1. Proprietà intrinseche
1.1. La comunicazione verbale s'instaura fra un parlante o un emittitore e uno o più ascoltatori, in forma di testi brevi, di frasi, di gruppi di parole o di parole isolate, eventualmente in codice.
1.2. I messaggi verbali devono essere il più possibile brevi, semplici e chiari; la capacità verbale del parlante e le facoltà uditive di chi ascolta devono essere sufficienti per garantire una comunicazione verbale sicura.
1.3. La comunicazione verbale può essere diretta (impiego della voce umana) o indiretta (voce umana o sintesi vocale diffusa da un mezzo appropriato).
2. Regole particolari d'impiego
2.1. Le persone interessate devono conoscere bene il linguaggio utilizzato per essere in grado di pronunciare e comprendere correttamente il messaggio verbale e adottare, in funzione di esso, un comportamento adeguato nel campo della sicurezza e della salute.
2.2. Se la comunicazione verbale è impiegata in sostituzione o ad integrazione dei segnali gestuali, si dovrà far uso di parole chiave, come:
– via: per indicare che si è assunta la direzione dell'operazione;
– alt: per interrompere o terminare un movimento;
– ferma: per arrestare le operazioni;
– solleva: per far salire un carico;
– abbassa: per far scendere un carico;
– avanti
– indietro (se necessario, questi ordini andranno coordinati con codici gestuali corrispondenti)
– a destra
– a sinistra
– attenzione: per ordinare un alt o un arresto d'urgenza;
– presto: per accelerare un movimento per motivi di sicurezza.