5.580 | |
SP | A | Utile d’esercizio di terzi 20xy | 2.880 | |
SP | B.2 | Fondo imposte differite | 5.580 | |
CE | B.11 | Variazione delle rimanenze | 20.000 |
4) Eliminazione dei valori reciproci
SP | D | Passività correnti | 50.000 | |
CE | A.1 | Ricavi da vendite alla controllante | 100.000 | |
CE | B.6 | Acquisti da controllate | 100.000 | |
SP | C.II | Attività correnti | 50.000 |
5) Per eliminare i margini infragruppo non realizzati ed imputazione alle minoranze del relativo effetto
CE | B.11 | Variazione delle rimanenze | 40.000 | |
SP | A | Utile d’esercizio di terzi 20xy | 5.770 | |
SP | C.II | Attività correnti | 11.160 | |
CE | 21) | Reddito netto di terzi 20xy | 5.770 | |
SP | C.II | Attività correnti | 40.000 | |
CE | 20) | Imposte | 11.160 |
6) Per eliminare la cessione dell’immobilizzazione
CE | A.5 | Plusvalenza | 35.000 | |
SP | B.II | Altre immobilizzazioni | 4.250 | |
SP | C.II | Attività correnti | 9.770 | |
CE | 20) | Imposte | 1.190 | |
SP | A | Utile d’esercizio di terzi 20xy | 4.430 | |
SP | B.II | Altre immobilizzazioni | 35.000 | |
CE | 20) | Imposte | 9.770 | |
CE | B.10 | Ammortamento immobilizzazioni | 4.250 | |
SP | C.II | Attività correnti | 1.190 | |
CE | 21) | Reddito netto di terzi 20xy | 4.430 |
7) Imputazione alle minoranze dell’utile di gruppo di loro pertinenza
CE | 21) | Reddito di terzi 20xy | 4.000 | |
SP | A | Utile d’esercizio di terzi 20xy | 4.000 |
8) Chiusura del bilancio consolidato
SP | A | Utile d’esercizio 20xy | 30.080 | |
CE | 21) | Reddito netto della capogruppo 20xy | 30.080 |
Applicando la normativa nazionale, la determinazione della differenza di consolidamento avviene solo con riferimento alla capogruppo:
-
325.000 - 80% [300.000 + 50.000 x (1 - 0,279)] = 56.160 avviamento;
-
(50.000 x 80%) = 40.000 rivalutazione immobilizzazioni di pertinenza della capogruppo;
-
(40.000 x 27,9%) = 11.160 fondo imposte differite sulla rivalutazione delle immobilizzazioni;
-
(300.000 x 20%) = 60.000 patrimonio netto di gruppo di pertinenza delle minoranze che, applicandosi la normativa nazionale, è a valori contabili.
Occorre determinare l’ammortamento sui valori emersi dal calcolo delle differenze di consolidamento:
-
(40.000 / 10) = 4.000 ammortamento sulla rivalutazione delle immobilizzazioni;
-
(4.000 x 27,9%) = 1.116 storno fondo imposte differite;
-
(56.160 / 5) = 11.232 ammortamento dell’avviamento.
Al fine di omogeneizzare il sistema dei valori di gruppo è stato necessario adeguare il criterio di valutazione del magazzino di Beta Spa al FIFO utilizzato dalla capogruppo. Tale rettifica produce effetti anche sulle minoranze:
-
(20.000 x 27,9%) = 5.580 imposte differite sulla rivalutazione del magazzino;
-
(20.000 - 5.580) x 20% = 2.884 effetto della rettifica sulle minoranze di Beta Spa.
La vendita di merci dalla controllante alla capogruppo ha generato un margine di euro 40.000 che deve essere stornato, imputandone gli effetti sulle minoranze:
-
(40.000 x 27,9%) = 11.160 imposte anticipate sullo storno del margine infragruppo non realizzato;
-
(40.000 - 11.160) x 20% = 5.768 reddito infragruppo non realizzato di pertinenza delle minoranze di Beta Spa.
La cessione dell’immobilizzazione ha comportato la rilevazione di una plusvalenza e di una quota di ammortamento differente rispetto a quella originaria. Lo storno dell’operazione produce effetti anche sulle minoranze:
-
(35.000 x 27,9%) = 9.765 imposte anticipate sullo storno della plusvalenza;
-
(95.000 x 15%) - (100.000 x 10%) = 4.250 maggior ammortamento derivante dalla cessione dell’immobilizzazione;
-
(4.250 x 27,9%) = 1.185,75 storno imposte anticipate sulla plusvalenza;
-
[(35.000 - 4.250) x (1 - 0,279)] x 20% = 4.434,15 impatto sulle minoranze di Beta Spa della rettifica della cessione dell’immobilizzazione.
25.7. Valutazione delle altre partecipazioni
25.7.Valutazione delle altre partecipazioniSe la capogruppo possiede partecipazioni non consolidate occorre individuare il criterio di valutazione da adottare. La scelta dipende dalla tipologia di partecipazione da iscrivere e dalla normativa di riferimento del bilancio consolidato.
Per le partecipazioni che garantiscono un’influenza notevole (il collegamento a norma dell’art. 2359, c. 3, c.c.) si richiede l’iscrizione attraverso il metodo del patrimonio netto con imputazione a Conto economico della variazione, sia positiva che negativa, del valore di inizio esercizio della partecipazione, senza alcun obbligo di accantonamento a riserva della quota di rivalutazione che eccede l’eventuale perdita della capogruppo (art. 36, D.Lgs. n. 127/1991, IAS 28).
La dottrina economico aziendale definisce il metodo del patrimonio netto un consolidamento
sintetico poiché i valori di reddito e patrimonio netto che ne emergono sono prossimi
a quelli che si sarebbero determinati attraverso la procedura di consolidamento (6.4.).
Per le partecipazioni che garantiscono il controllo congiunto, le fonti giuridiche e professionali nazionali (art. 37, D.Lgs. n. 127/1991; OIC 17, parr. 114-119) consentono l’utilizzo alternativo di due differenti criteri di valutazione; si tratta del metodo del patrimonio netto e del metodo di consolidamento proporzionale. I Principi contabili internazionali, invece, consentono l’impiego del solo metodo del patrimonio netto (OIC 28).
Le altre partecipazioni, ossia quelle che non garantiscono né l’influenza dominante né quella notevole, applicando la normativa nazionale devono essere valutate al costo storico, eventualmente svalutato se sussistono perdite durevoli di valore, se iscritte tra le immobilizzazioni oppure al minore tra il costo iscritto in contabilità ed il valore presumibile di realizzo se rilevate nell’attivo circolante (OIC 20). Nel bilancio consolidato redatto applicando i Principi contabili internazionali, le partecipazioni non qualificate sono rilevate sulla base dell’IFRS 9.
25.8. Partecipazioni acquisite in più fasi
25.8.Partecipazioni acquisite in più fasiI casi trattati nei paragrafi precedenti si caratterizzano per prevedere l’acquisizione del controllo della società partecipata in un’unica soluzione. Nella realtà, invece, è più frequente l’acquisto di più quote partecipative nel tempo. In tale circostanza, il controllo emerge solo dopo l’acquisto di più quote partecipative; si parla pertanto di “partecipazioni acquisite in più fasi”.
In questa situazione, pertanto, la necessità di redigere il bilancio consolidato deriva dal possesso di più quote partecipative che garantiscono la maggioranza assoluta o relativa.
L’acquisizione del controllo realizzata in più fasi si differenzia rispetto all’acquisto in un’unica soluzione per la necessità di valutare, alla data di acquisto, la/le partecipazione/i acquisite in precedenza.
Su tale problematica, la normativa nazionale (OIC 17) e quella internazionale (IFRS 3) adottano soluzioni differenti che incidono sulla determinazione dei valori di sintesi del bilancio consolidato.
Secondo la normativa nazionale (OIC 17), la differenza di consolidamento deve essere determinata alla data in cui la partecipante ottiene il controllo. Per determinare tale valore è necessario confrontare il costo complessivo sostenuto per acquisire le partecipazioni (somma di tutti i costi sostenuti per acquistare le quote partecipative fino a quella che ha permesso di ottenere il controllo assoluto o relativo) con la corrispondente frazione di patrimonio netto espresso a valori correnti. In particolare, si applica la seguente formula:
(Pc + Pnc) -{PNc + [(Acorr - Acont) - (Pcorr - Pcont)] x (1 - it%)} × Contr.%
dove:
Acont = attività della controllata al valore contabile alla data di acquisto del controllo
Acorr = attività della controllata al valore corrente alla data di acquisto del controllo
Pcorr = passività della controllata al valore corrente alla data di acquisto del controllo
Pcont = passività della controllata al valore contabile alla data di acquisto del controllo
Contr.% = percentuale di patrimonio netto di pertinenza della capogruppo
it% = Aliquota fiscale
PNc = patrimonio netto della controllata alla data di acquisto del controllo a valori contabili
Pc = prezzo sostenuto dalla capogruppo per acquisire la partecipazione che permette il controllo
Pnc = prezzo sostenuto per acquisire la partecipazione non di controllo
Anche applicando i Principi contabili internazionali (paragrafi 32, 41 e 32, IFRS 3), l’avviamento da rilevare nel bilancio consolidato deve essere determinato solo al momento in cui la partecipante acquisisce il controllo della partecipata.
Rispetto alla normativa nazionale, il Principio contabile internazionale impone però di ricalcolare il valore delle partecipazioni acquisite in precedenza al rispettivo fair value alla data di acquisto del controllo ed utilizzare tale valore, insieme al prezzo sostenuto per acquisire l’ultima frazione di patrimonio netto, per determinare la differenza di consolidamento.
L’IFRS 3 precisa, inoltre, che la differenza esistente tra il valore rideterminato e quello in precedenza iscritto a bilancio rappresenta un utile o una perdita da rilevare a Conto economico. Applicando la teoria dell’entità, l’avviamento totale viene calcolato applicando la seguente formula:
(Pc + tfv + pfv) - {PNc + [(Afv - Acont) - (Pfv - Pcont)] x (1 - it%)},
applicando invece la teoria estesa della capogruppo, invece, l’avviamento viene calcolato applicando la seguente formula:
(Pc + pfv) -{PNc + [(Afv - Acont) - (Pfv - Pcont)] x (1 - it%)} x Contr.%
dove:
Afv = attività della controllata valutate al fair value alla data di acquisto
Pfv = passività della controllata valutate al fair value alla data di acquisto
tfv = quota di interessenza delle minoranze valutata al fair value
Pfv = passività della controllata valutate al fair value alla data di acquisto
In data 01/01/20xy, la società Alfa acquista una partecipazione del 10% nella società Beta al prezzo di euro 1.100.000. A tale data, la situazione patrimoniale della società partecipata è la seguente (vita utile degli impianti e macchinari 10 anni).
Valori in migliaia di euro | Beta Spa | |
Fair value | Valore contabile | |
Terreni e fabbricati | 4.000 | 4.000 |
Impianti e macchinari | 6.500 | 7.500 |
Attivo corrente | 2.500 | 2.500 |
Totale attivo | 13.000 | 14.000 |
Patrimonio netto | 10.000 | 11.000 |
Passivo non corrente | 2.000 | 2.000 |
Passivo corrente | 1.000 | 1.000 |
Totale passivo e patrimonio netto | 13.000 | 14.000 |
In data 01/05/20xy, la società Alfa acquista, versando euro 6.000.000, un ulteriore 50% del capitale della società Beta, ottenendone così il controllo. A tale data la situazione patrimoniale della società Beta è la seguente.
Valori in migliaia di euro | Beta Spa | |
Fair value | Valore contabile | |
Terreni e fabbricati | 4.000 | 4.000 |
Impianti e macchinari | 6.500 | 8.000 |
Attivo corrente | 2.500 | 2.500 |
Totale attivo | 13.000 | 14.500 |
Patrimonio netto | 10.000 | 11.500 |
Passivo non corrente | 2.000 | 2.000 |
Passivo corrente | 1.000 | 1.000 |
Totale passivo e patrimonio netto | 13.000 | 14.500 |
Con l’utilizzo del foglio di lavoro e sulla base delle ulteriori informazioni fornite dai bilanci d’esercizio delle due società, di seguito si redige il bilancio consolidato del gruppo AB nelle due seguenti ipotesi (si consideri, nelle due ipotesi, un carico fiscale medio del 27,9%):
-
si adotti la disciplina nazionale;
-
si adotti la teoria dell’entità prevista dall’IFRS 3, considerando che l’utilizzo di appropriate tecniche di valutazione ha permesso, alla data di acquisizione, di stimare il valore della partecipazione di minoranza della società Beta in euro 4.700.000. Si supponga, inoltre, che l’impairment test sull’avviamento non abbia prodotto svalutazioni.
Prima ipotesi - disciplina nazionale
Bilancio consolidato al 31/12/20xy (valori in migliaia di euro) | ||||||
Stato patrimoniale |
Alfa Spa |
Beta Spa |
Totale aggregato |
Rettifiche | Bilancio consolidato |
|
Dare | Avere | |||||
Attivo | ||||||
Avviamento | 451,1 (1) | 60,15 (2) | 390,95 | |||
Terreni e fabbricati | 5.800 | 4.000 | 9.800 | 9.800 | ||
Impianti e macchinari | 7.200 | 6.500 | 13.700 | 900 (1) | 60 (2) | 14.540 |
Partecipazioni | 7.100 | 0 | 7.100 | 6.000 + 1.100 (1) | 0 | |
Attività correnti | 2.300 | 2.700 | 5.000 | 5.000 | ||
Totale attivo | 22.400 | 13.200 | 35.600 | 1.351,1 | 7.220,15 | 29.730,95 |
Passivo e patrimonio netto | ||||||
Capitale sociale all’1/1/20xy |
13.000 | 10.000 | 23.000 | 10.000 (1) | 13.000 | |
Utile d’esercizio 20xy | 400 | 200 | 600 | 183,41 (4) | 416,59 | |
Capitale sociale di terzi all’1/1/20xy |
4.000 (1) | 4.000 | ||||
Utile d’esercizio di terzi 20xy |
80 (3) | 80 | ||||
Totale patrimonio netto di gruppo |
13.400 | 10.200 | 23.600 | 10.183,41 | 4.080 | 17.496,59 |
Passivo non corrente | 6.500 | 2.000 | 8.500 | 8.500 | ||
Fondo per imposte differite | 16,74 (2) | 251,1 (1) | 234,36 | |||
Passività correnti | 2.500 | 1.000 | 3.500 | 3.500 | ||
Totale passivo e patrimonio netto |
22.400 | 13.200 | 35.600 | 10.200,15 | 4.331,1 | 29.730,95 |
Totale rettifiche | 11.551,25 | 11.551,25 |
Bilancio consolidato al 31/12/20xy (valori in migliaia di euro) | ||||||
Conto economico |
Alfa Spa |
Beta Spa |
Totale aggregato |
Rettifiche | Bilancio consolidato |
|
Dare | Avere | |||||
Ricavi da vendite a terzi | 11.000 | 5.667 | 16.667 | 16.667 | ||
Acquisti da terzi | 6.100 | 2.800 | 8.900 | 8.900 | ||
Costo del lavoro | 2.200 | 1.533 | 3.733 | 3.733 | ||
Ammortamento di immobilizzazioni |
900 | 533 | 1.433 | 60 (2) + 60,15 (2) | 1.553,15 | |
Risultato operativo | 1.800 | 801 | 2.601 | 120,15 | 2.480,85 | |
Oneri finanziari | 1.000 | 467 | 1.467 | 1.467 |
||
Risultato ante imposte |
800 | 334 | 1.134 | 120,15 | 1.013,85 | |
Imposte | 400 | 134 | 534 | 16,74 (2) | 517,26 | |
Reddito netto di gruppo 20xy |
400 | 200 | 600 | 103,41 | 496,59 | |
Reddito netto di terzi 20xy | 80 (3) | 80 | ||||
Reddito netto capogruppo 20xy |
400 | 200 | 600 | 183,41 | 416,59 | |
Reddito netto capogruppo 20xy |
183,41 (4) |
1) Assestamento delle partecipazioni
SP | A | Capitale sociale allo 01.01.20xy | 10.000.000 | |
SP | B.II.2 | Impianti e macchinari | 900.000 | |
SP | B.I.5 | Avviamento | 451.100 | |
SP | B.2 | Fondo imposte differite | 251.100 | |
SP | B.III.1.a | Partecipazioni | 1.100.000 | |
SP | B.III.1.a | Partecipazioni | 6.000.000 | |
SP | A | Capitale sociale di terzi al 01.01.20xy | 4.000.000 |
2) Iscrizione dell’ammortamento sul maggior valore delle immobilizzazioni immateriali
CE | B.10 | Ammortamento immateriali | 120.150 | |
SP | B.2 | Fondo imposte differite | 16.740 | |
SP | B.I.3 | Impianti e macchinari | 60.000 | |
SP | B.I.5 | Avviamento | 60.150 | |
CE | 20) | Imposte | 16.740 |
3) Imputazione alle minoranze del reddito di gruppo di loro pertinenza
CE | 21) | Reddito di terzi 20xy | 80.000 | |
SP | A | Utile d’esercizio di terzi 20xy | 80.000 |
4) Chiusura del bilancio consolidato
SP | A | Utile d’esercizio 20xy | 183.410 | |
CE | 21) | Reddito netto della capogruppo 20xy | 183.410 |
Seconda ipotesi - Principi contabili internazionali
Bilancio consolidato al 31/12/20xy (valori in migliaia di euro) | ||||||
Stato patrimoniale |
Alfa Spa |
Beta Spa |
Totale aggregato |
Rettifiche | Bilancio consolidato |
|
Dare | Avere | |||||
Attivo | ||||||
Avviamento | 818,5 (5) | 818,5 | ||||
Terreni e fabbricati | 5.800 | 4.000 | 9.800 | |||
Impianti e macchinari | 7.200 | 6.500 | 13.700 | 1.500 (5) | 100 (6) | 15.100 |
Partecipazioni | 7.100 | 0 | 7.100 | 6.000 + 1.100 (5) | 0 | |
Attività correnti | 2.300 | 2.700 | 5.000 | |||
Totale attivo | 22.400 | 13.200 | 35.600 | 2.318,5 | 7.200 | 30.718,5 |
Passivo e patrimonio netto | ||||||
Capitale sociale all’1/1/20xy |
13.000 | 10.000 | 23.000 | 10.000 (5) | 13.000 | |
Utile d’esercizio 20xy | 400 | 200 | 600 | 23,26 (9) | 576,74 | |
Capitale sociale di terzi all’1/1/20xy |
4.700 (5) | 4.700 | ||||
Utile d’esercizio di terzi 20xy |
28,84 (7) | 80 (8) | 51,16 | |||
Totale patrimonio netto di gruppo |
13.400 | 10.200 | 23.600 | 10.052,1 | 4.780 | 18.327,9 |
Passivo non corrente | 6.500 | 2.000 | 8.500 | 8.500 | ||
Fondo per imposte differite | 27,9 (6) | 418,5 (5) | 390,6 | |||
Passività correnti | 2.500 | 1.000 | 3.500 | 3.500 | ||
Totale passivo e patrimonio netto |
22.400 | 13.200 | 35.600 | 10.080 | 5.198,5 | 30.718,5 |
Totale rettifiche | 12.398,5 | 12.398,5 |
Bilancio consolidato al 31/12/20xy (valori in migliaia di euro) | ||||||
Conto economico |
Alfa Spa |
Beta Spa |
Totale aggregato |
Rettifiche | Bilancio consolidato |
|
Dare | Avere | |||||
Ricavi da vendite a terzi | 11.000 | 5.667 | 16.667 | 16.667 | ||
Rivalutazione partecipazione |
100 (5) | 100 | ||||
Acquisti da terzi | 6.100 | 2.800 | 8.900 | 8.900 | ||
Costo del lavoro | 2.200 | 1.533 | 3.733 | 3.733 | ||
Ammortamento di immobilizzazioni |
900 | 533 | 1.433 | 100 (6) | 1.533 | |
Risultato operativo | 1.800 | 801 | 2.601 | 2.601 | ||
Oneri finanziari | 1.000 | 467 | 1.467 | 1.467 | ||
Risultato ante imposte |
800 | 334 | 1.134 | 1.134 |
||
Imposte | 400 | 134 | 534 | 27,9 (6) | 506,1 | |
Reddito netto di gruppo 20xy |
400 | 200 | 600 | 27,9 | 627,9 | |
Reddito netto di terzi 20xy | 80 (8) | 28,84 (7) | 51,16 | |||
Reddito netto capogruppo 20xy |
400 | 200 | 600 | 23,26 | 576,74 | |
Reddito netto capogruppo 20xy |
23,26 (9) |
5) Assestamento delle partecipazioni
SP | A | Capitale sociale allo 01.01.20xy | 10.000.000 | |
SP | B.II.2 | Impianti e macchinari | 1.500.000 | |
SP | B.I.5 | Avviamento | 818.500 | |
SP | B.2 | Fondo imposte differite | 418.500 | |
SP | B.III.1.a | Partecipazioni | 1.100.000 | |
SP | B.III.1.a | Partecipazioni | 6.000.000 | |
CE | D.15 | Rivalutazione partecipazioni | 100.000 | |
SP | A | Capitale sociale di terzi al 01.01.20xy | 4.700.000 |
6) Iscrizione dell’ammortamento sul maggior valore delle immobilizzazioni immateriali
CE | B.10 | Ammortamento immateriali | 100.000 | |
SP | B.2 | Fondo imposte differite | 27.900 | |
SP | B.I.3 | Impianti e macchinari | 100.000 | |
CE | 20) | Imposte | 27.900 |
7) Imputazione alle minoranze del reddito di gruppo di loro pertinenza
SP | A | Utile d’esercizio di terzi 20xy | 28.840 | |
CE | 21) | Reddito di terzi 20xy | 28.840 |
8) Imputazione alle minoranze del reddito di gruppo di loro pertinenza
CE | 21) | Reddito di terzi 20xy | 80.000 | |
SP | A | Utile d’esercizio di terzi 20xy | 80.000 |
9) Chiusura del bilancio consolidato
SP | A | Utile d’esercizio 20xy | 23.260 | |
CE | 21) | Reddito netto della capogruppo 20xy | 23.260 |
Applicando la normativa nazionale (prima ipotesi), la differenza di consolidamento deve essere determinata confrontando il costo complessivo sostenuto dalla controllante per acquisire le partecipazioni con la corrispondente frazione di patrimonio netto a valori correnti considerando gli effetti fiscali differiti che emergono dalla rivalutazioni/svalutazioni degli elementi patrimoniali: (6.000.000 + 1.100.000) - {10.000.000 + [1.500.000 × (1 - 0,279)]} × 60% = 451.100 avviamento.
La scrittura 1) evidenzia l’annullamento delle partecipazioni contro il patrimonio netto della partecipata, la rilevazione della rivalutazione del bene ammortizzabile (1.500.000 × 60% = 900.000), del fondo imposte e tasse ((1.500.000 × 27,9%) × 60% = 251.100) e dell’interessenza delle minoranze (10.000.000 × 40% = 4.000.000). La scrittura 2 rileva l’ammortamento sulla rivalutazione iscritta a bilancio: [(900.000/10)/12] × 8 = 60.000 ammortamento per frazione d’anno (1/5 - 31/12); (60.000 × 27,9%) = 16.740 effetto fiscale differito; l’ammortamento dell’avviamento con vita utile 5 anni [(451.100/5)/12] × 8 = 60.150. Infine, le scritture 3 e 4 concernono, rispettivamente, l’imputazione alle minoranze della quota di loro pertinenza dell’utile di Beta e la rettifica di chiusura del bilancio consolidato.
Nelle aggregazioni aziendali realizzate in più fasi (seconda ipotesi), l’IFRS 3 disciplina che l’avviamento venga determinato alla data di acquisto del controllo ricalcolando al fair value a tale data il valore delle partecipazioni in precedenza acquisite. Pertanto, l’avviamento complessivo e le quote di pertinenza della capogruppo e dei terzi vengono determinate seguendo i seguenti passaggi:
-
Ricalcolo delle partecipazioni già possedute dalla controllante al fair value alla data di acquisto del controllo: 50% : 10% = 6.000.000: X dove X = (6.000.000 × 10%)/50% = 1.200.000; (1.200.000 - 1.100.000) = 100.000 utile che emerge dal ricalcolo da rilevare al Conto economico consolidato come componente positivo di reddito.
-
Determinazione dell’attivo netto della controllata al fair value alla data di acquisto del controllo: {10.000.000 + [1.500.000 ×(1 - 0,279)] = 11.081.500; (1.500.000 × 27,9%) = 418.500 fondo imposte differite.
-
Calcolo dell’avviamento complessivo: (6.000.000 + 1.200.000 + 4.700.000) - 11.081.500 = 818.500.
-
Avviamento di pertinenza della capogruppo: (6.000.000 + 1.200.000) - {10.000.000 + [1.500.000 ×(1 - 0,279)] × 60% = 7.200.000 - (11.081.500) × 60% = 551.100.
-
Avviamento di pertinenza delle minoranze: (818.500 - 551.100) = 267.400.
La scrittura 5 rileva l’eliminazione delle partecipazioni acquisite nei due scambi, operazione che avviene stornando il valore della partecipazione contro il patrimonio netto della controllata, rilevando il maggior valore degli impianti e macchinari, iscrivendo l’avviamento, imputando a Conto economico l’utile emerso dal ricalcolo del valore della partecipazione non di controllo acquisita dalla capogruppo e iscrivendo la quota di capitale sociale di pertinenza delle minoranze.
Il maggior valore attribuito agli impianti e macchinari (si veda la scrittura 6) viene poi ammortizzato in proporzione alla vita utile degli stessi e del periodo rispetto al quale il Conto economico viene consolidato: (1.500.000/10) = 150.000 ammortamento annuo; (150.000/12) × 8 = 100.000 ammortamento relativo al periodo 1/5/20xy - 31/12/20xy; (100.000 × 27,9%) = 27.900 effetto fiscale differito. Adottandosi la disciplina prevista dai Principi contabili internazionali, la scrittura 7 imputa alle minoranze la quota dell’ammortamento in oggetto di loro pertinenza: (100.000 - 27.900) × 40% = 28.840.
Infine, le ultime due registrazioni si riferiscono, rispettivamente, all’attribuzione ai terzi dell’utile della società Beta di loro pertinenza (200.000 × 40% = 80.000) e alla chiusura delle rettifiche di consolidamento del Conto economico per la determinazione del reddito netto di gruppo di pertinenza della capogruppo.
25.9. Consolidamento delle partecipazioni indirette
25.9.Consolidamento delle partecipazioni indiretteIl consolidamento delle partecipazioni indirette può avvenire simultaneamente oppure
in modo graduale o per fasi (25.4.) Nel paragrafo è illustrato il consolidamento simultaneo e quello graduale nel caso
di un gruppo costituito da tre società.
In data 01/01/20xy, la società Alfa acquista una partecipazione dell’80% nella società Beta al prezzo di euro 600.000. Il maggior prezzo pagato da Alfa per l’acquisto della partecipazione si giustifica a titolo di avviamento.
Alla medesima data, inoltre, la controllata Beta acquista una partecipazione del 60% in Delta al prezzo di euro 400.000. Anche in tale caso, il maggior prezzo pagato per l’acquisto si giustifica a titolo di avviamento.
A fine periodo si suppone che l’impairment test non abbia comportato svalutazioni.
Supponendo di attribuire l’avviamento solamente alla capogruppo, si rediga il bilancio consolidato al 31/12/20xy applicando i Principi contabili internazionali nelle due seguenti ipotesi: aggregazione graduale; aggregazione simultanea.
Prima ipotesi - aggregazione graduale
Fase 1: consolidamento di Beta e Delta
Bilancio consolidato al 31/12/20xy (valori in migliaia di euro) | ||||||
Stato patrimoniale |
Beta Spa |
Delta Spa |
Totale aggregato |
Rettifiche | Bilancio consolidato |
|
Dare | Avere | |||||
Attivo | ||||||
Partecipazioni | 400 | 400 | 400 (1) | 0 | ||
Altre attività | 1.500 | 1.200 | 2.700 | 100 (1) | 2.800 | |
Totale attivo | 1.900 | 1.200 | 3.100 | 100 | 400 | 2.800 |
Passivo e patrimonio netto | ||||||
Capitale sociale all’1/1/20xy |
600 | 500 | 1.100 | 500 (1) | 600 | |
Utile d’esercizio 20xy | 20 | 45 | 65 | 18 (3) | 47 | |
Capitale sociale di terzi all’1/1/20xy |
200 (1) | 200 | ||||
Utile d’esercizio di terzi 20xy |
18 (2) | 18 | ||||
Totale patrimonio netto di gruppo |
620 | 545 | 1.165 | 518 | 218 | 865 |
Passività | 1.280 | 655 | 1.935 | 1.935 | ||
Totale passivo e patrimonio netto |
1.900 | 1.200 | 3.100 | 518 | 218 | 2.800 |
Totale rettifiche | 618 | 618 |
Bilancio consolidato al 31/12/20xy (valori in migliaia di euro) | ||||||
Conto economico |
Beta Spa |
Delta Spa |
Totale aggregato |
Rettifiche | Bilancio consolidato |
|
Dare | Avere | |||||
Ricavi da vendite a terzi | 800 | 650 | 1.450 | 1.450 | ||
Costi | 700 | 500 | 1.200 | 1.200 | ||
Risultato operativo | 100 | 150 | 250 | 250 | ||
Oneri finanziari | 60 | 80 | 140 | 140 | ||
Risultato ante imposte |
40 | 70 | 110 | 110 | ||
Imposte | 20 | 25 | 45 | 45 | ||
Reddito netto di gruppo 20xy |
20 | 45 | 65 | 65 | ||
Reddito netto di terzi 20xy | 18 (2) | 18 | ||||
Reddito netto capogruppo 20xy |
20 | 45 | 65 | 18 | 47 | |
Reddito netto capogruppo 20xy |
18 (3) |
1) Assestamento delle partecipazioni
SP | A | Capitale sociale allo 01.01.20xy | 500.000 | |
SP | B e C | Altre attività | 100.000 | |
SP | B.III.1.a | Partecipazioni | 400.000 | |
SP | A | Capitale sociale di terzi al 01.01.20xy | 200.000 |
2) Imputazione alle minoranze del reddito di gruppo di loro pertinenza
CE | 21) | Reddito di terzi 20xy | 18.000 | |
SP | A | Utile d’esercizio di terzi 20xy | 18.000 |
3) Chiusura del bilancio consolidato
SP | A | Utile d’esercizio 20xy | 18.000 | |
CE | 21) | Reddito netto della capogruppo 20xy | 18.000 |
Fase 2: consolidamento di Beta-Delta e Alfa
Bilancio consolidato al 31/12/20xy (valori in migliaia di euro) | ||||||
Stato patrimoniale |
Alfa Spa |
Beta- Delta |
Totale aggregato |
Rettifiche | Bilancio consolidato |
|
Dare | Avere | |||||
Attivo | ||||||
Partecipazioni | 600 | 0 | 600 | 600 (4) | 0 | |
Altre attività | 1.000 | 2.800 | 3.800 | 120 (4) | 20 (4) | 3.900 |
Totale attivo | 1.600 | 2.800 | 4.400 | 120 | 620 | 3.900 |
Passivo e patrimonio netto | ||||||
Capitale sociale all’1/1/20xy |
1.000 | 600 | 1.600 | 600 (4) | 1.000 | |
Utile d’esercizio 20xy | 120 | 47 | 167 | 9,4 (6) | 157,6 | |
Capitale sociale di terzi all’1/1/20xy |
200 | 200 | 20 (4) | 120 (4) | 300 | |
Utile d’esercizio di terzi 20xy |
18 | 18 | 4 + 5,4 (5) | 27,4 | ||
Totale patrimonio netto di gruppo |
1.120 | 865 | 1.985 | 629,4 | 129,4 | 1.485 |
Passività | 480 | 1.935 | 2.415 | 2.415 | ||
Totale passivo e patrimonio netto |
1.600 | 2.800 | 4.400 | 629,4 | 129,4 | 3.900 |
Totale rettifiche | 749,4 | 749,4 |
Bilancio consolidato al 31/12/20xy (valori in migliaia di euro) | ||||||
Conto economico |
Alfa Spa |
Beta- Delta |
Totale aggregato |
Rettifiche | Bilancio consolidato |
|
Dare | Avere | |||||
Ricavi da vendite a terzi | 1.235 | 1.450 | 2.685 | 2.685 |
||
Costi | 1.000 | 1.200 | 2.200 | 2.200 |
||
Risultato operativo | 235 | 250 | 485 | 485 | ||
Oneri finanziari | 35 | 140 | 175 | 175 | ||
Risultato ante imposte |
200 | 110 | 310 | 310 | ||
Imposte | 80 | 45 | 125 | 125 | ||
Reddito netto di gruppo 20xy |
120 | 65 | 185 | 185 | ||
Reddito netto di terzi 20xy | 18 | 18 | 4 + 5,4 (5) | 27,4 | ||
Reddito netto capogruppo 20xy |
120 | 47 | 167 | 9,4 | 157,6 | |
Reddito netto capogruppo 20xy |
9,4 (6) |
4) Assestamento delle partecipazioni
SP | A | Capitale sociale allo 01.01.20xy | 600.000 | |
SP | B e C | Altre attività | 120.000 | |
SP | A | Capitale sociale di terzi al 01.01.20xy | 20.00 | |
SP | B.III.1.a | Partecipazioni | 600.000 | |
SP | B e C | Altre attività | 20.000 | |
SP | A | Capitale sociale di terzi al 01.01.20xy | 120.000 |
5) Imputazione alle minoranze del reddito di gruppo di loro pertinenza
CE | 21) | Reddito di terzi 20xy | 9.400 | |
SP | A | Utile d’esercizio di terzi 20xy | 9.400 |
6) Chiusura del bilancio consolidato
SP | A | Utile d’esercizio 20xy | 9.400 | |
CE | 21) | Reddito netto della capogruppo 20xy | 9.400 |
La prima ipotesi si suddivide in due fasi. Nella prima avviene il consolidamento di Beta e Delta attraverso l’eliminazione della partecipazione acquisita dalla prima nella seconda, l’eliminazione del patrimonio netto di Delta, l’iscrizione dell’avviamento e della quota di pertinenza delle minoranze del patrimonio netto di Delta (scrittura 1). In particolare:
-
[400.000 - (500.000 × 60%)] = 100.000 avviamento della capogruppo;
-
(500.000 × 40%) = 200.000 patrimonio netto di Delta di pertinenza delle minoranze.
Le scritture 2 e 3 si riferiscono, rispettivamente, all’imputazione alle minoranze di Delta dell’utile di loro pertinenza (45.000 × 40% = 18.000) e alla chiusura delle rettifiche di Conto economico e corrispondente imputazione allo Stato patrimoniale.
Nella seconda fase avviene invece il consolidamento di Alfa e del bilancio consolidato redatto nella prima fase. Specificamente, la scrittura 4 elimina la partecipazione di Alfa in Beta, elimina il corrispondente patrimonio netto, iscrive l’avviamento emerso e la quota di patrimonio netto delle minoranze. Si evidenzia la rettifica di 20.000 (100.000 × 20% = 20.000) relativa alla quota di pertinenza delle minoranze di Beta dell’avviamento emerso a seguito dell’acquisto della partecipazione in Delta. Infatti, non rilevandosi l’avviamento delle minoranze tale importo deve essere rettificato. In particolare:
-
[600.000 - (600.000 × 80%)] = 120.000 avviamento della capogruppo;
-
(600.000 × 20%) = 120.000 patrimonio netto di Beta di pertinenza delle minoranze;
-
(120.000 - 20.000 + 200.000) = 300.000 patrimonio netto di gruppo di pertinenza delle minoranze di cui 100.000 (120.000 - 20.000) delle minoranze di Beta e 200.000 di quelle di Delta.
Infine, le ultime due scritture si riferiscono all’imputazione alle minoranze di gruppo dell’utile di pertinenza ed alla chiusura del saldo finale di Conto economico. Con riferimento alla scrittura 5 e al valore finale dell’utile di pertinenza delle minoranze, si evidenzia che:
-
euro 18.000 è la quota dell’utile di Delta di pertinenza delle minoranze di Delta (45.000 × 40% = 18.000);
-
euro 5.400 mila è la quota dell’utile di Delta di pertinenza delle minoranze di Beta (45.000 × 60% × 20% = 5.400);
-
euro 4.000 è la quota dell’utile di Beta di pertinenza delle minoranze di Beta (20.000 × 20% = 4.000).
Seconda ipotesi - aggregazione simultanea
Bilancio consolidato al 31/12/20xy (valori in migliaia di euro) | |||||||
Stato patrimoniale |
Alfa Spa |
Beta Spa |
Delta Spa |
Totale aggregato |
Rettifiche | Bilancio consolidato |
|
Dare | Avere | ||||||
Attivo | |||||||
Partecipazioni | 600 | 400 | 1.000 | 600 (1) + (320 + 80) (3) | 0 | ||
Altre attività | 1.000 | 1.500 | 1.200 | 3.700 | 120 (1) + 80 (3) | 3.900 | |
Totale attivo | 1.600 | 1.900 | 1.200 | 4.700 | 200 | 1.000 | 3.900 |
Passivo e patrimonio netto |
|||||||
Capitale sociale all’1/1/20xy |
1.000 | 600 | 500 | 2.100 | 600 (1) + (240 + 60 + 200) (3) | 1.000 | |
Utile d’esercizio 20xy |
120 | 20 | 45 | 185 | 27,4 (4) | 157,6 | |
Capitale sociale di terzi all’1/1/20xy | 80 (3) | 120 (1) + 260 (3) | 300 | ||||
Utile d’esercizio di terzi 20xy | (18 + 5,4 + 4) (2) | 27,4 | |||||
Totale patrimonio netto di gruppo | 1.120 | 620 | 545 | 2.285 | 1.207,4 | 407,4 | 1.485 |
Passività | 480 | 1.280 | 655 | 2.415 | 2.415 | ||
Totale passivo e patrimonio netto |
1.600 | 1.900 | 1.200 | 4.700 | 1.207,4 | 407,4 | 3.900 |
Totale rettifiche | 1.407,4 | 1.407.4 |
Bilancio consolidato al 31/12/20xy (valori in migliaia di euro) | |||||||
Conto economico |
Alfa Spa |
Beta Spa |
Delta Spa |
Totale aggregato |
Rettifiche | Bilancio consolidato |
|
Dare | Avere | ||||||
Ricavi da vendite a terzi | 1.235 | 800 | 650 | 2.685 | 2.685 | ||
Costi | 1.000 | 700 | 500 | 2.200 | 2.200 | ||
Risultato operativo |
235 | 100 | 150 | 485 | 485 | ||
Oneri finanziari | 35 | 60 | 80 | 175 | 175 | ||
Risultato ante imposte |
200 | 40 | 70 | 310 | 310 | ||
Imposte | 80 | 20 | 25 | 125 | 125 | ||
Reddito netto di gruppo 20xy | 120 | 20 | 45 | 185 | 185 | ||
Reddito netto di terzi 20xy | (18 + 5,4 + 4) (2) | 27,4 | |||||
Reddito netto capogruppo 20xy |
120 | 20 | 45 | 185 | 27,4 | 157,6 | |
Reddito netto capogruppo 20xy |
27,4 (4) |
1) Assestamento delle partecipazioni
SP | A | Capitale sociale allo 01.01.20xy | 600.000 | |
SP | B e C | Altre attività | 120.000 | |
SP | B.III.1.a | Partecipazioni | 600.000 | |
SP | A | Capitale sociale di terzi al 01.01.20xy | 120.000 |
2) Imputazione alle minoranze del reddito di gruppo di loro pertinenza
CE | 21) | Reddito di terzi 20xy | 27.400 | |
SP | A | Utile d’esercizio di terzi 20xy | 27.400 |
3) Assestamento delle partecipazioni
SP | A | Capitale sociale allo 01.01.20xy | 500.000 | |
SP | B e C | Altre attività | 80.000 | |
SP | A | Capitale sociale di terzi al 01.01.20xy | 80.000 | |
SP | B.III.1.a | Partecipazioni | 400.000 | |
SP | A | Capitale sociale di terzi al 01.01.20xy | 260.000 |
4) Chiusura del bilancio consolidato
SP | A | Utile d’esercizio 20xy | 27.400 | |
CE | 21) | Reddito netto della capogruppo 20xy | 27.400 |
Per quanto riguarda invece la seconda ipotesi, in cui si è applicato il consolidamento simultaneo si osserva che:
-
nella scrittura 1 si elimina la partecipazione di Alfa in Beta rilevando l’avviamento della capogruppo e il patrimonio netto di pertinenza delle minoranze (600.000 × 20% = 120.000);
-
nella scrittura 2 si rileva l’utile di pertinenza delle minoranze come nel caso del consolidamento graduale;
-
nella scrittura 3 si elimina la partecipazione di Beta in Delta rilevando anche in tale rettifica l’avviamento della capogruppo e il patrimonio netto di pertinenza delle minoranze. In particolare, quest’ultimo valore viene determinato con una rettifica avere per euro 260.000 [(500.000 × 40%) + (500.000 × 60% × 20%) = 200.000 + 60.000] ed una dare per euro 80.000 che serve per elidere la quota di pertinenza delle minoranze di Beta del patrimonio netto duplicato di Delta;
-
nella scrittura 4 si rileva il saldo di chiusura del Conto economico.
25.10. Consolidamento negli anni successivi al primo
25.10.Consolidamento negli anni successivi al primoNei paragrafi precedenti sono state presentate numerose problematiche del bilancio di gruppo che tuttavia sono state affrontate con riferimento al primo esercizio di consolidamento. Altro aspetto importante da trattare riguarda tuttavia lo sviluppo della procedura di consolidamento in esercizi successivi al primo, poiché consente di approfondire gli effetti nel tempo delle rettifiche di consolidamento apportate in esercizi passati.
In generale, la presenza di margini infragruppo comporta una traslazione temporale della loro realizzazione in capo alla società rispetto al gruppo. Infatti, se si considera il bilancio d’esercizio, lo scambio infragruppo risulta realizzato, poiché acquirente e venditore sono due soggetti giuridicamente autonomi e di conseguenza destinatari del dovere di pubblicare annualmente il bilancio.
Se tuttavia si pone attenzione al gruppo, allora gli scambi tra le unità che lo compongono sono operazioni di interna gestione e, come tali, da non rappresentare nel bilancio di funzionamento (redatto applicando la procedura di consolidamento) dello stesso gruppo aziendale, fino a quando non vengono realizzate attraverso uno scambio con soggetti esterni.
Si pensi, ad esempio, ai margini emersi da scambi infragruppo di merci. In questo caso, il margine deve essere eliminato durante la procedura di consolidamento nell’esercizio in cui la merce è stata oggetto di cessione infragruppo, mentre nell’esercizio (successivo) in cui avviene la cessione verso un soggetto esterno al gruppo occorre rilevare tale margine poiché realizzato. Si verifica pertanto uno spostamento temporale dell’iscrizione del margine dall’esercizio in cui emerge per effetto dello scambio infragruppo (momento in cui trova rappresentazione nei bilanci d’esercizio delle società del gruppo che effettuano lo scambio) a quello in cui viene realizzato per effetto della cessione a terze economie (momento in cui il margine trova rappresentazione nel bilancio consolidato).
Altro aspetto importante che emerge dalla procedura di consolidamento negli esercizi successivi al primo riguarda la rilevazione della sintesi delle rettifiche di consolidamento apportate in passato. Questi valori trovano rappresentazione nel patrimonio netto e nello specifico nelle riserve utili di pertinenza della capogruppo e delle minoranze; è come dire che l’utile consolidato (della capogruppo e delle minoranze) degli esercizi/o precedenti/e viene accantonato a riserva utili nell’esercizio in corso al netto della quota distribuita ai soci.
In data 1/1/20x1 la società Alfa acquista, sostenendo il prezzo di euro 3.500.000, una partecipazione del 90% del capitale netto della società Beta la quale, a tale data, presenta tra gli altri i seguenti valori.
Valori in migliaia di euro | Beta Spa | ||
Fair value | Valore contabile | Vita utile | |
Terreni e fabbricati | 2.000 | 2.500 | 20 anni |
Impianti e macchinari | 1.200 | 1.400 | 10 anni |
Capitale sociale all’1/1/20x1 | 3.000 | 3.700 |
In sede di valutazione è stato identificato un marchio generato internamente e non contabilizzato dalla società Beta, per il quale è stato possibile determinare, in modo attendibile, il relativo fair value (euro 300.000). Dopo opportune valutazioni si ritiene di ammortizzare il marchio su un periodo di 20 anni.
Durante il periodo amministrativo, la controllata Beta vende merci alla capogruppo per euro 600.000 di cui, al 31/12/20x1, euro 380.000 sono ancora da riscuotere. Inoltre, nel magazzino della controllante sono incorporati redditi infragruppo non realizzati per euro 100.000.
In data 31/12/20x1 la capogruppo Alfa acquista, sostenendo un prezzo pari a euro 2.000.000, una partecipazione del 60% nel capitale netto della società Delta la quale, a tale data, presenta tra gli altri i seguenti valori.
Valori in migliaia di euro | Delta Spa | ||
Fair value | Valore contabile | Vita utile | |
Terreni e fabbricati | 1.800 | 2.200 | 20 anni |
Impianti e macchinari | 1.800 | 2.100 | 10 anni |
Capitale sociale all’1/1/20x1 | 2.500 | 3.200 |
In sede di acquisizione, si valuta che il maggior prezzo rispetto alla corrispondente frazione di patrimonio netto riespresso al fair value della società Beta e della società Delta, si giustifica come avviamento. Si supponga, inoltre, che l’impairment test sull’avviamento non abbia prodotto svalutazioni (sia per il 20x1 e il 20x2). L’avviamento viene ammortizzato in 10 anni.
Sulla base delle informazioni fornite e dei bilanci d’esercizio delle società di seguito riportati, si redige il bilancio consolidato al 31/12/20x1 del gruppo Alfa-Beta-Delta adottando la disciplina prevista dall’OIC 17 e tenendo conto delle imposte differite con un’aliquota media del 27,9%.
Esercizio 20x1
Bilancio consolidato al 31/12/20x1 (valori in migliaia di euro) | |||||||
Stato patrimoniale |
Alfa Spa |
Beta Spa |
Delta Spa |
Totale aggregato |
Rettifiche | Bilancio consolidato |
|
Dare | Avere | ||||||
Attivo | |||||||
Partecipazioni | 5.500 | 0 | 0 | 5.500 | 3.500 (1) + 2.000 (2) | 0 | |
Marchi e brevetti |
270 (1) | 13,5 (3) | 256,5 | ||||
Avviamento | 151,1 (1) + 197,18 (2) | 15,11 (3) | 333,17 | ||||
Terreni e fabbricati |
2.500 | 2.000 | 1.800 | 6.300 | 450 (1) + 240 (2) | 22,5 (3) | 6.967,5 |
Impianti e macchinari |
3.000 | 1.200 | 1.800 | 6.000 | 180 (1) + 180 (2) | 18 (3) | 6.342 |
Crediti commerciali vs la controllante |
0 | 380 | 0 | 380 | 380 (4) | 0 | |
Magazzino | 800 | 600 | 500 | 1.900 | 100 (5) | 1.800 | |
Altre attività correnti | 1.200 | 900 | 1.000 | 3.100 | 27,9 (5) | 3.127,9 | |
Totale attivo | 13.000 | 5.080 | 5.100 | 23.180 | 1.696,18 | 6.049,11 | 18.827,07 |
Passivo e Patrimonio netto |
|||||||
Capitale sociale |
6.000 | 3.000 | 2.500 | 11.500 | 3.000 (1) + 2.500 (2) | 6.000 |
|
Utile d’esercizio 20x1 |
400 | 250 | 650 | 143,93 (7) | 506,07 | ||
Capitale sociale di terzi |
300+ (1) 1.000 (2) | 1.300 | |||||
Utile d’esercizio di terzi 20x1 |
7,21 (5) | 25 (6) | 17,79 | ||||
Totale patrimonio netto di gruppo |
6.400 | 3.250 | 2.500 | 12.150 | 5.651,14 | 1.325 | 7.823,86 |
Debiti vs banche |
4.420 | 1.500 | 1.900 | 7.820 | 7.820 | ||
Fondo per imposte differite |
15,07 (3) | 251,1 (1) + 117,18 (2) | 353,21 | ||||
Debiti commerciali vs le controllate |
380 | 0 | 0 | 380 | 380 (4) | 0 | |
Altre passività correnti | 1.800 | 330 | 700 | 2.830 | 2.830 | ||
Totale passivo e patrimonio netto |
13.000 | 5.080 | 5.100 | 23.180 | 6.046,21 | 1.693,28 | 18.827,07 |
Totale rettifiche | 7.742,39 | 7.742,39 |
Bilancio consolidato al 31/12/20x1 (valori in migliaia di euro) | ||||||
Conto economico |
Alfa Spa |
Beta Spa |
Totale aggregato |
Rettifiche | Bilancio consolidato |
|
Dare | Avere | |||||
Ricavi da vendite a terzi | 12.000 | 6.400 | 18.400 | 18.400 | ||
Ricavi da vendite alla controllante | 0 | 600 | 600 | 600 (4) | 0 | |
Acquisti da terzi | 6.900 | 4.800 | 11.700 | 11.700 | ||
Acquisti dalla controllata |
600 | 0 | 600 | 600 (4) | 0 | |
Altri costi della produzione |
500 | 300 | 800 | 100 (5) | 900 | |
Costo del lavoro | 1.500 | 700 | 2.200 | 2.200 | ||
Ammortamento di immobilizzazioni |
1.500 | 650 | 2.150 | 69,11 (3) | 2.219,11 | |
Risultato operativo | 1.000 | 550 | 1.550 | 169,11 | 1.380,89 | |
Oneri finanziari | 200 | 50 | 250 | 250 | ||
Risultato ante imposte |
800 | 500 | 1.300 | 169,11 | 1.130,89 |
|
Imposte | 400 | 250 | 650 | 15,07 (3) + 27,9 (5) | 607,03 | |
Reddito netto di gruppo 20x1 |
400 | 250 | 650 | 126,14 | 523,86 | |
Reddito netto di terzi 20x1 | 25 (6) | 7,21 (5) | 17,79 | |||
Reddito netto capogruppo 20x1 |
400 | 250 | 650 | 143,93 | 506,07 | |
Reddito netto capogruppo 20x1 |
143,93 (7) |
1) Assestamento delle partecipazioni Beta
SP | A | Capitale sociale | 3.000.000 | |
SP | B.II.1 | Terreni e fabbricati | 450.000 | |
SP | B.II.2 | Impianti e macchinari | 180.000 | |
SP | B.I.3 | Marchio | 270.000 | |
SP | B.I.5 | Avviamento | 151.100 |
SP | B.III.1.a | Partecipazioni | 3.500.000 | |
SP | B.2 | Fondo imposte differite | 251.100 | |
SP | A | Capitale sociale di terzi | 300.000 |
2) Assestamento delle partecipazioni Delta
SP | A | Capitale sociale | 2.500.000 | |
SP | B.II.1 | Terreni e fabbricati | 240.000 | |
SP | B.II.2 | Impianti e macchinari | 180.000 | |
SP | B.I.5 | Avviamento | 197.180 | |
SP | B.III.1.a | Partecipazioni | 2.000.000 | |
SP | B.2 | Fondo imposte differite | 117.180 | |
SP | A | Capitale sociale di terzi | 1.000.000 |
3) Iscrizione dell’ammortamento sul maggior valore delle immobilizzazioni tra cui l’avviamento
CE | B.10 | Ammortamento di immobilizzazioni | 69.110 | |
SP | B.2 | Fondo imposte differite | 15.070 | |
SP | B.II.1 | Terreni e fabbricati | 22.500 | |
SP | B.II.2 | Impianti e macchinari | 18.000 | |
SP | B.I.3 | Marchio | 13.500 | |
SP | B.I.5 | Avviamento | 15.110 | |
CE | 20) | Imposte | 15.070 |
4) Eliminazione dei valori reciproci
SP | D.11 | Debiti commerciali vs le controllate | 380.000 | |
CE | A.1 | Ricavi da vendite alla controllante | 600.000 | |
CE | B.6 | Acquisti da controllate | 600.000 | |
SP | C.II.4 | Crediti commerciali vs la controllante | 380.000 |
5) Per eliminare i margini infragruppo non realizzati ed imputazione alle minoranze del relativo effetto
CE | B | Altri costi della produzione | 100.000 | |
SP | C.II | Altre attività correnti | 27.900 | |
SP | A | Utile d’esercizio di terzi 20x1 | 7.210 | |
SP | C.I | Magazzino | 100.000 | |
CE | 21) | Reddito di terzi 20x1 | 7.210 | |
CE | 20) | Imposte | 27.900 |
6) Imputazione alle minoranze del reddito di gruppo di loro pertinenza
CE | 21) | Reddito di terzi 20x1 | 25.000 | |
SP | A | Utile d’esercizio di terzi 20x1 | 25.000 |
7) Chiusura del bilancio consolidato
SP | A | Utile d’esercizio 20x1 | 143.930 | |
CE | 21) | Reddito netto della capogruppo 20x1 | 143.930 |
Il bilancio consolidato 20x1 si caratterizza per integrare i valori di Beta dallo 01/01 e quelli di Delta dal 31/12. Questo, pertanto, comporta che il Conto economico consolidato deriva unicamente dall’unione dei Conti economici di Alfa e Beta.
L’assestamento delle partecipazioni fa emergere i seguenti valori (scritture 1 e 2).
-
avviamento su Beta 3.500.000 - 90% x [3.000.000 + (500.000 + 200.000 + 300.000) x (1 - 0,279)] = 151.100;
-
fondo imposte differite su Beta [(500.000 + 200.000 + 300.000) x 90%] x 27,9% = 251.100;
-
patrimonio netto delle minoranze di Beta (3.000.000 x 10%) = 300.000;
-
rivalutazione immobilizzazione di Beta di pertinenza della capogruppo (500.000 x 90%) = 450.000; (200.000 x 90%) = 180.000; (300.000 x 90%) =270.000;
-
avviamento su Delta 2.000.000 - 60% x [2.500.000 + (400.000 + 300.000) x (1- 0,279)] = 197.180;
-
fondo imposte differite su Delta [(400.000 + 300.000) x 60%] x 27,9% = 117.180;
-
patrimonio netto delle minoranze di Delta (2.500.000 x 40%) = 1.000.000;
-
rivalutazione immobilizzazione di pertinenza della capogruppo (400.000 x 60%) = 240.000; (300.000 x 60%) =180.000.
Con la scrittura 3 si rileva l’ammortamento sul maggior valore delle immobilizzazioni emerso in sede di assestamento della partecipazione e sull’avviamento di Beta (non di Delta poiché acquisita a fine esercizio):
-
ammortamento sulla rivalutazione dei cespiti di Beta (450.000/20) = 22.500; (180.000/10) = 18.000; (270.000/20) = 13.500;
-
imposte differite su ammortamento rivalutazione dei cespiti di Beta (22.500 + 18.000 + 13.500) x 27,9% = 15.070;
-
ammortamento sull’avviamento di Beta (151.100/10) = 15.110.
Con la scrittura 4 si eliminano le poste reciproche e con la 5 i margini infragruppo non realizzati:
-
fondo imposte differite sul margine infragruppo (100.000 x 27,9%) = 27.900;
-
impatto sulle minoranze dell’eliminazione dei margini infragruppo [(100.000 - 27.900) x 10%] = 7.210.
Esercizio 20x2
Nel corso dell’esercizio 20x2 le tre società componenti il gruppo Alfa-Beta-Delta hanno compiuto le seguenti operazioni infragruppo:
-
la controllante Alfa ha concesso, in data 1/5/20x2, un finanziamento fruttifero a 3 anni (rimborso in un’unica soluzione alla scadenza) alla società Delta per un importo pari a euro 900.000, il quale ha comportato il pagamento di un interesse pari a euro 60.000;
-
la società Beta ha venduto merci alla capogruppo per euro 1.100.000, di cui euro 500.000 sono ancora da riscuotere. Con riferimento a tale operazione, si sottolinea che nel magazzino della controllante sono ancora incorporati redditi infragruppo non realizzati per euro 200.000;
-
la controllante, in data 1/1/20x2, ha ceduto alla controllata Beta un macchinario al prezzo di euro 500.000 realizzando una plusvalenza di euro 50.000 (costo storico euro 500.000 e fondo ammortamento euro 50.000). La controllante ha utilizzato ed ammortizzato il macchinario per un solo esercizio (vita utile 10 anni) mentre la controllata ritiene di ammortizzarlo per 8 anni;
-
le merci oggetto dello scambio infragruppo nel 20x1 vengono cedute a soggetti terzi rispetto al gruppo realizzando il margine infragruppo.
Nel corso dell’esercizio, inoltre, la società Beta e la controllante hanno distribuito dividendi per euro 200.000 (il capitale sociale delle stesse al 31/12/20x2 è espresso al netto del dividendo distribuito), mentre la controllata Delta non ha operato alcuna distribuzione.
Tenendo conto delle informazioni fornite e sulla base dei bilanci d’esercizio delle tre società di seguito presentati, si redige il bilancio consolidato 20x2 del gruppo Alfa-Beta-Delta adottando la disciplina prevista dall’OIC 17 e tenendo conto delle imposte differite con un’aliquota media del 27,9%. Si redige, inoltre, il prospetto di raccordo tra il patrimonio netto ed il reddito netto della capogruppo, il patrimonio netto ed il reddito netto del gruppo ed i valori consolidati.
Bilancio consolidato al 31/12/20x2 (valori in migliaia di euro) | |||||||
Stato patrimoniale |
Alfa Spa |
Beta Spa |
Delta Spa |
Totale aggregato |
Rettifiche | Bilancio consolidato |
|
Dare | Avere | ||||||
Attivo | |||||||
Partecipazioni | 5.500 | 0 | 0 | 5.500 | 3.500 (1) + 2.000 (2) | 0 | |
Marchi e brevetti |
270 (1) | 13,5 (3) + 13,5 (9) | 243 | ||||
Avviamento | 151,1 (1) + 197,18 (2) | 15,11 + 19,72 (3) + 15,11 (9) | 298,34 | ||||
Terreni e fabbricati |
2.050 | 2.500 | 2.100 | 6.650 | 450 (1) + 240 (2) | 22,5 + 12 (3) + 22,5 (9) | 7.283 |
Impianti e macchinari |
2.100 | 1.800 | 1.700 | 5.600 | 180 (1) + 180 (2) + 12,5 (8) | 18 + 18 (3) + 50 (8) + 18 (9) | 5.868,5 |
Crediti finanziari vs controllate |
900 | 0 | 0 | 900 | 900 (4) | 0 | |
Crediti commerciali vs la controllante |
0 | 500 | 0 | 500 | 500 (4) | 0 | |
Magazzino | 500 | 600 | 400 | 1.500 | 100 (10) | 200 (6) + 100 (9) | 1.300 |
Altre attività correnti | 1.800 | 700 | 600 | 3.100 | 55,8 (6) + 10,46 (8) + 27,9 (9) | 27,9 (10) | 3.166,26 |
Totale attivo | 12.850 | 6.100 | 4.800 | 23.750 | 1.874,94 | 7.465,84 | 18.159,10 |
Passivo e patrimonio netto |
|||||||
Capitale sociale |
6.000 | 3.000 | 2.500 | 11.500 | 3.000 (1) + 2.500 (2) + | 6.000 | |
Riserve utili capogruppo |
200 | 50 | 250 | 143,93 (9) | 200 (5) | 306,07 | |
Utile d’esercizio 20x2 |
340 | 300 | 210 | 850 | 481,32 (11) | 368,68 | |
Capitale sociale di terzi |
300+ (1) 1.000 (2) + | 1.300 | |||||
Riserve utili minoranze |
20 (5) + 7,21 (9) | 25 (9) | -2,21 | ||||
Utile d’esercizio di terzi 20x2 |
14,42 (6) | 30 + 84 (7) + 7,21 (10) | 106,79 | ||||
Totale patrimonio netto di gruppo |
6.540 | 3.350 | 2.710 | 12.600 | 6.166,88 | 1.646,21 | 8.079,33 |
Debiti vs banche |
5.500 | 2.000 | 600 | 8.100 | 8.100 | ||
Debiti finanziari vs la controllante |
0 | 0 | 900 | 900 | 900 (4) | 0 | |
Fondo per imposte differite |
15,07 + 8,37 (3) + 15,07 (9) | 251,1 (1) + 117,18 (2) | 329,77 | ||||
Debiti commerciali vs le controllate |
500 | 0 | 0 | 500 | 500 (4) | 0 | |
Altre passività correnti | 310 | 750 | 590 | 1.650 | 1.650 | ||
Totale passivo e patrimonio netto |
12.850 | 6.100 | 4.800 | 23.750 | 7.605,39 | 2.014,49 | 18.159,10 |
Totale rettifiche | 9.480,33 | 9.480,33 |
Bilancio consolidato al 31/12/20x2 (valori in migliaia di euro) | |||||||
Conto economico |
Alfa Spa |
Beta Spa |
Delta Spa |
Totale aggregato |
Rettifiche | Bilancio consolidato |
|
Dare | Avere | ||||||
Ricavi da vendite a terzi | 14.020 | 7.400 | 7.000 | 28.420 | 28.420 | ||
Plusvalenza | 50 | 0 | 0 | 50 | 50 (8) | 0 | |
Ricavi da vendite alla controllante | 0 | 1.100 | 0 | 1.100 | 1.100 (4) | 0 | |
Acquisti da terzi | 8.450 | 5.500 | 4.500 | 18.450 | 18.450 | ||
Acquisti dalla controllata |
1.100 | 0 | 0 | 1.100 | 1.100 (4) | 0 | |
Altri costi della produzione | 600 | 380 | 400 | 1.380 | 200 (6) | 100 (10) | 1.480 |
Costo del lavoro | 1.900 | 1.120 | 1.000 | 4.020 | 4.020 | ||
Ammortamento di immobilizzazioni |
1.180 | 750 | 550 | 1.180 | 118,83 (3) | 12,5 (8) | 2.586,33 |
Risultato operativo |
840 | 750 | 550 | 2.140 | 256,33 | 1.883,67 | |
Oneri finanziari | 400 | 150 | 130 | 680 | 60 (4) | 620 | |
Altri proventi finanziari |
60 | 0 | 0 | 60 | 60 (4) | 0 | |
Dividendi da controllata |
180 | 0 | 0 | 180 | 180 (5) | 0 | |
Risultato ante imposte |
680 | 600 | 420 | 1.700 | 436,33 | 1.263,67 | |
Imposte | 340 | 300 | 210 | 850 | 27,9 (10) | 15,07 + 8,37 (3) + 55,8 (6) + 10,46 (8) | 788,20 |
Reddito netto di gruppo 20x2 | 340 | 300 | 210 | 850 | 374,53 | 475,47 | |
Reddito netto di terzi 20x2 | 30 + 84 (7) + 7,21 (10) | 14,42 (6) | 106,79 | ||||
Reddito netto capogruppo 20x2 |
340 | 300 | 210 | 850 | 481,32 | 368,68 | |
Reddito netto capogruppo 20x2 |
481,32 (11) |
1) Assestamento delle partecipazioni Beta
SP | A | Capitale sociale | 3.000.000 | |
SP | B.II.1 | Terreni e fabbricati | 450.000 | |
SP | B.II.2 | Impianti e macchinari | 180.000 | |
SP | B.I.3 | Marchio | 270.000 | |
SP | B.I.5 | Avviamento | 151.100 | |
SP | B.III.1.a | Partecipazioni | 3.500.000 | |
SP | B.2 | Fondo imposte differite | 251.100 | |
SP | A | Capitale sociale di terzi | 300.000 |
2) Assestamento delle partecipazioni Delta
SP | A | Capitale sociale | 2.500.000 | |
SP | B.II.1 | Terreni e fabbricati | 240.000 | |
SP | B.II.2 | Impianti e macchinari | 180.000 | |
SP | B.I.5 | Avviamento | 197.180 | |
SP | B.III.1.a | Partecipazioni | 2.000.000 | |
SP | B.2 | Fondo imposte differite | 117.180 | |
SP | A | Capitale sociale di terzi | 1.000.000 |
3) Iscrizione dell’ammortamento sul maggior valore delle immobilizzazioni tra cui l’avviamento
CE | B.10 | Ammortamento di immobilizzazioni | 118.830 | |
SP | B.2 | Fondo imposte differite | 23.440 | |
SP | B.II.1 | Terreni e fabbricati | 34.500 | |
SP | B.II.2 | Impianti e macchinari | 36.000 | |
SP | B.I.3 | Marchio | 13.500 | |
SP | B.I.5 | Avviamento | 34.830 | |
CE | 20) | Imposte | 23.440 |
4) Eliminazione dei valori reciproci
SP | D.11 | Debiti commerciali vs le controllate | 500.000 | |
CE | A.1 | Ricavi da vendite alla controllante | 1.100.000 | |
SP | D.11 | Debiti finanziari vs la controllante | 900.000 | |
CE | B.6 | Acquisti da controllate | 1.100.000 | |
SP | B.III.2.a) | Crediti finanziari vs controllate | 900.000 | |
SP | C.II.4 | Crediti commerciali vs la controllante | 500.000 |
5) Per eliminare la distribuzione dei dividendi
CE | C.15 | Dividendi da controllata | 180.000 | |
SP | A | Riserve utili minoranze | 20.000 | |
SP | A | Riserve utili capogruppo | 200.000 |
6) Per eliminare i margini infragruppo non realizzati ed imputazione alle minoranze del relativo effetto
CE | B | Altri costi della produzione | 200.000 | |
SP | C.II | Altre attività correnti | 55.800 | |
SP | A | Utile d’esercizio di terzi 20x2 | 14.420 | |
SP | C.I | Magazzino | 200.000 | |
CE | 21) | Reddito di terzi 20x2 | 14.420 | |
CE | 20) | Imposte | 55.800 |
7) Imputazione alle minoranze del reddito di gruppo di loro pertinenza
CE | 21) | Reddito di terzi 20x2 | 30.000 | |
CE | 21) | Reddito di terzi 20x2 | 84.000 | |
SP | A | Utile d’esercizio di terzi 20x2 | 30.000 | |
SP | A | Utile d’esercizio di terzi 20x2 | 84.000 |
8) Per eliminare i margini infragruppo non realizzati derivanti dalla cessione del macchinario
SP | B.II.2 | Impianti e macchinari | 12.500 | |
SP | C.II | Altre attività correnti | 10.460 | |
CE | A.5 | Plusvalenza | 50.000 | |
SP | B.II.2 | Impianti e macchinari | 50.000 | |
CE | B.10 | Ammortamenti | 12.500 | |
CE | 20) | Imposte | 10.460 |
9) Rilevazione delle rettifiche di consolidamento pregresse
SP | B.II.1 | Terreni e fabbricati | 22.500 | |
SP | B.II.2 | Impianti e macchinari | 18.000 | |
SP | B.I.3 | Marchio | 13.500 | |
SP | B.I.5 | Avviamento | 15.110 | |
SP | C.I | Magazzino | 100.000 | |
SP | A | Riserve utili minoranze | 25.000 | |
SP | C.II | Altre attività correnti | 27.900 | |
SP | A | Riserve utili minoranze | 7.210 | |
SP | A | Riserve utili capogruppo | 143.930 | |
SP | B.2 | Fondo imposte differite | 15.070 |
10) Realizzazione dei margini infragruppo eliminati negli esercizi precedenti
SP | C.I | Magazzino | 100.000 | |
CE | 21) | Reddito di terzi 20x2 | 7.210 | |
CE | 20) | Imposte | 27.900 | |
CE | B | Altri costi della produzione | 100.000 | |
SP | C.II | Altre attività correnti | 27.900 | |
SP | A | Utile d’esercizio di terzi 20x2 | 7.210 |
11) Chiusura del bilancio consolidato
SP | A | Utile d’esercizio 20x2 | 481.320 | |
CE | 21) | Reddito netto della capogruppo 20x2 | 481.320 |
Il bilancio consolidato 20x2 si caratterizza per integrare i valori di Beta e di Delta dallo 01/01. Per questo esercizio, pertanto, il Conto economico consolida tutte e tre le società del gruppo.
Anche per il 20x2 l’assestamento delle partecipazioni fa emergere i seguenti valori (scritture 1 e 2).
-
avviamento su Beta 3.500.000 - 90% x [3.000.000 + (500.000 + 200.000 + 300.000) x (1 - 0,279)] = 151.100;
-
fondo imposte differite su Beta [(500.000 + 200.000 + 300.000) x 90%] x 27,9% = 251.100;
-
patrimonio netto delle minoranze di Beta (3.000.000 x 10%) = 300.000;
-
rivalutazione immobilizzazione di Beta di pertinenza della capogruppo (500.000 x 90%) = 450.000; (200.000 x 90%) = 180.000; (300.000 x 90%) =270.000;
-
avviamento su Delta 2.000.000 - 60% x [2.500.000 + (400.000 + 300.000) x (1- 0,279)] = 197.180;
-
fondo imposte differite su Delta [(400.000 + 300.000) x 60%] x 27,9% = 117.180;
-
patrimonio netto delle minoranze di Delta (2.500.000 x 40%) = 1.000.000;
-
rivalutazione immobilizzazione di pertinenza della capogruppo (400.000 x 60%) = 240.000; (300.000 x 60%) =180.000.
Con la scrittura 3 si rileva l’ammortamento sul maggior valore delle immobilizzazioni emerso in sede di assestamento della partecipazione e sull’avviamento sia di Beta che di Delta:
-
ammortamento sulla rivalutazione dei cespiti di Deta (240.000/20) = 12.000; (180.000/10) = 18.000;
-
imposte differite su ammortamento rivalutazione dei cespiti di Delta (12.000 + 18.000) x 27,9% = 8.370;
-
ammortamento sull’avviamento di Delta (197.180/10) = 19.720;
-
ammortamento sulla rivalutazione dei cespiti di Beta (450.000/20) = 22.500; (180.000/10) = 18.000; (270.000/20) = 13.500;
-
imposte differite su ammortamento rivalutazione dei cespiti di Beta (22.500 + 18.000 + 13.500) x 27,9% = 15.070;
-
ammortamento sull’avviamento di Beta (151.100/10) = 15.110.
Con la scrittura 4 si eliminano i valori reciproci che, per questo esercizio, ricomprendono anche quelli emersi dal finanziamento infragruppo. In particolare, si tratta degli interessi attivi e passivi riscossi e pagati dalla controllante e da Delta.
Con la scrittura 5 si elimina l’effetto economico della distribuzione del dividendo da parte della controllata e con la scrittura 6 si eliminano i margini infragruppo non realizzati derivanti dallo scambio commerciale, con l’imputazione alle minoranze della quota di loro pertinenza.
La scrittura 7 imputa alle minoranze di Beta e a quelle di Delta la quota di reddito di loro pertinenza.
Con la scrittura 8 si eliminano gli effetti della cessione del macchinario dalla capogruppo alla controllata. In particolare, viene stornata la plusvalenza emersa dalla cessione [500.000 - (500.000 - 50.000)], viene eliminato il maggior ammortamento rispetto alla quota rilevata in passato pari ad euro 12.500 (500.000/10 = 50.000 ammortamento pre cessione; 500.000/8 = 62.500 ammortamento post cessione). Nella scrittura viene inoltre rilevato l’effetto fiscale differito calcolato sulla differenza tra lo storno del provento e quello del costo [(50.000 - 12.500) x 27,9%] = 10.460.
Con la scrittura 9 si rilevano le rettifiche di consolidamento derivanti dagli esercizi passati. In particolare, nel periodo 20x1 si era rettificato il reddito di pertinenza della capogruppo per euro 143.930 (100.000 + 13.500 + 15.110 + 22.500 + 18.000 - 27.900 - 15.070 + 25.000 - 7.210) e quello delle minoranze di euro 17.790 (25.000 - 7.210); tali valori sono stati rilevati nei rispettivi patrimoni netti e le rettifiche che li hanno originati nello Stato patrimoniale consolidato.
Nel corso del 20x2, la merce presente nel magazzino di Alfa per effetto dello scambio infragruppo con Beta viene ceduta sul mercato realizzando anche per il gruppo il margine infragruppo emerse nel 20x1. Con la scrittura 10 si rileva l’imputazione a tale esercizio di tale margine con i relativi effetti fiscali differiti (100.000 x 27,9%), anche sulle minoranze [100.000 x (1 - 0,279)] x 10%.
Con la scrittura 11 infine si rileva la rettifica di chiusura del bilancio consolidato.
Un aspetto importante che emerge per l’esercizio 20x2 riguarda le riserve utili delle minoranze. Infatti, l’utile di Beta di loro pertinenza pari a euro 25.000 ha comportato, con riferimento ai valori contabili della controllata, la distribuzione di dividendi per euro 20.000. Tuttavia, ragionando a livello consolidato, l’utile di pertinenza delle minoranze per l’esercizio 20x1 era euro 17.790 poiché è stato eliminato il margine infragruppo di lor pertinenza (25.000 - 7.210). In sostanza, ragionando a livello di consolidato, alle minoranze sono state anticipate risorse non ancora realizzate con terze economie pari alla differenza del valore dei dividendi e il reddito di gruppo di loro pertinenza per il 20x1 (20.000 - 17.790) = 2.210.
La società Alfa, in data 1/1/20xy, acquista il 90% della società Beta sostenendo un costo di euro 6.000.000.
Il maggior prezzo pagato da Alfa per l’acquisto della partecipazione in Beta si giustifica come segue:
-
il fair value delle attività immobilizzate risulta pari ad euro 11.000.000 (vita utile 10 anni);
-
la parte residuale è da imputarsi ad avviamento.
Si redige il bilancio consolidato al 31/12/20xy adottando la disciplina internazionale (teoria estesa della capogruppo), sapendo inoltre che (aliquota media del 27,9% per la fiscalità differita):
-
i valori di capitale netto esposti nello Stato patrimoniale al 31/12/20xy risultano differenti rispetto all’1/1/20xy a causa della distribuzione di dividendi per euro 200.000 da parte della capogruppo ed euro 100.000 da parte della controllata e a causa della rilevazione dell’utile di competenza;
-
durante il periodo amministrativo la società controllata ha venduto merci alla società capogruppo per euro 300.000, di cui euro 150.000 ancora da riscuotere e che nel magazzino della capogruppo sono incorporati redditi infragruppo non realizzati per euro 30.000;
-
l’avviamento sottoposto ad impairment test non ha subito svalutazioni.
Esercizio 20xy
Bilancio consolidato al 31/12/20xy (valori in migliaia di euro) | ||||||
Stato patrimoniale |
Alfa Spa |
Beta Spa |
Totale aggregato |
Rettifiche | Bilancio consolidato |
|
Dare | Avere | |||||
Attivo | ||||||
Partecipazioni | 6.000 | 6.000 | 6.000 (1) | 0 | ||
Avviamento | 1.751,1 (1) | 1.751,1 | ||||
Immobilizzazioni | 12.000 | 10.000 | 22.000 | 1.000 (1) | 100 (2) | 22.900 |
Altre attività | 1.250 | 500 | 1.750 | 8,37 (5) | 150 (4) + 30 (5) | 1.578,37 |
Totale attivo | 19.250 | 10.500 | 29.750 | 2.759,47 | 6.280 | 26.229,47 |
Passivo e patrimonio netto | ||||||
Patrimonio netto all’1/1/20xy |
8.800 | 3.900 | 12.700 | 4.000 (1) | 100 (3) | 8.800 |
Utile d’esercizio 20xy | 450 | 600 | 1.050 | 234,36 (7 | 815,64 | |
Patrimonio netto di terzi all’1/1/20xy |
10 (3) | 472,1 (1) | 462,1 | |||
Utile d’esercizio di terzi 20xy | 7,21 (2) + 2,16 (5) | 60 (6) | 50,63 | |||
Totale patrimonio netto di gruppo | 9.250 | 4.500 | 13.750 | 4.253,73 | 632,1 | 10.128,37 |
Passività correnti | 4.500 | 4.500 | 9.000 | 150 (4) | 8.850 | |
Fondo per imposte differite |
27,9 (2) | 279 (1) | 251,1 | |||
Debiti a medio lungo termine | 5.500 | 1.500 | 7.000 | 7.000 |
||
Totale passivo e patrimonio netto |
19.250 | 10.500 | 29.750 | 4.431,63 | 911,1 | 26.229,47 |
Totale rettifiche | 7.191,1 | 7.191,1 |
Bilancio consolidato al 31/12/20xy (valori in migliaia di euro) | ||||||
Conto economico |
Alfa Spa |
Beta Spa |
Totale aggregato |
Rettifiche | Bilancio consolidato |
|
Dare | Avere | |||||
Ricavi da vendite a terzi | 6.000 | 2.700 | 8.700 | 8.700 | ||
Ricavi da vendite alla controllante | 0 | 300 | 300 | 300 (4) | 0 | |
Acquisti da terzi | 2.600 | 900 | 3.500 | 3.500 | ||
Acquisti dalla controllata |
300 | 0 | 300 | 300 (4) | 0 | |
Altri costi della produzione |
100 | 100 | 200 | 30 (5) | 230 | |
Ammortamento di immobilizzazioni |
2.000 | 500 | 2.500 | 100 (2) | 2.600 | |
Risultato operativo | 1.000 | 1.500 | 2.500 | 130 | 2.370 | |
Oneri finanziari | 190 | 300 | 490 | 490 | ||
Dividendi | 90 | 0 | 90 | 90 (3) | 0 | |
Risultato ante imposte |
900 | 1.200 | 2.100 | 220 | 1.880 | |
Imposte | 450 | 600 | 1.050 | 27,9 (2) + 8,37 (5) | 1.013,73 | |
Reddito netto di gruppo 20xy |
450 | 600 | 1.050 | 183,73 | 866,27 | |
Reddito netto di terzi 20xy | 60 (6) | 7,21 (2) + 2,16 (5) | 50,63 | |||
Reddito netto capogruppo 20xy |
450 | 600 | 1.050 | 234,36 | 815,64 | |
Reddito netto capogruppo 20xy |
234,36 (7) |
1) Assestamento delle partecipazioni Beta
SP | A | Patrimonio netto all’1/1/20xy | 4.000.000 | |
SP | B.II | Immobilizzazioni | 1.000.000 | |
SP | B.I.5 | Avviamento | 1.751.100 | |
SP | B.III.1.a | Partecipazioni | 6.000.000 | |
SP | B.2 | Fondo imposte differite | 279.000 | |
SP | A | Patrimonio netto di terzi all’1/1/20xy | 472.100 |
Con la prima scrittura di rettifica si rileva il maggior valore delle immobilizzazioni e l’avviamento pagato per acquisire la partecipazione del 90%. In particolare, trattandosi della normativa internazionale e nello specifico nella teoria estesa della capogruppo, i valori iscritti risultano dalle seguenti formule:
-
6.000.000 - 90% x [4.000.000 + 1.000.000 x (1 - 0,279)] = 1.751.100;
-
(1.000.000 x 27,9%) = 279.000;
-
10% x [4.000.000 + 1.000.000 x (1 - 0,279)] = 472.100.
2) Iscrizione dell’ammortamento sul maggior valore delle immobilizzazioni tra cui l’avviamento
CE | B.10 | Ammortamento di immobilizzazioni | 100.000 | |
SP | B.2 | Fondo imposte differite | 27.900 | |
SP | A | Utile d’esercizio di terzi 20xy | 7.210 | |
CE | 21) | Reddito di terzi 20xy | 7.210 | |
SP | B.II | Immobilizzazioni | 100.000 | |
CE | 20) | Imposte | 27.900 |
Con la seconda scrittura si rileva l’ammortamento sul maggior valore delle immobilizzazioni, imputando quota parte alle minoranze. I valori emergono dalle seguenti formule:
-
(1.000.000/10) = 100.000;
-
(100.000 x 27,9%) = 27.900;
-
[(100.000 - 27.900) x 0,1] = 7.210.
3) Per eliminare la distribuzione dei dividendi
CE | C.15 | Dividendi da controllata | 90.000 | |
SP | A | Patrimonio netto di terzi all’1/1/20xy | 10.000 | |
SP | A | Patrimonio netto all’1/1/20xy | 100.000 |
La scrittura 3 rileva l’eliminazione dell’operazione di distribuzione del dividendo da parte della controllata. In particolare, occorre stornare il provento finanziario dal Conto economico di Alfa, incrementando il patrimonio netto di gruppo.
4) Eliminazione dei valori reciproci
SP | D | Passività correnti | 150.000 | |
CE | A.1 | Ricavi da vendite alla controllante | 300.000 | |
CE | B.6 | Acquisti da controllate | 300.000 | |
SP | C | Altre attività | 150.000 |
5) Per eliminare i margini infragruppo non realizzati ed imputazione alle minoranze del relativo effetto
CE | B | Altri costi della produzione | 30.000 | |
SP | C | Altre attività | 8.370 | |
SP | A | Utile d’esercizio di terzi 20xy | 2.160 | |
SP | C | Altre attività | 30.000 | |
CE | 21) | Reddito di terzi 20xy | 2.160 | |
CE | 20) | Imposte | 8.370 |
Le scritture 4 e 5 stornano gli effetti economici e patrimoniali delle operazioni infragruppo. In particolare, occorre stornare i valori reciproci relativi a ricavi, costi, crediti e debiti di natura commerciale e, soprattutto, il margine infragruppo con i seguenti effetti:
-
(30.000 x 27,9%) = 8.370 effetto fiscale differito;
-
(30.000 - 8.370) x 0,1 = 2.163 valore imputato alle minoranze.
6) Imputazione alle minoranze del reddito di gruppo di loro pertinenza
CE | 21) | Reddito di terzi 20xy | 60.000 | |
SP | A | Utile d’esercizio di terzi 20xy | 60.000 |
Il reddito di Beta di pertinenza delle minoranze risulta: (600.000 x 10%) = 60.000
7) Chiusura del bilancio consolidato
SP | A | Utile d’esercizio 20xy | 234.360 | |
CE | 21) | Reddito netto della capogruppo 20xy | 234.360 |
Infine, con la scrittura 7 si rileva alla sintesi delle rettifiche di consolidamento, iscrivendola nello Stato patrimoniale.
Esercizio 20xy+1
Anche per l’esercizio 20xy+1 si redige il bilancio consolidato adottando i Principi contabili internazionali (teoria estesa della capogruppo), sapendo che:
-
i valori di capitale netto esposti nello Stato patrimoniale al 31.12.20xy+1 risultano differenti rispetto all’1/1/20xy a causa della distribuzione di dividendi per euro 200.000 sia da parte della capogruppo che da parte della controllata; nonché a causa della rilevazione dell’utile di competenza;
-
durante il periodo amministrativo la società capogruppo ha venduto merci alla società controllata per euro 200.000, di cui euro 50.000 ancora da riscuotere e che il 20% di tali merci si trova ancora nel magazzino della controllata;
-
le merci oggetto di scambi infragruppo nell’esercizio 20xy sono vendute a soggetti terzi rispetto al gruppo;
-
l’avviamento sottoposto ad impairment test non ha subito svalutazioni;
-
l’aliquota fiscale media risulta pari al 27,9%.
Bilancio consolidato al 31/12/20xy+1 (valori in migliaia di euro) | ||||||
Stato patrimoniale |
Alfa Spa |
Beta Spa |
Totale aggregato |
Rettifiche | Bilancio consolidato |
|
Dare | Avere | |||||
Attivo | ||||||
Partecipazioni | 6.000 | 0 | 6.000 | 6.000 (1) | 0 | |
Avviamento | 1.751,1 (1) | 1.751,1 | ||||
Immobilizzazioni | 12.500 | 10.000 | 22.500 | 1.000 (1) | 100 (2) + 100 (7) | 23.300 |
Altre attività | 1.500 | 500 | 2.000 | 11,16 (5) + 8,37 (7) + 30 (8) | 50 (4) + 40 (5) + 30 (7) + 8,37 (8) | 1.921,16 |
Totale attivo | 20.000 | 10.500 | 30.500 | 2.800,63 | 6.328,37 | 26.972,26 |
Passivo e patrimonio netto | ||||||
Patrimonio netto all’1/1/20xy+1 |
9.050 | 4.300 | 13.350 | 4.000 (1) + 234,36 (7) | 200 (3) + 100 (7) | 9.415,64 |
Utile d’esercizio 20xy+1 | 500 | 650 | 1.150 | 319,26 (9) | 830,74 | |
Patrimonio netto di terzi all’1/1/20xy+1 |
20 (3) + 10 (7) + 7,21 (7) + 2,16 (7) | 472,1 (1) + 60 (7) | 492,73 | |||
Utile d’esercizio di terzi 20xy+1 | 7,21 (2) | 65 (6) + 2,16 (8) | 59,95 | |||
Totale patrimonio netto di gruppo | 9.550 | 4.950 | 14.500 | 4.600,2 | 899,26 | 10.799,06 |
Passività correnti | 4.550 | 3.550 | 8.100 | 50 (4) | 8.050 | |
Fondo per imposte differite |
27,9 (2) + 27,9 (7) | 279 (1) | 223,2 | |||
Debiti a medio lungo termine | 5.900 | 2.000 | 7.900 | 7.900 | ||
Totale passivo e patrimonio netto |
20.000 | 10.500 | 30.500 | 4.706 | 1.178,26 | 26.972,26 |
Totale rettifiche | 7.506,63 | 7.506,63 |
Bilancio consolidato al 31/12/20xy+1 (valori in migliaia di euro) | ||||||
Conto economico |
Alfa Spa |
Beta Spa |
Totale aggregato |
Rettifiche | Bilancio consolidato |
|
Dare | Avere | |||||
Ricavi da vendite a terzi | 8.900 | 4.100 | 13.000 | 13.000 | ||
Ricavi da vendite alla controllata | 200 | 0 | 200 | 200 (4) | 0 | |
Acquisti da terzi | 5.400 | 1.900 | 7.300 | 7.300 | ||
Acquisti dalla controllante |
0 | 200 | 200 | 200 (4) | 0 | |
Altri costi della produzione |
100 | 100 | 200 | 40 (5) | 30 (8) | 210 |
Ammortamento di immobilizzazioni |
2.100 | 500 | 2.600 | 100 (2) | 2.700 | |
Risultato operativo | 1.500 | 1.400 | 2.900 | 110 | 2.790 | |
Oneri finanziari | 680 | 200 | 880 | 880 | ||
Dividendi | 180 | 0 | 180 | 180 (3) | 0 | |
Risultato ante imposte |
1.000 | 1.200 | 2.200 | 290 | 1.910 | |
Imposte | 500 | 550 | 1.050 | 8,37 (8) | 11,16 (5) + 27,9 (2) | 1.019,31 |
Reddito netto di gruppo 20xy+1 |
500 | 650 | 1.150 | 259,31 | 890,69 | |
Reddito netto di terzi 20xy+1 | 65 (6) + 2,16 (8) | 7,21 (2) + | 59,95 |
|||
Reddito netto capogruppo 20xy+1 |
500 | 650 | 1.150 | 319,26 | 830,74 | |
Reddito netto capogruppo 20xy+1 |
319,26 (9) |
1) Assestamento delle partecipazioni Beta
SP | A | Patrimonio netto all’1/1/20xy+1 | 4.000.000 | |
SP | B.II | Immobilizzazioni | 1.000.000 | |
SP | B.I.5 | Avviamento | 1.751.100 | |
SP | B.III.1.a | Partecipazioni | 6.000.000 | |
SP | B.2 | Fondo imposte differite | 279.000 | |
SP | A | Patrimonio netto di terzi all’1/1/20xy+1 | 472.100 |
Con la prima scrittura di rettifica si rileva il maggior valore delle immobilizzazioni e l’avviamento pagato per acquisire la partecipazione del 90%. In particolare, trattandosi della normativa internazionale e nello specifico nella teoria estesa della capogruppo, i valori iscritti risultano dalle seguenti formule:
-
6.000.000 - 90% x [4.000.000 + 1.000.000 x (1 - 0,279)] = 1.751.100;
-
(1.000.000 x 27,9%) = 279.000;
-
10% x [4.000.000 + 1.000.000 x (1 - 0,279)] = 472.100.
2) Iscrizione dell’ammortamento sul maggior valore delle immobilizzazioni tra cui l’avviamento
CE | B.10 | Ammortamento di immobilizzazioni | 100.000 | |
SP | B.2 | Fondo imposte differite | 27.900 | |
SP | A | Utile d’esercizio di terzi 20xy+1 | 7.210 | |
CE | 21) | Reddito di terzi 20xy+1 | 7.210 | |
SP | B.II | Immobilizzazioni | 100.000 | |
CE | 20) | Imposte | 27.900 |
Con la seconda scrittura si rileva l’ammortamento sul maggior valore delle immobilizzazioni, imputando quota parte alle minoranze. I valori emergono dalle seguenti formule:
-
(1.000.000/10) = 100.000;
-
(100.000 x 27,9%) = 27.900;
-
[(100.000 - 27.900) x 0,1] = 7.210.
3) Per eliminare la distribuzione dei dividendi
CE | C.15 | Dividendi da controllata | 180.000 | |
SP | A | Patrimonio netto di terzi all’1/1/20xy+1 | 20.000 | |
SP | A | Patrimonio netto all’1/1/20xy+1 | 200.000 |
La scrittura 3 rileva l’eliminazione dell’operazione di distribuzione del dividendo da parte della controllata. In particolare, occorre stornare il provento finanziario dal Conto economico di Alfa, incrementando il patrimonio netto di gruppo.
4) Eliminazione dei valori reciproci
SP | D | Passività correnti | 50.000 | |
CE | A.1 | Ricavi da vendite alla controllata | 200.000 | |
CE | B.6 | Acquisti da controllante | 200.000 | |
SP | C | Altre attività | 50.000 |
5) Per eliminare i margini infragruppo non realizzati
CE | B | Altri costi della produzione | 40 | |
SP | C | Altre attività | 11,16 | |
SP | C | Altre attività | 40 | |
CE | 20) | Imposte | 11,16 |
Le scritture 4 e 5 stornano gli effetti economici e patrimoniali delle operazioni infragruppo. In particolare, occorre stornare i valori reciproci relativi a ricavi, costi, crediti e debiti di natura commerciale e, soprattutto, il margine infragruppo. In questo caso, è la capogruppo che realizza il margine con la conseguenza che, in sede di consolidamento, l’eliminazione non verrà imputata anche alle minoranze della controllata:
-
(200.000 x 20%) = 40.000 margine infragruppo non realizzato;
-
(40.000 x 27,9%) = 11.160 effetto fiscale differito.
6) Imputazione alle minoranze del reddito di gruppo di loro pertinenza
CE | 21) | Reddito di terzi 20xy+1 | 65.000 | |
SP | A | Utile d’esercizio di terzi 20xy+1 | 65.000 |
Il reddito di Beta di pertinenza delle minoranze risulta: (650.000 x 10%) = 65.000
7) Rilevazione delle rettifiche di consolidamento pregresse
SP | B.II | Immobilizzazioni | 100.000 | |
SP | C | Altre attività | 30.000 | |
SP | A | Patrimonio netto all’1/1/20xy+1 | 100.000 | |
SP | A | Patrimonio netto di terzi all’1/1/20xy+1 | 60.000 | |
SP | C | Altre attività | 8.370 | |
SP | A | Patrimonio netto di terzi all’1/1/20xy+1 | 7.210 | |
SP | A | Patrimonio netto di terzi all’1/1/20xy+1 | 10.000 | |
SP | A | Patrimonio netto di terzi all’1/1/20xy+1 | 2.160 | |
SP | A | Patrimonio netto all’1/1/20xy+1 | 234.360 | |
SP | B.2 | Fondo imposte differite | 27.900 |
La precedente scrittura rileva le rettifiche di consolidamento apportate negli esercizi passati. Anno dopo anno, infatti, le rettifiche di consolidamento sono sintetizzate nello Stato patrimoniale e, in particolare, nel patrimonio netto di gruppo.
8) Realizzazione dei margini infragruppo eliminati negli esercizi precedenti
CE | B | Altri costi della produzione | 30.000 | |
SP | C | Altre attività | 8.370 | |
SP | A | Utile d’esercizio di terzi 20xy+1 | 2.160 | |
SP | C | Altre attività | 30.000 | |
CE | 21) | Reddito di terzi 20xy+1 | 2.160 | |
CE | 20) | Imposte | 8.370 |
9) Chiusura del bilancio consolidato
SP | A | Utile d’esercizio 20xy+1 | 319.260 | |
CE | 21) | Reddito netto della capogruppo 20xy+1 | 319.260 |
Infine, con la scrittura 9 si rileva alla sintesi delle rettifiche di consolidamento, iscrivendola nello Stato patrimoniale.
Esercizio 20xy+2
Infine, anche per l’ultimo esercizio considerato si redige il bilancio consolidato adottando i Principi contabili internazionali (teoria estesa della capogruppo), sapendo che:
-
durante l’esercizio non si effettuano operazioni infragruppo ma si realizzano i margini infragruppo eliminati in 20xy+1.
-
l’avviamento sottoposto ad impairment test non ha subito svalutazioni;
-
l’aliquota fiscale media risulta pari al 27,9%.
Bilancio consolidato al 31/12/20xy+2 (valori in migliaia di euro) | ||||||
Stato patrimoniale |
Alfa Spa |
Beta Spa |
Totale aggregato |
Rettifiche | Bilancio consolidato |
|
Dare | Avere | |||||
Attivo | ||||||
Partecipazioni | 6.000 | 0 | 6.000 | 6.000 (1) | 0 | |
Avviamento | 1.751,1 (1) | 1.751,1 | ||||
Immobilizzazioni | 12.500 | 10.000 | 22.500 | 1.000 (1) | 100 (2) + 100 (5) + 100 (5) | 23.200 |
Altre attività | 2.500 | 1.500 | 4.000 | 11,16 (5) + 8,37 (5) + 30 (5) + 40 (4) | 40 (5) + 30 (5) + 8,37 (5) + 11,16 (4) | 4.000 |
Totale attivo | 21.000 | 11.500 | 32.500 | 2.840,63 | 6.389,53 | 28.951,1 |
Passivo e patrimonio netto | ||||||
Patrimonio netto all’1/1/20xy+2 |
9.550 | 4.950 | 14.500 | 4.000 (1) + 234,36 (5) + 319,26 (5) | 200 (5) + 100 (5) | 10.246,38 |
Utile d’esercizio 20xy+2 | 1.000 | 900 | 1.900 | 126,05 (6) | 1.773,95 |
|
Patrimonio netto di terzi all’1/1/20xy+2 |
20 (5) + 10 (5) + 7,21 (5) + 2,16 (5) + 7,21 (5) | 472,1 (1) + 60 (5) + 65 (5) + 2,16 (5) | 552,68 | |||
Utile d’esercizio di terzi 20xy+2 | 7,21 (2) | 90 (3) | 82,79 | |||
Totale patrimonio netto di gruppo | 10.550 | 5.850 | 16.400 | 4.733,46 | 989,26 | 12.655,8 |
Passività correnti | 4.450 | 3.650 | 8.100 | 8.100 | ||
Fondo per imposte differite |
27,9 (2) + 27,9 (5) + 27,9 (5) | 279 (1) | 195,3 | |||
Debiti a medio lungo termine | 6.000 | 2.000 | 8.000 | 8.000 | ||
Totale passivo e patrimonio netto |
21.000 | 11.500 | 32.500 | 4.817,16 | 1.268,26 | 28.951,1 |
Totale rettifiche | 7.657,79 | 7.657,79 |
Bilancio consolidato al 31/12/20xy (valori in migliaia di euro) | ||||||
Conto economico |
Alfa Spa |
Beta Spa |
Totale aggregato |
Rettifiche | Bilancio consolidato |
|
Dare | Avere | |||||
Ricavi da vendite a terzi | 10.200 | 4.050 | 14.250 | 14.250 | ||
Acquisti da terzi | 5.400 | 1.900 | 7.300 | 7.300 | ||
Altri costi della produzione |
400 | 200 | 600 | 40 (4) | 560 | |
Ammortamento di immobilizzazioni |
2.100 | 500 | 2.600 | 100 (2) | 2.700 | |
Risultato operativo | 2.300 | 1.450 | 3.750 | 60 | 3.690 | |
Oneri finanziari | 800 | 200 | 1.000 | 1.000 | ||
Risultato ante imposte |
1.500 | 1.250 | 2.750 | 60 | 2.690 | |
Imposte | 500 | 350 | 850 | 11,16 (4) | 27,9 (2) | 833,26 |
Reddito netto di gruppo 20xy+2 |
1.000 | 900 | 1.900 | 43,26 | 1.856,74 | |
Reddito netto di terzi 20xy+2 | 90 (3) | 7,21 (2) | 82,79 | |||
Reddito netto capogruppo 20xy+2 |
1.000 | 900 | 1.900 | 126,05 | 1.773,95 | |
Reddito netto capogruppo 20xy+2 |
126,05 (6) |
1) Assestamento delle partecipazioni Beta
SP | A | Patrimonio netto all’1/1/20xy+2 | 4.000.000 | |
SP | B.II | Immobilizzazioni | 1.000.000 | |
SP | B.I.5 | Avviamento | 1.751.100 | |
SP | B.III.1.a | Partecipazioni | 6.000.000 | |
SP | B.2 | Fondo imposte differite | 279.000 | |
SP | A | Patrimonio netto di terzi all’1/1/20xy+2 | 472.100 |
2) Iscrizione dell’ammortamento sul maggior valore delle immobilizzazioni tra cui l’avviamento
CE | B.10 | Ammortamento di immobilizzazioni | 100.000 | |
SP | B.2 | Fondo imposte differite | 27.900 | |
SP | A | Utile d’esercizio di terzi 20xy+1 | 7.210 | |
CE | 21) | Reddito di terzi 20xy+1 | 7.210 | |
SP | B.II | Immobilizzazioni | 100.000 | |
CE | 20) | Imposte | 27.900 |
3) Imputazione alle minoranze del reddito di gruppo di loro pertinenza
CE | 21) | Reddito di terzi 20xy+2 | 90.000 | |
SP | A | Utile d’esercizio di terzi 20xy+2 | 90.000 |
4) Realizzazione dei margini infragruppo eliminati negli esercizi precedenti
CE | B | Altri costi della produzione | 40.000 | |
SP | C | Altre attività | 11.600 | |
SP | C | Altre attività | 40.000 | |
CE | 20) | Imposte | 11.600 |
5) Rilevazione delle rettifiche di consolidamento pregresse
SP | B.2 | Fondo imposte differite | 27.900 | |
SP | B.2 | Fondo imposte differite | 27.900 | |
SP | A | Patrimonio netto all’1/1/20xy+2 | 234.360 | |
SP | A | Patrimonio netto all’1/1/20xy+2 | 319.260 | |
SP | A | Patrimonio netto di terzi all’1/1/20xy+2 | 20.000 | |
SP | C | Altre attività | 11.160 | |
SP | A | Patrimonio netto di terzi all’1/1/20xy+2 | 10.000 | |
SP | A | Patrimonio netto di terzi all’1/1/20xy+2 | 7.210 | |
SP | A | Patrimonio netto di terzi all’1/1/20xy+2 | 7.210 | |
SP | A | Patrimonio netto di terzi all’1/1/20xy+2 | 2.160 | |
SP | C | Altre attività | 8.370 | |
SP | C | Altre attività | 30.000 | |
SP | B.II | Immobilizzazioni | 100.000 | |
SP | B.II | Immobilizzazioni | 100.000 |
|
SP | C | Altre attività | 40.000 | |
SP | C | Altre attività | 30.000 | |
SP | C | Altre attività | 8.370 | |
SP | A | Patrimonio netto di terzi all’1/1/20xy+2 | 60.000 | |
SP | A | Patrimonio netto di terzi all’1/1/20xy+2 | 65.000 | |
SP | A | Patrimonio netto di terzi all’1/1/20xy+2 | 2.160 | |
SP | A | Patrimonio netto all’1/1/20xy+2 | 200.000 | |
SP | A | Patrimonio netto all’1/1/20xy+2 | 100.000 |
6) Chiusura del bilancio consolidato
SP | A | Utile d’esercizio 20xy+2 | 126.050 | |
CE | 21) | Reddito netto della capogruppo 20xy+2 | 126.050 |
Come emerge per quest’ultimo esercizio, negli anni successivi al primo di consolidamento occorre sintetizzare le rettifiche di consolidamento rilevandole nelle poste patrimoniali al fine di dare continuità alla gestione aziendale. Nell’esercizio 20xy+2, pertanto, la scrittura 5 sintetizza le rettifiche rilevate in 20xy e 20xy+1. Per ogni anno di consolidamento, inoltre, occorre rilevare l’assestamento delle partecipazioni con riferimento alla data in cui è stato effettuato l’acquisto della partecipazione di controllo.